Sheila

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La squadriglia blu segue gli ordini di Parcival, un drago colmo d'ira e di energia distruttiva, con il volto arrossato e le espressioni imprevedibili.

- Dobbiamo vincere: non venite a dirmi che London ha campioni delle olimpiadi, e che voi facevate l'uncinetto prima di venire qui! -

Tutti noi cinque non sappiamo se ridere, l'umorismo di Parcival è sempre strano.

- June e Sheila voi due andrete avanti. Voglio vedere cosa combinano una ragazzina e una nera! Sheila sei venuta coi barconi tu? - Sogghigna Parcival.

-Si - Risponde inaspettatamente Sheila: le sue iridi bianche abbagliano, nel marmoreo viso nero.   L'ho trovata subito una ragazza interessante, con molte abilità nascoste.  È alta e magra, con i lunghi capelli rasta e la pelle ebano. Nessuno ha ancora capito se sia eritrea o somala: ha un fisico da atleta, anche se si rifiuta di allenarsi con me e Tricia.   

Ora, a sorpresa, ci rivela di essere una profuga sbarcata con una di quelle trappole che affondano a decine nel Mediterraneo.   

A udire la risposta di Sheila, il Triunviro, a dispetto della sua consueta perfidia, sembra provare imbarazzo, probabilmente non si aspettava che Sheila fosse venuta veramente in Europa su uno dei barconi terribili ove muore tanta gente. Il Capitano Parcival è un vero bastardo: da quando è arrivato continua a pungolarci, non smette mai di fare battute razziste contro Sheila. Arriva persino a chiamarla "negra".

La ragazza africana guarda Parcival negli occhi e dice glaciale:

- Avresti dovuto esserci anche tu capitano sul barcone. La puzza è talmente forte da dare il vomito. E il pianto dei piccoli è senza fine: si dice che i bimbi africani non piangano, ma non é vero! Strillano come vitelli nel ventre buio della nave, anime innocenti sono morte là...E io sono qui perché non ci siano più barconi!

- Tu sei qui solo perchè siamo troppo buoni e perchè quel gran bastardo del comandante Nemo ama gli africani: se fosse stato per me, non avresti mai passato il test! -

La guarda come un falco che ha visto una lepre, e aggiunge forse per dare ad intendere che i barconi non lo hanno veramente commosso.

- Sei anche più debole e sciocca della piccola Juniper!

Non so se offendermi o ridere della sua villania. Non sono tanto piccola: sono alta quasi un metro e settanta. Solo che Parcival continua a chiamarmi "piccola" per qualche strano motivo. Forse perché indosso spesso felpe larghe con cui nascondo il mio corpo.         

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora