Il gruppo verde

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Nemo fa segno a Parcy di guardare al lato opposto della palestra.

- Guarda quel gruppo di bambini, sono una novità!

Mi giro anche io e vedo un tavolo più piccolo di bimbi che sta ancora cercando di montare il gioco.

Non hanno udito l'ordine di fermarsi...

Li guardo bene e immagino il motivo: sono pochi, quasi tutti con pesanti occhiali di plastica, molti di loro hanno orecchie sporgenti. Una bambina ha un filo di saliva che le scende sulla bocca, mentre sorride e solleva un ingranaggio, sembra stranamente felice.

Forse i bimbi del tavolo verde hanno udito l'alt, ma non lo hanno capito: sono evidentemente bimbi con problemi di apprendimento, cosa ci fanno qui?

Anche Tricia ha notato la stranezza. Suo fratello è nel gruppo giallo, i bimbi che hanno seguito con precisione i tempi del video.

- Nemo perché quei bimbi ? Non dovevano esserci qui solo casi di ipercinesi, ovvero  "troppo veloci"?

Sembra quasi offesa che suo fratello stia nella stessa stanza e nello stesso test di bimbi con evidenti problemi.

Nemo ha una voce sommessa.

- E' uno dei motivi per cui sono venuto qui: gli informatori mi avevano accennato al fatto che i Governi hanno esteso la selezione, non più solo i bimbi troppo veloci.

- Quindi ora chi altro viene portato ai campi? - Chiedo io.

- Hanno iniziato a portarvi anche i bimbi troppo lenti.

- Di pure ritardati! - Dice Tricia sarcastica.

È così sprezzante solo per il fatto che suo fratello sta nei tavoli gialli, quelli che secondo il test vanno ad una velocità normale?

Mentre parliamo, tutti i bimbi, rossi, gialli, verdi e blu, vengono accompagnati via dalle guardie, e un inserviente segna il punteggio su una tabella accanto ai tavoli.

Quando prende in mano la tabella verde, Tricia esclama cattiva: - Che punteggio segnerà mai sulla tabella? Non hanno fatto nulla quegli impediti!

Pur non piacendomi i suoi modi, non so darle torto:

- Già, perchè umiliarli cosi? Era ovvio che non sarebbero stati in grado quei bimbi!

Nemo risponde sempre più cupo:

- Il Potere totalitario ha bisogno di prove "mediche" per commettere i propri delitti, facevano così anche i nazisti.

- Cosa intendi? - Chiede London

- Il test, inventato quando ero bambino, è servito in questi anni per dimostrare che bambini troppo rapidi conducono al caos e che "rallentandoli" si risolve il problema.

Capisco solo una parte di quello che dice Nemo e tuttavia mi si accende nel cuore una speranza.

- Se sono solo test scientifici, ai bambini non succederà niente vero? Raccolgono i dati e poi li rimandano a casa.

Nemo non mi guarda. Tiene le mani strette come una morsa sulla pistola, tanto che sono livide e bianche. Se Nemo è così teso vuol dire che è qualcosa di grave.

Con lo sguardo fisso all'orizzonte dice:

- Speravo anche io fino a qualche mese fa che la perfidia del governo si limitasse a "rieducare i bimbi." Non una bella cosa, ma non irreparabile. Pensavo si sarebbero accontentati di dimostrare che una volta "rallentati" con i farmaci,  i bimbi troppo veloci,  tutto sarebbe stato sotto controllo. 

- Non è bello davvero rallentare l'ingegno di bimbi intelligenti con farmaci! - Dico inorridita che lo facciano a Tommy.
Inviato
- Già, e però quando ho saputo che stavano prendendo anche i bimbi con problemi di apprendimento ho incominciato a sospettare di peggio. Ora ho visto il tavolo verde e non ho più dubbi.

- Cosa vuoi dire? - Chiede Parcy pallido.

- Lo scopo del test è sperimentare cosa succede se con mezzi medici si elimina il problema, provare i benefici su famiglie e comunità. Si deve perciò portare un cambiamento nel bimbo...ma i bambini con disabilità intellettiva non sono rieducabili, ne curabili con farmaci.

- E quindi? - Chiedo con ansia.

Con una smorfia, Nemo dice:

- Non so quindi che gli faranno.

Capisco che non vuole dire la cruda verità. Nel caso del gruppo verde l'unico modo per curare il problema è eliminarlo.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora