A Nord!

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Josh e suoi ci stanno portando il pulmino, mentre i miei compagni festeggiano la mia vittoria.

Lungo la strada principale, sotto la torre, vediamo arrivare il nostro mezzo, con le scritte della scuola: ci dovrebbe permettere di passare i controlli tra i Lander.

Tuttavia ci aspetta una brutta sorpresa: il portellone si apre e scendono i sei ragazzi con pesanti mazze da baseball.

- Ehi, ma i patti non erano questi! - Esclama London che capisce che non hanno intenzioni pacifiche e aggiunge: - Spero bene che la parola di un Rosso sia sacra da queste parti!

Josh parla mentre si batte la mazza su una mano: - La piccola serpe verde mi ha minacciato con un'arma lassù sul filo, è una grave infrazione della legge anti-promiscuità. Non ho alcuna garanzia che siate qui per un test: non rispettate le regole, quindi a tutti gli effetti avete perso. Ora dovete pagare il premio promesso!

London sta perdendo la pazienza lo sento...ci ho provato a risolvere la cosa sportivamente, ma questi non capiscono chi hanno di fronte.

In un attimo, senza che i sei crucchi abbiamo il tempo di comprendere cosa sta succedendo, London con una mossa di Jujitsu disarma Josh e lo tiene piegato a terra con una presa alla clavicola, poi gli pone sotto il collo una lama militare, estratta dalla tasca segreta.

I compagni di Josh sono attoniti: stringono in mano la mazza come se fosse un arnese inutile e imbrazzante, senza sapere bene cosa fare. Nessuno di loro evidentemente si spiega come abbia fatto London ad essere così veloce.

Mentre stringe il colosso, che ora ha il volto terreo e respira a fatica con la lama stretta sul collo, London dice a voce bassa:

- Fermi ragazzi siamo qui per un test misto, pare proprio che non vogliate capirlo...  le vostre mazze da baseball non vi servono, perciò le darete al mio amico Parcy o qualcuno si farà davvero male!

Il taglierino incide la carne del collo di Josh che inizia a sanguinare.

E' calcolato: sono tutte azioni che London ha fatto molte volte, ne sono certa, nei bassifondi della città del Sud. Non vuole sgozzare l'austriaco, ma sa che la vista del sangue farà ragionare anche i più temerari.

- Ora voi vi date una calmata: io e questo caro ragazzo saliamo sul pulmino e andiamo a discutere al Comando regionale. Fino a che il vostro boss non torna, non vi conviene fare casini!

Dice con il tono di un ufficiale della polizia militare che ha trovato una squadriglia di reclute in preda ai fumi dell'alcool.

- Al comando si capirà che ci dovrete mille scuse. Avete minacciato un gruppo di vostri pari Rossi, incaricati dal governo di un test misto e sarete ritenuti colpevoli: il Comando vi farà sputare sangue.

E lascia che una goccia del sangue di Josh coli sulla lama, davanti a tutti.

Capisco cosa sta facendo London, una suggestione post-ipnotica...li convince che sono loro i fuorilegge, usa il sangue come "ancoraggio ipnotico" per lasciare nella loro mente un'immagine viva che li bloccherà per ore. Le parole "il comando vi farà sputare sangue", dette mentre il sangue di Josh cola rimarrànno giorni nella loro mente. Sono le tecniche di Nemo, lo ricordo dai suoi fumetti .

Ora finalmente mi appare come un vero agente infiltrato in azione.

L'idea che ha lasciato nel loro cervello è che li denuncerà alle autorità, che i militari stanno interrogando Josh, e che rischiano grosso.

Non vedendo tornare il loro capo i ragazzi austriaci si renderanno conto che è un bluff, ma noi saremo già lontani...
Capisco che intende portare con noi Josh, forse pensa che si potrebbe rivelare utile per chiedergli informazioni.

Saliamo tutti sul pulmino a nove posti. Un bellissimo Wolkswagen di ultima generazione...in tedesco vuol dire "auto del popolo". Che ironia: quei mezzi costano dieci anni di stipendio di un operaio del sud.

Josh è pallido e ha ancora il collo sanguinante, mentre lo ammanettiamo ai sedili e partiamo a tutto gas con il pulmino. Ormai stiamo sfrecciando verso Nord. I bimbi sono pallidi: troppa violenza, troppo stress.

Anche Agata, di solito sempre sorridente, sembra afflitta: si è spaventata a vedere la violenza con cui London ha piegato in due il gigante biondo.

Tricia dice a London: - Dobbiamo passare tre confini: davvero ci vogliamo portare dietro questo qui?

Parcival sta incollando le foto sui passaporti che ha appena prodotto con la stampante portatile: Josh se ne accorge e nota i fucili militari nella borsa, rimasta aperta quando Parcy ha estratto la stampante.

- Ma quelle armi dove le avete prese? Voi non siete studenti! Che si fate qui?

Ormai Josh ha mangiato la foglia:

- Ribelli ... del Sud ... amico perché non ti unisci a noi? - Dice Tricia ammiccante.

- Ribelli del Sud? Allora è vero che esistete. Ne avevo sentito parlare. Ridicolo, la vostra ribellione non ha senso! Cosa volete ottenere?

- Che ne dici di una società senza classi? - Dice London.

Ora Josh lo guarda inorridito.

London ha pronunciato una delle oscenità più scandalose per la società del Nord.

Josh risponde con il massimo disprezzo di cui dispone, la bocca storta dal disgusto.

- Società senza classi non esistono: credete che chiunque possa progettare il futuro?  Dovreste accontentarvi di vivere in pace e ringraziarci.

- Ci permettete? Cosa intendi ? - Dico allarmata.

- Intendo semplicemente che potremmo fare a meno di voi!

- Fare a meno di noi? Del Sud? Vorreste fare tutto da soli? Gli alteri rossi a lavorare nei call center o nella fabbriche?- Dico incredula.

- Tutti qui sanno che non servite più voi, e non servono  né i verdi né gialli se per questo: qui i minus sanno bene che debbono essere grati a noi Rossi che conserviamo il loro lavoro, perciò mi sono meravigliato della tua reazione, ragazza verde, e "ragazza del sud", tanto orgogliosa e impudente.

Sono preoccupata da quello che mi sta dicendo e non bado alle sue insolenze.

- Cosa intendi che non vi serviamo?

- Siete stranieri e non avete ancora visto le nostre città: Vienna, Amburgo, Lipsia, Norimberga... per non parlare di Berlino!

- Cosa dovremmo vedere?

Sembra esitare e fa una pausa drammatica, poi con un ghigno duro, non so dire se cattivo o triste dice:

- I robot.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora