Sul Ponte Tibetano

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L'odore di bruciato dei fucili ad aria compressa si respira ovunque nella cava abbandonata, misto al kerosene del trenino che trasporta i finti bersagli mobili.

Io e Sheila abbiamo una pessima mira con il fucile e non abbiamo colpito neppure un avversario.

La squadra rossa capitanata da London, si è allenata molto più di noi al poligono, ormai ne sono certa: perciò i miei compagni di squadra, uno ad uno, sono caduti sotto i colpi del "nemico", segnati da grosse macchie di vernice.

Siamo rimasti in tre: Parcival, Sheila e io. Per qualche strano destino, nonostante la nostra pessima mira, i rossi ci hanno risparmiati.

Parcival si è chiuso nella torre dell'acqua e cerca di tenere a bada cinque ribelli rossi che stringono il cerchio intorno alla torre.

-Ahhh..!- L'urlo di Sheila mi fa voltare di scatto e vedo che è stata colpita al petto, una macchia rossa le copre il fianco destro.

Parcival non conta, perciò nei blu rimango solo io. Una volta che sarò colpita anche io avremo perso.

Sono sotto tiro e devo spostarmi: l'unica via di fuga è il ponte tibetano. Inutile attendere, mi avvio verso il ponte con il fucile a tracolla. Sto per attraversarlo quando London compare dall'altro capo e il puntatore laser del suo fucile mi arriva sul petto.

- Metti giù il fucile ragazza, lentamente.

Obbedisco.

- Sali sul ponte e vediamo come te la cavi contro un vero combattente. -

Dice mentre appoggia a terra il fucile e viene incontro a me sul ponte.

Avanza di corsa, e mi preparo all'assalto con le mani davanti al viso, nella classica posa da difesa della lotta.

London mi raggiunge al centro del ponte e non posso fare meno di ammirare i suoi occhi azzurri, mentre cerco di colpirlo con un pugno alla spalla.

Il capitano London neutralizza subito i miei colpi da principiante. Del resto è più alto di me di almeno venti centimetri e molto più pesante.

Il ponte oscilla pericolosamente. Afferrandomi stretta alle corde provo a colpire London con un calcio, ma lui riesce ad evitarmi e prende in mano la mia gamba e la fa ruotare in modo tale che in un istante mi trovo fuori dal balaustra, appesa a testa in giu tra le mani dell'avversario.

London sorreggendomi senza molto sforzo, mi dice:

- Ragazza credo che farai bene ad andare a giocare in borsa con Nemo e a smettere di perdere tempo con i veri soldati. Arrenditi subito e ti tiro su!

Non voglio mostrarmi debole con London, ma là sotto i miei occhi ci sono venti metri di vuoto e una distesa di rocce aguzze, non resisterò a lungo appesa a testa in giu. E se il Capitano molla la presa? Morirò di certo, penso con un senso di nausea.

-Mi arrendo!- Dico con un rantolo.

Lui quindi mi solleva un po' quel tabro che basta per permettermi di spingermi con gli addiminli fino a afferrare la balaustra di corda, ma per ruetrare sum ponte sono costretta a afferrare i suoi avanbracci, poi ai bicipiti sodi come noci di cocco, e infine ale spalle sagomate come quelle di un bronzo di riace. Amma fine fi questa atrampicata sul suo cropo monumentale mi trovo sul ponte, abbracciata a lui, il Capitano London che mi ride in faccia.

Nonostante la paura e l'adrenalina, non posso fare a meno di apprezzare l' odore di pino che il giovane eroe emana.

Mentre mi tiene ancora stretta mi guarda negli occhi:

-Soldato, non vorrai amoreggiare con il nemico?-

Sento le gote avvampare e cerco di liberarmi, ma London mi tiene alla cinta con le sue braccia forti.

-La prossima volta che affronti un avversario che pesa il doppio di te in un luogo così stretto, portati un'arma soldato. Avevi più probabilità di sfidarmi con il fucile, hai commesso un errore a lasciarlo! Poichè tu sei l'ultima rimasta con questa mossa fallimentare, decreti la perdita della tua squadra. -

Mi lascia e arretro, mentre sento il battito cardiaco che mi pulsa nella giugulare e nelle orecchie. London si gira e torna indietro sul ponte, rivolgendosi alla torre:

- Parcy è finita! Avete perso: i tuoi sono tutti morti, anche se l'ultima si è comportata da eroe!

Mi sento una stupida e giuro a me stessa che mi allenerò giorno e notte per battere London nel corpo a corpo.

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora