Musica del Nord

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London ascolta la radio mentre guida. 

Stanno parlando di azioni militari a Dresda, Praga, Parigi. Lo speaker dice che i Ribelli del sud, passati dal varco, sono stati tutti catturati.

Controlliamo sul visore del pulmino le immagini sui social, ci sono foto di ragazzi dalla pelle scura che non abbiamo mai visto.

- Vi stanno arrestando tutti! - Dice Josh esaltato.

- E' solo una messa in scena - Risponde London -  Sono immagini false. Chissà chi è quella gente. Usano la scusa dell' invasione per fermare chi vogliono.

- I nostri Governi non mentono mai, non ne hanno bisogno: da noi nessuno si ribella.

- Sicuro? Lo vedremo.

Poi London si rivolge a Sheila - Amica ora che facciamo? Sono finite le istruzioni di Nemo per te? Senza le indicazioni del frate non sai più dove andare?

Sheila appare dubbiosa. Intuisce che io ho udito parte della sua conversazione con il frate.

Alla fine dice: - Dopo l'abbazia le mie istruzioni sono di andare a Berlino,  nella capitale ci sono alcune persone da contattare.

- Perché ci portiamo dietro l'austriaco? - Chiede Tricia. - Rivelerà al governo tutti i nostri piani, appena lo lasciamo.

London, prima che a Tricia o a Parcy venga in mente di sparare a Josh, chiarisce. - Un Rosso sul pullman potrebbe salvarci da un attacco dei droni, comunque non abbiamo niente da rivelargli, nessuno qui conosce bene il piano di Nemo...o no?

In pratica ripete la domanda che ci aveva fatto nella galleria sui monti.   Sappiamo cosa volesse fare Nemo?  Ormai è chiaro che ciascuno di noi ha ricevuto solo indizi, nessuno conosce tutto ciò che voleva Nemo.

Dico a London: - Dobbiamo fermarci a dormire in un vero letto. I bimbi sono stanchi e siamo in viaggio da più di dodici ore.

- Andremo a Colonia, Nemo mi ha indicato un contatto nel quartiere degli artisti.

Meravigliata chiedo a Josh: - Avete anche artisti al Nord?

- Certo: interi quartieri in ogni città sono dedicati all'arte e sono dominati dai rossi, segno che sono importanti... da noi sono venuti a vivere i migliori creativi del mondo.

- Sì - Dice London. - Il contatto di Nemo è del Sud, italiano e emigrato cinque anni fa, con un buon contratto da creativo per una Multi del nord.

Con il pulmino entriamo a Colonia senza problemi. Forse nessuno ci sta seguendo, o forse le spie del governo preferiscono lasciarci fare il nostro viaggio.

- E' una città ancora vicina al sud, qui non vedrete molti Robot - dice Josh.

Tuttavia un robot lo vediamo in una delle prime strade della città. E' un piccolo modello con ruote cingolate, una testa tonda con due telecamere e si muove veloce. Sta pulendo le strade aiutato da alcuni operatori ecologici Gialli, e con piccole pinze raccoglie singoli pezzettini di carta o mozziconi e li ripone nei cestini.

- È di "vecchia generazione", non è uno degli ultimi.- Si premura di dire Josh che va molto orgoglioso dei prodigi della tecnologia nordica.

I Gialli addetti alle pulizie delle strade sono quasi tutti di pelle scura, molto più del nordico tipico, immigrati e si muovono pigri e svogliati, dato che il piccolo robot fa quasi tutto il lavoro.

Finalmente arriviamo al quartiere dei creativi; sono case lungo il fiume, villette mono famigliari con intere pareti a vetro che guardano sulle sponde verdi del corso d'acqua.

- Mi piacerebbe vivere qui...forse è solo un po' troppo ordinato!- Dico, con entusiasmo. 

- E pensa che questo è il quartiere dei creativi. - Ride Sheila.

Ci sono sulla riva locali aperti che suonano musica jazz, sembrano note di Jill Gillespie, ma nessuno suona Cohen o roba più moderna. Sono giovani Rossi, con strumenti elettronici: sax e pianole elettriche; la batteria non si vede.

Chiedo curiosa a Josh: - Quale musica è stata vietata qui da voi?

- Vietata? Ma noi suoniamo tutto qui!

- A me pare una musica dozzinale. Da quel che ho sentito fino ad ora i motivi sono ripetitivi, non vi è nessuna variazione. Il vero jazz è improvvisazione.

Josh mi guarda senza capire. Sospetto non sappia che si può fare un altro tipo di musica.

Non è il momento di fermarsi con il furgoncino e passiamo oltre i locali. Ci avviciniamo al cuore del quartiere dell'Arte. Si sono molti edifici colorati, luci a led blu, rossi, verdi. "Die studios" li chiamano. Una specie di "Disneyand" nel cuore della Germania.

London chiede al portiere notizie del nostro contatto Arthur Baldacci. Deve essere un pezzo grosso, perché subito ci fanno entrare nel garage del residence lussuoso.

Questa volta abbiamo la sua foto e perciò non crediamo che i Governi possano aver sostituito Arthur, il contatto di Nemo... solo che se c'è uno spione tra noi potrebbero comunque attenderci e aver messo microfoni o cose del genere.

Finalmente arriva Arthur e ci accoglie all'ingresso, un enorme atrio con poltrone e divano, una vasca per i pesci e piante idroponiche, dove dobbiamo slacciare il giubbotto per il caldo.

Arthur è un giovanotto dai lunghi ricci neri, raccolti con una bandana.

Sotto gli occhiali dorati gli brilla uno sguardo vivace. Indossa una tuta luccicante, con le mostrine rosse, che dimostrano le sua appartenenza alla casta dominante.

- Vengo dal Sud Italia!- Dice.  Il suo accento è ormai irriconoscibile, poiché è abituato a parlare il tedesco.

Allora esiste veramente qualcuno che ha vinto  il premio di traferirsi al Nordl La mi fiducia nei governi si rinfranca un filo. 

- Disegnavo fumetti come Nemo e ora faccio film...qui è tutto fichissimo, credetemi e mi pagano uno sproposito. Dieci volte un impiegato del sud!

- Ma che fai esattamente? - Chiedo. Sono impressionata, Arthur avrà venticinque anni, massimo trenta e guadagna poi di chiunque io conosca, se è vero quanto dice.

-Film, musical... cose bellissime. Non potete neppure immaginare gli effetti speciali che hanno qui.

Arriva una nordica bionda e formosa, con una tuta tanto aderente che la fa sembrare nuda e bacia Arthur sul collo. E' una verde. Allora tra gli artisti l'anti-promiscuità non è poi cosi severa, penso. E bravo il nostro Artino!

- Ehi non invitiamo i tuoi amici alla festa? Dice la ragazza bionda appoggiandosi all'artista con tutte le sue grazie.

- Sarebbe una bella cosa, ma non credo che possano... non vedi che hanno i bambini?

- Possono andare nella tua suite Artino! C'e posto per tutti. Magari le ragazze sono stanche...e vengono solo i due giovanotti!

- Macché stanche!- Dice Tricia. - Semmai possiamo fare i turni con i bimbi: due di noi rimangono nell'appartamento di Arthur e gli altri vanno alla festa: non posso perdermi una vera festa del Nord! -

E cosi portiamo i bimbi nella casa di Arthur, un superattico con vista sul fiume: chiudiamo Josh ammanettato nel ripostiglio, la porta é robusta e faremo a turno la guardia.

E così portiamo i bimbi nella casa di Arthur, un superattico con vista sul fiume: chiudiamo Josh ammanettato nel ripostiglio, la porta é robusta e faremo a turno la guardia.

Dobbiamo assolutamente capire cosa sa Arthur del piano di Nemo e per non farci intercettare cosa c'è di meglio di una chiassosa e allegra festa?


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Non sono un vero esperto di musica, se volete darmi qualche consiglio/ correzione su artisti, il Jazz e le considerazioni musicali che fa June in questo capitolo, mi farebbe piacere, nel frattempo mi documenterò se riesco.  Graziee  :)     

June La RibelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora