Parte 22

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È passata una settimana da quando io e Lauren abbiamo fatto il patto e non posso credere l'abbia rispettato, anche se credo che me la farà pagare cara. È stato davvero difficile per lei starmi vicina e non potermi toccare, ma è stato altrettanto divertente stuzzicarla e vedere la sua impotenza. Lucy non si fa più viva e questo mi rasserena molto. È sabato pomeriggio ed io sono in camera mia a parlare con Dinah al telefono. È da un po' che non la sentivo e devo ammettere che mi è mancata tanto. Quando attacco, metto la musica a tutto volume e inzio a lavare camera mia mentre canto. L'unica cosa che manca ora è farmi una bella doccia, dato che puzzo come un cane e sono tutta sudata. I miei sono usciti a fare la spesa e non so quando torneranno. Lascio la porta del bagno aperta e inizio a riempire la vasca da bagno. Il contratto offerto a mio padre gli permetteva di scegliere una casa a spese della ditta e per ciò, nel mio bagno ho sia la doccia, sia un'enorme vasca a mo di piscina. No. Non siamo ricchi. Sarebbe bello. Dopo aver aperto l'acqua calda per riempirla, inizio a spogliarmi, gettando gli abiti qua e là. Metto un po' di musica rilassante e mi siedo, lasciando che tutto di me si rilassi. Fermo l'uscita dell'acqua quando il mio corpo è completamente sommerso a parte la testa, chiudo gli occhi e mi godo il momento di tranquillità. Immergo poco dopo anche la testa e quando emergo, mi sento come se mi fossi appena buttata in piscina. L'unica cosa un po' seccante è il sentirmi a disagio a stare troppo tempo nuda lì dentro, non l'ho mai sopportato.
"Vedo che ti tratti bene" sobbalzo per lo spavento.
-Oddio Lauren, perché non bussi mai? Perché sei qui? Aspetta, guai a te se entri okay? N-non ti azzardare- sono imbarazzata e mi copro. Non sento risposta. Mi volto per controllare alle mie spalle, trovando però la ragazza dai capelli corvini senza vestiti che viene verso di me. Mi volto essendo arrossita e le faccio spazio. Alterno momenti in cui la fisso ad altri in cui guardo tutt'altro, non sapendo cosa fare. Ad un tratto mi riscuoto, notando il suo avvicinarsi a me lentamente e con sguardo fisso nel mio.
"Camila?" Usa la tonalità di voce più sexy che riesce.
-D-dimmi..- mi sento strana.
"È passata una settimana.." è davanti a me. Si mette seduta sulla mia intimità, facendomi provare una bellissima sensazione e portandomi brividi. Si avvicina al mio orecchio, dispone il suo peso sulle ginocchia, il cuore credo stia per esplodere. Sussulto quando si muove leggermente per mettersi comoda, portandole un ghigno sulla faccia. So che non andrà a finire bene, me lo sento. Mi abbraccia e respira il mio profumo a pieni polmoni, ed io ricambio il gesto anche se imbarazzata. Il suo seno è premuto sul mio e questo aumenta la mia voglia di lei che sta crescendo.
"Quanto mi era mancato questo" dice piano, come se nessuno dovesse sentirla. Sorrido, comprendendo l'enorme impegno che ci ha messo e il suo orgoglio nell'avercela fatta, anche se ha patito parecchio.
-Anche a me-
"È colpa tua se abbiamo passato una situazione del genere" sbuffa e mi morde il lobo dell'orecchio. Sussulto di nuovo.
-Tu non hai consegnato il compito- mi difendo, la voce bassa perché dal respiro irregolare non riesco ad assumere quel tono duro, serio credo, che dinsolito userei. Ride di gusto, come se avessi letto una barzelletta ad alta voce.
"Ho preso 8" mi guarda sorridendo compiaciuta e anche perché è andata bene, anche se io pensavo il contrario fino ad un momento fa. Spinge ancora di più il suo corpo sul mio ed io, ormai stanca, porto le mani ai suoi glutei e li stringo. Si lecca le labbra ed io rimango a guardarle un po'.
"Ora tu farai la brava, mentre io mi vendico" lo sguardo acceso. Vendicarsi? Ho paura. Cosa farà?
Nemmeno il tempo di replicare che ho le sue labbra sulle mie. Mi bacia voracemente, mi morde, succhia, cerca più contatto possibile. Rispondo al bacio alla stessa maniera, avendo bisogno di lei più che mai, soprattutto fisicamente. Rafforzo la presa sui suoi glutei, poi inizio a far salire le mani fino ai suoi seni. Poco prima di toccarli, però, mi fermam
"No, no, non si fa" ad un soffio dalla mia bocca.
"Le brave ragazze stanno ferme, sai?" Credo di star per morire. Mi riposiziona le mani sul sedere e poi continua a torturarmi il collo con la sua lingua, con i suoi morsi e con i suoi baci. Lascia un succhiotto sul seno destro, dopo aver preso il capezzolo e averlo succhiato e morso più volte. Credo che potrei venire anche solo in questo modo. Mi massaggia l'altro con la mano destra, mentre, lentamente, si muove col corpo avanti e indietro, facendo sfregare i nostri clitoridi uno contro l'altro.
-Ah..- un piccolo gemito scappa dalle mie labbra. La sua mano sinistra ha toccato la mia intimità, che se non fosse per l'acqua penso sarebbe super bagnata. Mi mordo il labbro e lei, notando il gesto, lascia il mio seno e porta la sua bocca sulla mia. Stavolta il bacio è lento e calmo, pieno di affetto e amore. Chissà se mi ama. Non credo sia il caso di chiederlo ora. Proprio no. Mi inizia ad accarezzare l'entrata con due dita, mentre con il pollice mi tocca il clitoride e in modo picchiettato. Il respiro si fa più pesante e la voglia più forte. Ho bisogno che mi tocchi di più.
-L-Lauren.. t-ti preg-o..- le mie mani sulla sua schiena. Ride piano e lentamente lascia entrare un dito in me, tocca vari punti a caso e in modo delicato. Quando finalmente trova il mio punto debole, aumenta notevolmente la velocità. Sento che spinge anche col bacino e questo mi eccita ancora di più. Quando sto per venire mi stringo a lei più forte che posso, preparandomi all'orgasmo imminente. Peccato che lei rallenti.
-Cos..? N-no.. t-ti pre-go..- ho l'affanno, come se avessi corso chilometri. Toglie il tappo dalla vasca e lascia che l'acqua scenda. Quando succede riprende da dove aveva lasciato e ci vuole davvero poco per farmi ritornare al punto di prima. Vengo dopo varie spinte e per l'orgasmo forte, lascio un segno violaceo sull'incavo del suo collo. La bacio ancora, mi mancano già le sue labbra sulle mie. Chiede l'accesso con la lingua e glielo concedo, mi mancava anche quella. Ci vuole un po' prima che mi riprenda, ma quando succede ci alziamo, asciughiamo e ci mettiamo nel letto. Sono accoccolata al suo fianco mentre lei mi accarezza dolcemente i capelli.
"Uhm.. com'è stato?" È tesa.
-Intenso- mi mordo il labbro inferiore. Sembra rilassarsi.
"È tutto okay quindi?" Sì, è tesissima direi. Annuisco e ridacchio. Improvvisamente sento la porta di casa sbattere e dei passi frettolosi entrare. Poi una voce sconosciuta risuona dal piano di sotto
<Smettila, ti prego> Alyssa qui?
<Non te lo lascerò fare di nuovo> mia madre. Che sta succedendo? Di che parlano? Io e Lauren ci fissiamo per un tempo indeterminato, poi decidiamo di vestirci e andare a sbirciare. Quel che mi trovo davanti mi sconvolge. Mia madre e Alyssa si stanno baciando, l'ultima piange. Mi sento girare la testa e perdo l'equilibrio, costringendo Lauren a prendermi per non farmi cadere, facendo casino abbastanza da far sobbalzare le due donne. Lo sguardo delle due mi spiazza. Paura, terrore, rabbia e chi ne ha più ne metta. Pensavo di star impazzendo, ora invece credo di star diventando pazza.

Possessive || Camren Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora