l'Abbazia

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Siamo diretti ad un'abbazia.

Sheila e Parcy hanno un appuntamento con un frate.

Nemo prima di farsi catturare, ha lasciato a ciascuno di noi alcune istruzioni per portare a termine il suo piano. Ha fatto come i vecchi pirati dei romanzi, che davano un pezzo di "mappa del tesoro" a ciascuno dei seguaci, per farli rimanere uniti fino all'ultimo.

London ci sta guidando verso il luogo che Nemo ha indicato a Sheila e Parcy: una delle ultime abbazie cattoliche del Nord.

- Ma che ci andiamo a fare? Non credo che i monaci ci possano aiutare, che ne sanno loro di quello che, sta accadendo, vivono fuori dal mondo. - Esclama Tricia, che non crede alle indicazioni di Sheila.

- Sai come era Nemo, non c'è da meravigliarsi che volesse l'aiuto dei frati. - Le risponde London.

Ma Tricia non pare persuasa: - Nessuno mi convincerà che Nemo fosse un fottuto bigotto...lasciamo perdere i monaci e andiamo dritti a Berlino; Sheila deve averti dato anche indicazioni per un altro luogo, ne sono certa.

- Prima di tutto dobbiamo andare all'abbazia, come ci ha detto Nemo. - risponde Sheila convinta.

- Ma che devi fare? Confessarti? - La prende in giro Tricia.

- Perchè no? Una bella confessione prima del nostro destino fatale!- Dice Parcy.

Sembra serio... del resto anche a lui Nemo ha chiesto di parlare con il frate.

Arriviamo all'abbazia al tramonto, dopo un viaggio di trecento chilometri, tra monti e foreste.

Il monastero non è tanto imponente, come altre abbazie al nord, dicono ce ne sia una enorme a Melk. Questa invece è piccola e sorge sull'ansa di un fiume, con due torri a punta, ciascuna con in cima un galletto segnavento.

Il frate guardiano ci accoglie con grande diffidenza, quando London gli dice che ci manda Nemo.

- Non conosco nessun Nemo, qui non può entrare nessuno dopo l'ora Nona.

London appare turbato, forse perché per la prima volta le istruzioni di Nemo non funzionano. Perciò insiste:

- Frate, con noi ci sono bambini molto stanchi abbiamo viaggiato per ore...ci accontentiamo di un posto nella stalla.

London ancora una volta sta usando una similitudine suggestiva: allude alla sacra famiglia che si era alloggiata in una stalla a Betlemme o giù di lì... commuoverà il frate? Mi domando se London stia diventando abile come Nemo: mi accorgo solo ora di queste sue capacità verbali.

- Avete bambini piccoli?- Chiede il frate, poi sbircia nel pulmino.

Alla vista dei tre bimbi stanchi per il viaggio si intenerisce e dice:

- Va bene vi ospiteremo nel garage fino a domani mattina e potrete usare i bagni. Avviso il priore.

Il furgone entra nel portone e Tricia che sta puntando una pistola nella schiena di Josh, si lamenta ancora:- E' stato un errore deviare dal tragitto per venire in una abbazia. O non avete capito bene voi o Nemo aveva ormai perduto il suo acume.

Parcheggiamo il pulmino: udiamo le voci dei monaci, stanno intonando i vesperi nella cappella. Quando escono avvolti nei loro mantelli, London si avvicina e dice:

- Devo parlare con il Priore!

- Sono io! - Dice l'uomo canuto che avanza per primo.

- Ci manda Nemo, lei è Adinulfo?

L'uomo dalle lunghe basette grigie e le sopracciglia cespugliose lo scruta, poi risponde:

- Vi aspettavamo la settimana scorsa!

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora