Video del campo

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Il video che ci ha mostrato Nemo è agghiacciante. Lo sarebbe stato anche se non avessi visto Tommy tra quei bimbi.

Tutti in fila nel grande stanzone del campo sembrano ancora più piccoli dei loro cinque o sei anni, forse a causa della tunica bianca: non è un grembiule ne sono certa. Molto più simile a una divisa.

Cantano una canzoncina terrificante: hanno lo sguardo fisso verso il grande schermo dove un maestro di canto istruisce contemporaneamente migliaia di bimbi in diversi campi: voci bianche, come la tunica che indossano.

I volti dei bimbi sono angelici, ma il testo è ipnotico come un rock satanico. E' in Esperanto, la lingua che i governi vogliono usare per uniformare gli idiomi. 

Siamo tutti uguali, figli della nuova Generazione,

Senza chiese o religione, aboliremo la povertà e l'invasione.

Proprio come i raggi astrali

Arrivano indistinti dagli spazi siderali

Senza differenze, in perfetta unità

Perché solo con l'uguaglianza c'è libertà.

Tommy è lì in mezzo, l'ho visto, anche se il video l'ha mostrato solo di schiena, in fila con tanti altri, sono certa che fosse lui.

Sembrava drogato. Come potrebbero aver trasformato, in pochi giorni, un bambino creativo in un automa che ripete meccanicamente una canzoncina della propaganda governativa?

Mi sembra ieri quando sotto i mei occhi meravigliati, Tommy mi mostrava il suo ingegno: con una decina di legnetti costruiva prima una torre, poi un ponte e subito dopo un vagone di locomotiva, come se avesse avuto a disposizione intere scatole di Lego.

Ora so cosa temeva mia madre. Finalmente lo capisco, sospettava che se ci fossimo ribellati, se anche avessimo protestato una sola volta contro la mediocrità della propaganda, ci avrebbero presi, per ridurci a decerebrati.

E lei ha fatto di tutto per evitare ciò che ora sto vedendo nel video. Tutto purché i suoi figli non finissero in quel campo.

Purtroppo alla fine non ci è riuscita.

Per colpa mia, che non ho voluto ascoltarla, e ho deciso di ribellarmi a tutto, ai suoi saggi consigli, ai maestri a scuola. Se li avessi ascoltati ora Tommy non sarebbe lì penso con sgomento. E' un pensiero terribile che mi paralizza.

Tuttavia, da circa due settimane, sono certa che mia madre non è la donna che pensavo; non è un passivo ingranaggio del sistema, non è mai stata insensibile alla propaganda, come mi ha fatto credere per anni.

Aveva capito che cosa ci stava succedendo, e tuttavia quando ci lasciava in balia della tv e della scuola mediocre, ci stava proteggendo.

Tutto pur di non farci finire in uno di quei campi: e ora che l'ho visto, penso che avrei fatto anche io lo stesso con miei figli.

Ho capito che mia mamma era un'altra persona nell'istante in cui il regalo che mi ha fatto, per il mio diciasettesimo compleanno, ha preso vita.

Quando London lo ha rubato dalla mia sacca e lo ha nascosto, si è accorto che non era un semplice lettore di libri?

E' il dono piu prezioso che poteva farmi mia mamma: la fiaccola dalla libertà.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora