Capitolo 85

1.6K 88 4
                                    


La notte sembra essere così lunga.
Mi affaccio alla finestra, guardando la luna, non ci trovo niente di interessante.

Ritorno nel mio letto.

La sveglia segna le 04:3o, delle urla catturano la mia attenzione, avanzo velocemente nella camera di Cam.

Scuote la testa, si dimena tra le lenzuola.

"Cameron" Sussurro accarezzandogli la fronte, imperlata di sudore.

"Ti prego" Sussurra, ad occhi chiusi.

"Cosa devo fare?"

"Aiutami Ashley"

"Non so come aiutarti se non me lo dici"
Di solito mio padre quando avevo gli incubi prendeva una pezza bagnata e la metteva con delicatezza sulla mia fronte.

Corro subito in bagno a procurarmi ciò che forse potrebbe servire.

"Non lasciarmi anche tu" Bisbiglia.

"Sono qui, con te" Sussurro.

Appoggio delicatamente la pezza bagnata sulla sua fronte imperlata di sudore.
Per un momento sembra calmarsi, un attimo dopo ricomincia.

Apro la finestra, per far passar l'aria.

Mi metto al suo fianco e accarezzo delicatamente i suoi capelli, come faceva sua madre.

Il suo respiro è meno affannato e cerca di aprire gli occhi, anche se fa fatica.

"Scusa" Sussurra tirandomi di più dalla sua parte.

Bacio la sua guancia e appoggio la testa sul suo petto.
Lui prende la mia mano e la rimette nei suoi capelli e io inizio ad accarezzarli di nuovo. Prende l'altra mano e la intreccia nella sua. Gli occhi iniziano a farsi sempre più pesanti e la stanchezza si impossessa di me.

* * *
CAM'S POV.

Non posso crederci che stanotte sono ricaduto nell'oscurità dei miei incubi. Sempre il solito incubo da anni.
Corro verso il buio, cado nelle fosse aperte, qualcuno mi rincorre, il viso di mia madre, le urla di mio padre, la mia depressione.

Lei è qui con me, al mio fianco fortunatamente.

Grazie a lei sono riuscito a calmarmi, solo mia madre riusciva a farlo. Neanche Nash è mai riuscito a risvegliarmi dai miei sogni oscuri.

A volte penso che sia stata proprio mia madre a mandarmi Ashley.

É grazie a lei se sto bene.

A lei devo tutto.

Devo renderla felice, adesso e sempre.

Non permetterò a nessuno di portarmela via, è la mia unica felicità.

Già troppe volte la vita mi ha negato la felicità.

In un modo o nell'altro non riuscivo ad avere un motivo valido per essere felice.
Non nego che molte volte ho desiderato di andarmene insieme a mia madre.
Ho sempre pensato che insieme a lei, anche lassù doveva essere tutto più bello.
Dove c'era lei, c'era la bellezza.
C'era la lealtà.

Adesso ho un motivo abbastanza valido per restare qui ed essere felice, è proprio al mio fianco.

A volte non mi rendo conto di ciò che mi circonda.

Ci sono i ragazzi, sono fratelli per me. Sono la parte fondamentale della mia vita. Sono le fondamenta per creare una casa abbastanza solida da resistere per sempre.

You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora