Quadriglia

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- Signori, è una serata di orgoglio Rosso, dovete ballare con noi. - Annuncia Lafarge con un sorriso Luciferino.

Era ciò che temevo.

Sierra mi aveva anticipato che nel salone delle feste ci avrebbero potuto proporre il ballo tipico degli eventi ufficiali. La quadriglia Rossa: una versione modificata del omonimo ballo francese, per cui nel salone ci si divide in gruppi di otto ballerini che si dispongono in cerchio.

Il ballo prevede una serie di passi e saltelli, e gli otto ballerini in ciascun cerchio si incontrano a turno in centro e si scambiano il posto l'uno con l'altro.

Sierra e Jessica conoscono la danza molto bene e mi hanno dato qualche lezione nel pomeriggio: avendomi presentata come una cugina Rossa della Baviera, sono tenuta a conoscere il loro ballo.

Oltre a me, nel nostro cerchio ci sono Sierra e Jessica, le due algide ragazze Rosse che erano sedute con noi al tavolo, la bionda e la bruna con i capelli raccolti a chignon, poi c'è Lafarge e la sua guardia e infine London!

Ci mettiamo in posizione. Sono ovviamente molto stupita che London stia accanto alla dama bionda, invitata da Lafarge: come è riuscito a entrare al ballo di gala? Con documenti falsi? Il Comandante non lo ha riconosciuto nella fuga campo di concentramento?

Inizia la musica ritmata dai tamburi della Grande Orchestra Rossa.

Mi inchino, alzo il braccio sinistro, faccio un altro inchino.

Il primo ad incrociarsi con me, al centro del cerchio, è proprio London che mi sussurra:

- June fuggi, torna al Sud oggi stesso.

Sono attonita e non posso fare a meno di chiedere:

- London che cosa fai qui? Come hai fatto a farti invitare?

- Non farmi l'interrogatorio, come ho già detto ci sono molte cose che ti avrei dovuto dire prima, ma non posso ora. Ti ripeto l'unica cosa importante, fuggi.

Saltello a destra, saltello a sinistra. Cosa vuole dire London?

Mi porge la mano: mi alza e mi fa ruotare.

Non so cosa rispondere: sono senza parole, mi inchino di nuovo.

- London e il piano di Nemo?

- Non esiste più alcun piano. Qui sta per iniziare il finimondo: il progetto Genesi... ti hanno ingannato tutti June.

- Tutti chi? E come fai ad avere queste informazioni?

- E' complicato, ti ricordi quando ti ho detto che non potevo avere figli? In realtà non volevo... non è giusto, non sarebbe equo, nessuno di noi può agire senza conseguenze.

Si inchina e alza la testa, ora avanza di nuovo verso di me con il passo a ritmo, dove però si coglie l'orgoglio del guerriero. Le dame rosse lo guardano con ammirazione. Il messaggio subliminale che arriva è che non ha calcato solo le piste da ballo: è uno dei pochi cavalieri in sala che conosce la guerra...

- June devo ammettere che hai cambiato molte mie idee; tu credi nella veramente nella libertà, nonostante viviamo in un mondo regolato dai soprusi...

Forse vuole solo lusingarmi, per evitare le mie domande.

- In che senso non è giusto che tu abbia una compagna London?

Arretra.

Purtroppo è finito il turno in centro con London: vorrei chiedergli mille altre cose, ma il ballo deve continuare e siamo sotto gli occhi di tutti, in particolare Lafarge e Sierra.

Mi inchino, sorrido, mi giro: l'abito lungo fa una ruota, faccio un saltello indietro.

Avanza Jessica verso Lafarge.

Jessica è bravissima, sembra una ballerina del Royal Ballet Rosso. Un cigno dal collo immacolato che si piega e si genuflette con una grazia che nessuna altra dama ha nella sala. E Lafarge, ancora più alto di Sierra e di London, con spalle che potrebbero sorreggere l'architrave del salone, non la fa sfigurare.

Poi tocca me avanzare al centro con Lafarge. Un brivido di orrore mi percorre il corpo. Se avessi il coltello di Sheila penso che glielo infilerei nel collo.

Mi inchino, a destra e a sinistra, Lafarge mi fa girare.

Azzardo arrossendo:

- Signor Comandante lasci andare i bambini: che colpa hanno?

- Ormai è inutile, ragazza, non vedo perché me lo chiedi: dovresti parlare come un vera Rossa...

Mi provoca lo so, tuttavia non posso fare a meno di chiedere.

- Perchè? Perché tanto dolore?

- Non vorrai credere che la libertà coincida con il libero arbitrio?  Le conseguenze di questo equivoco sono evidenti, malati e infelici che portano tristezza e morte a tutti quelli che li debbono accudire. Milioni di infelici, folli, delinquenti che generano guerra, distruzione altro dolore. Ringrazia il tuo dio, se ne hai uno, che ti ha fatto nascere Rossa: presto vedrai un mondo più sano più forte, e più gioioso.

So bene finge di credermi Rossa,  lo fa solo per convincere Sierra a collaborare.

Per fortuna la danza in centro con Lafarge dura solo pochi inchini e saltelli: mi sento morire a ballare con un demone travestito da arcangelo.

Arretro, è il momento di incrociarmi con Sierra.

- Che sta succedendo qui Sierra?

- Non lo chiedere June, non credo tu lo voglia sapere...

- London mi ha detto di fuggire.

- So perché lo ha fatto.

A furia di ruotare su me stessa vedo i mille pendagli di cristallo dei lampadari girare sulle volte del salone, come se fossero una lampada stroboscopica, e quasi perdo l'equilibrio.

- Cosa intendi Sierra?

- Inizia la fase due del progetto Genesi, non sarà facile per nessuno.

Ormai siamo agli ultimi ritornelli, ultimi inchini. Mi spiace, ora che sto ballando con Sierra: nonostante la mole ha un eleganza e una velocità sorprendenti.

- Cos'è questo dannato progetto? E noi che faremo Sierra?

La mia voce suona disperata, Sierra è l'unico punto fermo che mi rimane qui al Nord: se mi abbandona anche lui sarò davvero perduta.

- Se ti fidi di me possiamo provare a fermarlo o quanto meno a rallentarlo, se giochiamo bene le nostre carte.

Mi inchino, saltello a destra saltello a sinistra.

- London mi ha detto che non possiamo fare nulla: è inarrestabile.

Nel salone ora ai tavoli tutti ci guardano: agli occhi degli astanti siamo una coppia di Rossi nel pieno delle loro forze. Fulgidi eroi del regime, con un futuro glorioso davanti.

Mentre mi fa ruotare come nel vecchio film "la Bella e la Bestia" pronuncia la terribile verità che non voglio udire:

- Sono ormai certo che London fa parte del progetto Genesi, di più: lui è il progetto Genesi!

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora