Una rivelazione

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- Cosa ci stanno facendo i Governi? Sanno come metterci gli uni contro gli altri.

Nemo si rivolge a tutti i ribelli del campo, ma soprattutto a London e Parcival, che si fronteggiano cupi, come Scilla e Cariddi. Li scruta come un genitore che si frappone tra due figli che si sfidano a morte, per capire cosa li ha resi tanto indemoniati.

A tutti i ribelli è evidente il dramma che si sta consumando: in questa notte stellata in cui tira aria di neve, sui monti vicino al confine tra il Sud e il Nord, Parcy sta per uccidere il suo compagno di lotta, London.

Sono ancora legata sul tavolo e sotto shock colgo solo qualche parola, tuttavia capisco che Nemo ha salvato la vita a London, proprio pochi istanti prima che il drone di Parcy lo crivellasse di colpi.

Nemo riprende a parlare con la voce né troppo bassa né troppo alta, che tutti hanno imparato ad amare.

- Perché ci hanno permesso di passare il varco? Solo per farci uscire allo scoperto e individuare le nostre Lepri. Hanno i loro informatori e si aspettano un attacco in grande stile verso Nord... ci stanno muovendo come marionette pur di vedere le nostre carte.

- Chiunque sia, ha colto nel segno ieri sera con le lepri! - Dice amaro Parcy.

- Già, non appena li abbiamo fatti passare oltre il varco li hanno uccisi come topi, poveri ragazzi, aiutati da qualcuno di noi.

- Chi guida il gioco Nemo? Sono i Governi? i Cinesi? Gli Usa? la Russia?
Chiede Parcy.

- Non posso dirlo. Ancora non sono certo, l'unica cosa sicura è che dobbiamo essere sempre un passo avanti.  Ho una importante rivelazione per voi.

Ovvio,  se Nemo in persona, il capo della ribellione ci ha raggiunti di nascosto in quel posto abbandonato, superando la sorveglianza dell'esercito di confine prima che chiudessero il varco, sicuramente aveva da dirci qualcosa di importante.

E dopo tanto dolore per la morte delle Lepri e per la mia tortura, tutti sperano finalmente in una buona notizia.

E Nemo ce la da: - Abbiamo una squadra di riserva.-

Un squadra di riserva? Cosa intendi?-  Chiede London  

- Agenti Lepre, addestrati!

Tutti rimangono attoniti a quella rivelazione.

E' London ad esprimere i dubbi di tutti:

- Un'altra squadra di Lepri? Ma dove? E come faranno a passare? L'esercito avrà ormai chiuso il varco dietro di noi! C'è un altro passaggio?

Nemo scorre con lo sguardo i suoi ragazzi, subito dopo che pronuncia le parole capisco che sapeva avrebbe impressionato tutti.

- Nessun altro varco. Le vere Lepri sono sempre state in mezzo a voi, sono alcuni ribelli con cui vi siete preparati in questi mesi. Non lo sapevano neppure London e Parcy.

A quelle parole che suonano assurde tutti guardano i vicini diffidenti: tra i compagni, coloro che hanno dormito nelle branda accanto, con cui hanno diviso le scatolette di tonno e le lattrine, ci sono alcune Lepri, agenti esperti di Coder, addestrati per mesi da Nemo? Come è possibile che nessuno se ne sia mai accorto?

- Non cercate di individuarli, non ve lo diranno mai. In tal modo se c'è un spia dei Governi tra noi non potrà indirizzare i droni e l'esercito sulle Lepri, a meno di farsi ammazzare insieme a loro. Nel frattempo speriamo di riuscire a portare i nostri preziosi agenti nel cuore dell'azione e solo quando sarà il momento agiranno con  il Coder.

Parcy urla: - Ne ho abbastanza dei tuoi misteri di Nemo.

Tutto ad un tratto sembra ricordarsi di me che giaccio legata dietro di lui.

- Cosa ne facciamo della ragazza, Nemo? E' lei la traditrice.

- Non penso Parcy. Neppure io mi fidavo di lei, dato che i suoi genitori lavorano per il governo, tuttavia ho recuperato i video delle telecamere dei droni abbattuti il giorno dell'attacco alle lepri. Mostrano che June ha combattuto valorosamente.

- Quindi tu non pensi sia lei la spia?- Chiede Parcy incredulo.

- No non lo credo!-

Parcy sembra accusare il colpo. Intanto ancora legata sul tavolo da campo che Parcy ha usato come macchina della verità mi sto riprendendo, anche se il mio stomaco è un crampo unico.

Dal forte odore di urina che mi arriva alle narici, capisco che me la sono fatta addosso, a causa delle scosse che mi hanno fatto perdere il controllo. Il mio più grande desiderio è lavarmi e cambiarmi.

Tuttavia quando mi slegano per trasportarmi verso l'infermeria riesco a chiedere a Nemo:

- Perche hai lasciato che mi torturassero tanto duramente Comandante, non hai giurato di proteggere ogni tuo soldato?

Nemo per la prima volta abbassa lo sguardo.

- Mi spiace June, siamo pedine sullo scacchiere: non sappiamo veramente chi ci condurrà al re. A volte è necessario fingere di perdere un pezzo di valore per vincere. Ti posso solo dire che non avrei lasciato che ti uccidessero, e c'è un altro importante motivo...

- Quale? - chiedo.

- June, so che hanno preso il tuo fratellino Phil.

-Tu sai di Phil? Dov'è? - Mi rianimo, se non ci fossero le cinghie che mi tengono legata mi trascinerei fino a Nemo per supplicarlo di dirmi dov'è mio fratello .

- So solo che è stato preso con altri parenti di coloro che sono qui al campo. Il traditore ha dato al nemico i nomi di tutti voi e loro hanno iniziato dai vostri fratellini più piccoli. Perciò non posso lasciare nulla di intentato, devo assolutamente capire cosa sta succedendo. Solo individuando chi ci sta tradendo abbiamo speranza di salvarli... Perciò vedila cosi, sei stata sottoposta alla tortura per lui. Davvero non posso dirti altro!

Mentre mi portano via provo rabbia per la risposta di Nemo: ha detto a Parcy che non pensa sia io la spia, perché mi ha lasciata arrostire davanti a tutti con tanta umiliazione? Mi ha usata per capire come si sarebbero comportati i suoi uomini? Cosa voleva dire che doveva fingere di perder un pezzo di valore?

Tuttavia l'accenno del comandante a mio fratellino Phil mi placa un pò. Per aiutarlo sopporterei qualsiasi sofferenza. Se Nemo, davvero ha visto una speranza per il bimbo allora sono contenta di essere stata torturata.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora