Un lento

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La band inizia a suonare un lento...

- Forza guerrieri lasciatevi andare: siete mie ospiti!

Ci dice allegro Arthur.

Lo champagne fa effetto: tutto ruota intorno a me, ad un tratto vedo London come se fosse l'unica persona nella sala.
È davanti a me, il suo corpo emana onde magnetiche, è come se le sue spalle larghe e le sue braccia forti mi chiamassero per nome...

E per la prima volta anche lui, come già in passato Nemo, mi appare vagamente timido. Forse dipende ancora dal discorso che gli ha fatto Arthur.

Ci guardiamo negli occhi, ci avviciniamo lentamente, la musica dolcissima ci trasporta uno verso l'altro, forse è anche la poesia del video di Arthur, come se le immagini avessero risvegliato in noi forze potenti. Inoltre i discorsi di prima con l'artista ci fanno sentire più uniti, entrambi abbiamo rinunciato alla nostra umanità per la Ribellione.

London mi mette le mani sui fianchi e io le appoggio sulle sue spalle, anche se è più alto di me. Mi guarda intensamente e le sue labbra sembrano sussurrare qualcosa, mi sta per baciare qui davanti a tutti? Il mio cuore sembra il pistone di un treno...

Quando le sue labbra sono ad un millimetro da me dice:

- Ti sei resa conto che Arthur è una persona molto importante?

- Eh? Lo deduci dai suoi discorsi? -Chiedo meravigliata: non doveva baciarmi? Sono attratta dal suo alito caldo, come un'ape da un bel fiore.

-No, dalla sorveglianza che c'è intorno a Arthur. Le persone che ci hanno accolto all'ingresso. Sono armati e dietro di te ci sono due ragazzi che hanno le pistole sotto la maglia, all'uscita ce ne sono altri due. Sono convinto che non ci lasceranno portare via Arthur da qui. Probabilmente metà dei ragazzi nella sala hanno pistole nascoste.

Mi sembra di svenire: è colpa dello champagne... Dannazione ancora lotta! Non basta dover rinunciare ad ogni forma d'arte, ora non posso neppure ballare un lento con il ragazzo più affascinante del mondo...

-Non ti voltare, quando te lo dirò io prendi nella tasca sulla mia schiena la lama, servirà per fuggire se le cose si mettono male. Questa festa è una trappola: Arthur non ha nessuna intenzione di venire con noi.

Sono sconvolta dalle sue parole, e ancora di più dal fatto che non mi ha baciata.

Ciononostante mi metto a frugare con la punta della dita nella sua cintura, fino a che non riesco a far scivolare la lama nella mia manica. Spero che nessuno mi abbia visto, e di sembrare solo una ragazza "ingrifata", con le mani nella maglia di un ragazzo belloccio. Ormai sono convinta che London mi abbia invitata a ballare solo per farmi fare questa manovra.

London continua a darmi istruzioni. Se gli ho fatto il solletico sulla schiena non ne da segno.
- Vai nel primo bagno a destra: vicino alla tavoletta prima ho nascosto una sacca con un'arma, prendila. Prepariamoci ad uscire da questo guaio!

- Cosa intendi fare London? non credi che con tutte queste persone armate sia un'azione suicida?

- Non intendo andarmene da qui senza Arthur e sono stufo di non avere risposte: e poi non ci lasceranno andare via incolumi, anche loro vogliono da noi informazioni.

Alla fine entro nel bagno delle donne e trovo la pistola dietro la vaschetta: non so come abbia fatto London ed entrare nel bagno senza farsi notare: non è chiaro che non è una donna?

- Io non lo farei se fossi in te!- Dice una voce dietro di me.

- Mi volto con la mano nel sacchetto dove sento tra le mia dita la pistola.

E' la ragazza bionda. E non pare venuta ad aggiustarsi il trucco: ha uno sguardo nuovo, non sembra più la bella oca che c'era nel sala.
- Sono ovunque credimi, l'unico modo per uscire vivi da qui è provare a fuggire dalla porta di emergenza: l'ho lasciata aperta per voi due!

- Come mai ci aiuti ? Tu chi sei?

- Che importa ? Una alleata: credi forse che Arthur sia veramente vostro amico?

- Era un amico di un nostro amico, che voleva lo incontrassimo!

- Intendi Nemo? Non credo lui volesse che incontraste veramente Arthur!

- Come fai a conoscere Nemo ? -La conversazione sta diventando surreale.

- Arthur non è un santo e vi manderà al macello. Lui fa cose molto belle ed è diventato potentissimo, tra le persone più importanti in Germania. Non lascerà tutto quello che ha per voi.

- Ma noi dovevamo incontrarlo, Nemo sperava in lui?

- Ne sei sicura? Forse non era lui che dovevate incontrare...

- Cosa intendi?

- Forse Nemo voleva che incontraste me.

- Tu? E chi sei tu?

- Sono della resistenza verde... ormai ci hanno preso quasi tutti. Vi aspettavamo due mesi fa e le spie rosse sono ovunque. Nemo ha ispirato la resistenza verde e io sono il capo dei Ribelli di Colonia, sono qui per informarvi che in ogni città potreste trovare qualcuno dei nostri se non li hanno presi tutti. L'unico modo per averla vinta con i governi è collaborare con noi. Dove siete diretti? Vi farò aiutare dai nostri.

Non posso dire nulla a un tipa che mi ha abbordata in un bagno, questo è certo!

- Chi mi dice che che mi posso fidare di te? - Cerco di prendere tempo... intanto ho tolto la sicura alla pistola, ma non voglio sparare a nessuno.

La bionda sembra pensierosa, quasi ferita: - June il nostro mondo sta morendo! Dice con voce incrinata:

- Quale mondo?

- Il Nord...
- Il Nord? Ma se siete ricchissimi e in piena salute a giudicare dall'aspetto!

- Non è vero, guarda bene: solo i rossi sono ricchi, belli e famosi. I gialli sono schiavi sempre più inutili. E i verdi... i verdi sono i giocattoli preferiti dei rossi: camerieri di lusso, segretari puntuali, maggiordomi e... - Aggiunge con una smorfia di imbarazzo: - Escort.

Mi sento improvvisamente molto triste, per lei e per tutte le ragazze verdi umiliate.

- Ma il punto è ancora più grave è che stanno togliendo l'anima a tutti.. Hai visto quel video?

- Mi pareva bello! Mi ha fatto sognare!- Già, penso, anche il desiderio irrefrenabile di ballare con London mi è venuto dopo che l'ho visto.

- I video sono una droga, immagini sempre più sofisticate, e intelligenti, dai doppi sensi che ci imbrigllano la mente e ci legano ai Governi, ci anestetizzano. Più della religione... credimi questa cosa dell'arte è molto più pericolosa di quanto tu creda. Non ci volevo credere ma, da quando ho conosciuto Arthur, ho capito che quelli come lui hanno un potere immenso!

Mentre lo dice una macchia rossa le si apre nella spalla e le esce un urlo soffocato.

Dietro di me c'è uno dei rossi, con una pistola fumante in mano.

-Signore, scusate l'interruzione brusca, ma le vostre chiacchiere da bagno mi paiono piuttosto pericolose, che ne dite di venire a discuterne in un luogo più adatto? E poi vedremo di curare quella ferita cara mia... - Dice alla ragazza verde che si tiene la spalla con il volto pallido.

Improvvisamente London entra come una furia nel bagno e atterra il Rosso con un terribile colpo alla testa.

E' decisamente svenuto: London si impossessa del sua pistola.

La bionda ci indica il corridoio che conduce alla uscita di emergenza:

- Fuggite non preoccupatevi per me!

La ragazza ferita respira a fatica, ma sta in piedi.

- Se andate a Berlino, cercate Sierra... Tra di voi c'è una Lepre credo, lei saprà cosa fare!

Il fatto che a terra ci sia il sangue della ragazza rende le sue parole molto più credibili.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora