Mi sveglio con un suono fastidioso, non capisco da dove venga, non cessa. O almeno non subito. Quando il silenzio ritorna mi rilasso, cercando di riprendere sonno. Sento il suo corpo muoversi leggermente, due braccia mi attirano all'indietro e la mia schiena viene a contatto con qualcosa di morbido. Sussulto poco e spero che lei non se ne sia accorta. Il suo seno è premuto dietro le mie spalle, il suo viso è appoggiato poco sopra la mia testa e le sue gambe nude le intreccia con le mie. Sorrido spontanea e provo ad addormentarmi di nuovo. Passa le sue dita della mano sinistra lungo tutto il mio braccio scoperto, facendomi rilassare ancora di più e facendomi venire i brividi. Potrei stare così per ore solo a sentire il suo tocco su di me, a sentire il suo corpo a contatto con il mio, il suo respiro tra i miei capelli, il calore che emana e potrei continuare all'infinito. Mi volto piano, la sua mano si ferma e riprende il gesto lasciato in sospeso quando sono completamente girata. Ha gli occhi semi chiusi, un sorriso dolce sul viso, è scoperta fino a sopra all'ombelico e ha i capelli sparpagliati sul cuscino e qualche ciocca le ricade sul viso. Non penso di aver visto qualcuno di più bello di lei, e di gente bella esiste. Allungo la mia mano verso la sua guancia e la accarezzo, lei chiude gi occhi e strofina il viso sul mio palmo.
-Non mi sembra vero- ho la voce impastata.
"Cosa?" La sua è più sveglia della mia, chissà che ore sono.
-Questo.. È così.. così..- non trovo le parole adatte.
"Irreale?" Finisce la frase per me. Annuisco decisa.
"Anche per me è lo stesso" amo la sua voce anche di prima mattina. Veniamo riscosse dal rumore di una porta che sbatte e da dei passi frettolosi che si aggirano per la casa. La guardo confusa.
"È tutto okay, sarà Ray che è tornata dal lavoro" dice tranquilla.
-Ray? E perché è qui?- mi agito. Non posso sopportare di vederla, non adesso, non sono psicologicamente pronta.
"Mio zio mi ha chiesto di ospitarla per due settimane dato che per lavoro è via, non potevo lasciarla per strada" spiega un po' irritata. Perché deve irritarsi?
-Oh. Okay- ritraggo la mano, il mio tono è triste. Prendo il telefono e trovo delle chiamate perse da mia madre. Lo metto in carica e guardo l'orario. 12:30. Mi ci voleva una bella dormita. Sento Lauren stiracchiarsi e alzarsi. Prendo una tuta per la casa dal borsone e mi cambio. Sento il suo sguardo bruciare su di me, so che mi sta osservando. Quando infilo il pantalone noto che cade leggermente e quindi tiro i lacci per stringerlo e faccio un fiocco. Tolgo la maglietta a maniche corte, rimanendo solo in top, che viene poi sostiuito dal reggiseno. Infilo una canotta con una felpa e mi lego i capelli in una seconda coda laterale. Sulla scrivania noto il biglietto da visita della psicologa da cui in questi mesi sta andando e faccio mente locale di non averle mai chiesto nulla.
-Come va con la psicologa?- il mio sguardo rivolto al biglietto.
"Bene, ha detto che sto migliorando" la voce attiva di prima ha lasciato spazio ad una roca, bassa.
-Beh ne sono contenta, vedrai che piano piano andrà tutto a posto. Poi stai migliorando tanto, sai?- sono sincera, per un attimo il mio nervosismo mi passa.
"Ne sono contenta, davvero" sembra che non mi ascolti del tutto. Mi volto e la vedo appoggiata al muro, le braccia incrociate, in intimo e si morde il labbro incessantemente. Le passo di fianco tranquillamente e apposta alzo le braccia per stendermi, lasciando scoperta la pancia. È questione di un attimo. Il mio corpo è schiacciato dal suo contro la parete, le sue mani sui miei fianchi e le sue labbra sulle mie. È un semplice bacio a stampo, ma pieno di desiderio. Le sue labbra sono leggermente screpolate, probabilmente per i vari morsi. Improvvisamente si spalanca la porta e noi saltiamo per lo spavento.
<Lauren sai- oh.. scusate.. n-non volevo interrompervi.. torno più tardi..> esce con la mano sugli occhi. È incredibile come abbia fatto l'indifferente. La stacco da me e sospiro pesantemente. No, seriamente non ce la posso fare.
-Quindi manca una settimana?- riprendo l'argomento lasciato in sospeso minuti prima, mentre prendo i libri.
"Sì. C'è qualche problema?" Il tono più infastidito di quel che pensassi. Non capisco proprio.
-Ok- decido di comportarmi allo stesso modo. Ora sbuffa lei e si siede sul letto.
"Senti, lo so che non la vorresti vedere ma è mia cugina, non posso sbatterla fuori per un tuo capriccio" aggrotto la fronte. Fare i capricci? Io?
-A me sembra di non aver detto nulla, ma se pensi io sia una bambina allora non preoccuparti, tolgo il disturbo stasera-
"Non mettermi parole in bocca che non ho detto" si sta arrabbiando. È accigliata, il corpo è rigido, si passa frequentemente la mano tra i capelli, spostandoli prima a destra, poi a sinistra e così via.
-A me sembra che tu l'abbia inteso-
"Perché stiamo discutendo?" Domanda improvvisamente.
-Non lo so, hai cominciato tu- sbotto. Ho le braccia conserte, sono appoggiata alla scrivania leggermente seduta e gioco nervosamente con l'anello al pollice.
"Perché sei arrabbiata?"
-Non sono arrabbiata-
"Invece sì" insiste.
-Se mi rispondessi meno di merda, forse non farei così- alzo un po' la voce. Mi osserva per qualche secondo, il labbro tra i denti che lo torturano. Perfino ora la bacerei. Sta per parlare, quando qualcuno bussa alla porta. Mi massaggio le tempie e prendo i libri in mano.
-Lasciamo stare okay? Non ho voglia di discutere- vado alla porta e la apro. Mi ritrovo Ray davanti agli occhi. Il suo profumo dolce mi invade le narici stendendomi un attimo.
<Ehi..> mi saluta timidamente. Non le rispondo e la sorpasso, andandomi a mettere in una delle stanze libere. Una cosa che amo di questa casa è proprio questo: la moltitudine di stanze. Ho giusto il tempo di poggiare i libri sul divanetto che sento dei passi venire verso di me.
<Ehm.. È pronto> mi dice insicura la bionda davanti a me. Annuisco e la seguo in cucina. Lauren è seduta a capotavola, i capelli legati in una crocchia disordinata e indossa dei semplici pantaloncini e una canotta. Il collo scoperto attira la mia attenzione, facendomi pensare a quanto vorrei morderlo. Mi siedo di fronte a lei e la bionda in mezzo a noi. Iniziamo a mangiare e il silenzio che c'è è imbarazzante. Ogni tanto è spezzato da loro due che parlano di come organizzarsi durante la settimana mentre io rimango in silenzio. Quando finisco mi alzo, poso nel lavello piatto, posate, bicchiere e butto il tovagliolo.
-Io vado a studiare di là, a dopo- provo a usare un tono gentile. Non sento la risposta, perché appena esco corro nella stanza. Riprendo fiato mentre mi appoggio alla porta. Credevo di star per impazzire lì dentro. Prendo storia e inizio a rispondere alle domande scritte, poi passo a fare gli esercizi di chimica, che impiego un'ora a capirli e farli. Guardo l'orologio, sono le 4. Provo a fare matematica, ma proprio non mi riesce. 1.. 2.. 3..
D: Ma che fine hai fatto?: urla Dinah dall'altra parte del telefono.
-Scusa, scusa, ti spiego tutto appena ho un momento, ma ora mi aiuti? Per favore- la supplico con la voce. Sospira e accetta.
30 minuti dopo..
-Oddio, grazie mille, davvero!- dico stanca. La mia migliore amica ride di gusto.
D: Ora vado, poi mi spieghi, ciao scema!: sbuffo.
-Sì, promesso, ciao secchiona- rido e metto giù. 4:30. Che faccio? Non voglio tornare di là, ma nemmeno a casa. Nel dubbio metto la musica dal mio telefono. Noto delle casse appoggiate sulla scrivania e decido di usarle. Metto casuale e parte Cool For The Summer di Demi Lovato. Inizio a ballarla come Demi. Ogni tanto rido da sola mentre mi muovo, dato che provo a fare la sensuale in una parte della cantante. Quando finalmente arriva la seconda parte, ballo il mio pezzo preferito, imitando la cantante. Ogni tanto ballare e cantare mi rilassa. Finita la canzone, parte "Kiss Me" di Ed Sheeran ed inizio ad intonarla usando la mia penna come microfono.
"Settle down with me
Cover me up
Cuddle me in
Lie down with me
Hold me in your armsYour heart's against my chest
Lips pressed to my neck
I've fallen for your eyesBut they don't know me yet
And feeling I forget
I'm in love now"
Mi volto con gli occhi chiusi, mi concentra farlo.
-Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved- mi blocco quando li riapro e c'è Lauren davanti a me.
"This feels like I've fallen in love
Fallen in love
Fallen in love" continua lei. Ha la voce calda, un po' roca, ma bella. La canzone continua ad andare ma noi rimaniamo a fissarci. Ha ancora i capelli legati. Devo resistere.
"E-ehm.. v-volevo dirti che.. ah sì, mia cugina se ne è andata, quindi se vuoi venire di là.. beh fallo senza problemi" mi avverte. Mi diverte vederla in queste condizioni, anche se non so il perché. A meno che..
"Balli bene sai?" Come immaginavo.
-Uhm.. ah.. g-grazie..- non so che dirle. Si avvicina sicura e sorprendentemente mi abbraccia. Resto ferma per un po', aspettando che si stacchi, ma non lo fa. Provo a ricambiare, ma come le appoggio le mani sulla schiena si allontana.
"Mi dispiace" mi guarda negli occhi. Che abbia capito?
-Per cosa?-
"Per prima, non dovevo innervosirmi per una semplice domanda.." respiro stanca.
-È okay- tolgo la musica. Prendo le mie cose e vado nella sua stanza con lei al mio seguito. Appoggio tutto su una sedia e mi volto verso di lei. I suoi occhi si incatenano ai miei, le sue labbra semiaperte, le mani giocano con i lembi della sua maglia. Passano cinque secondi, dieci, quindici. Mi tira di scatto e mi bacia animatamente, aumentando la stretta sui miei fianchi. Le cingo il collo con le braccia e la spingo verso di me. La tensione che c'era tra noi sparisce, lasciando spazio ad un'atmosfera carica di voglia e adrenalina. Mi alza, mi mette a sedere sul tavolo e si mette al centro delle mie gambe, facendo aderire la sua intimità alla mia. Lecco il labbro superiore e lei lo schiude per far entrare la mia lingua nella sua bocca. Ci mordiamo, assaporiamo il nostro sapore, ci stringiamo sempre di più. Ci stacchiamo per riprendere fiato ma non ci allontaniamo molto. Abbiamo l'affanno. Mi accarezza le gambe delicatamente, arrivando poi alle cosce. Sento che si sta trattenendo, il suo corpo freme ma non fa nulla di più, i suoi occhi mi chiedono di andare oltre e da parte mia, ammetto che ne ho bisogno anche io. Ma fino a quanto ci spingeremo oltre? E quando staremo insieme? Ma staremo mai insieme? Inizio a pensare così tanto che mi distraggo e Lauren se ne accorge.
"Che succede?" È preoccupata.
-Io.. niente..- fa una smorfia.
"So quando menti, parla" sospira. E se glielo dico? E se la prende male? E se si arrabbia? Ho la testa che mi scoppia.
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Possessive || Camren
FanfictionATTENZIONE: la STORIA NON È MIA. TUTTI I DIRITTI SONO SOLO E SOLTANTO DI @HowIceAndFire Si avvicina a me tanto da far aderire il suo corpo con il mio. Trattengo il fiato. Guardo desiderosa le sue labbra, poi guardo lei. -Ti odio- sussurro -Odio que...