Parte 28

9.9K 305 75
                                    

Camila.. Camila... sento chiamarmi.
"Piccola, svegliati dai" sussurra una voce conosciuta. Mugugno e mi volto dall'altra parte. Un sospiro rompe il silenzio. La stessa persona di poco fa di siede sul letto, poi si sdraia ed infine si avvicina a me, attirandomi nel frattempo verso il suo corpo.
"Alzati o faremo tardi" ridacchia. Che bello sentirla ridere di prima mattina. Mi volto verso di lei, dato che prima le davo le spalle, accoccolandomi sempre più.
-Alfvi cinque minuti-biascico. La sento annusare i miei capelli, le sue braccia mi stringono a sé.
"Sono le 6:45, hai dormito abbastanza direi" afferma vicino all'orecchio. Spalanco gli occhi e salto giù dal letto. È tardissimo. Corro in bagno a lavarmi, pettinarmi e vestirmi. Ringrazio me stessa per preparare tutto la sera precedente. Esco dal bagno alle 7:00 in punto e in qualche strano modo sono guardabile. Lauren, al contrario di prima, è appoggiata allo stipite della porta a braccia conserte, il suo sguardo sul letto. Annuisco e ci avviamo all'uscita. Poco prima mi ferma, si dirige in cucina e ritorna da me con un sacchettino. Me lo porge, superiamo la porta d'ingresso e la chiude.
-Ray è tornata?- non l'ho sentita rientrare. Annuisce e andiamo alla sua macchina. Mi accomodo sul sedile del passeggero e Lauren al mio fianco.
"È la tua colazione, mangia o starai poco bene" mi suggerisce, anche se sembra più un ordine. Tiro fuori dalla piccola busta un panino alla nutella ed un succo alla pesca. Mi sento una bambina. Inizio a dare piccoli morsi nonostante abbia fame, dato che per la dieta dovrei mangiare una mela o deo cracker. Insomma, qualcosa di dietetico. Fortunatamente finisco prima di arrivare a scuola e mi sento sollevata. Sto per scendere dall'auto, quando mi ferma per un braccio e mi fa voltare. Le mie labbra incontrano le sue, le mani corrono al suo viso, il mio corpo sbilanciato verso di lei. Mi succhia il labbro inferiore e poi mi lecca l'angolo della bocca.
"Eri sporca" si giustifica, il fiato corto.
-Dovrò farlo più spesso allora- dico in tono provocante. Deglutisce. Rido divertita ed esco dal veicolo. Lauren mi segue e chiude la macchina alle nostre spalle. Superiamo un paio di gruppi di studenti e arriviamo all'ingresso dell'istituto, dove ad attenderci c'è la nostra compagnia. Salutiamo tutti senza staccare le nostre mani, le quali si sono intrecciate durante il tragitto in modo naturale. Accompagniamo ognuno la proprio armadietto e quando siamo pronti, ci dirigiamo nelle rispettive classi. Io ho la prima ora con Normani, che è più solare del solito.
"Ci vediamo a mensa, fai la brava" dice Lauren, mi bacia la fronte.
-Questo dovrei dirlo io- le faccio la linguaccia. Se ne va con Jason, uno del nostro gruppo, mentre io e la mia amica andiamo a storia della musica. Più la osservo e più noto che qualcosa non quadra.
-Sputa il rospo- si ferma e mi sorride felice, mentre si dondola sul posto.
<Io e Thomas ci siamo baciati> quasi lo urla. Ha iniziato a battere le mani come una bambina e a saltellare.
-Cosa? Quando? Dove? Parla!- non posso crederci. Ed io che pensavo questo giorno non arrivasse mai. L'abbraccio contenta e mi congratulo con lei. Al suono della campanella ci ricordiamo di essere ancora in corridoio e corriamo per non arrivare tardi. Prendo i libri e mi preparo per la lezione. Per qualche strana ragione sono tesa, ansiosa, come se oggi qualcosa dovesse andare storto. Quando sento la porta dell'aula chiudersi mi faccio attenta. Prevedo una lunga giornata.

. . .

Sono le 12:30 ed io e Lauren siamo in camera mia a guardare un film. A causa di una riunione improvvisa di tutti i docenti, siamo stati rimandati a casa e quindi abbiamo deciso di rilassarci un po'. In fondo avevo detto che sarei tornata, quondi non ci dovrebbero essere problemi. Mando l'ultimo messaggio a Dinah e blocco il telefono. Abbiamo scelto Mr&Mrs Smith da vedere e, nonostante sia un po' serio e d'azione, l'amore non manca. Siamo ormai alla fine ed io sono abbracciata al suo corpo, la testa sulla sua spalla, il suo braccio che circonda la mia vita e una sua mano che mi accarezza dolcemente un braccio. Improvvisamente si sente la porta di camera mia aprirsi e quasi non ci viene un infarto. Mia madre ci guarda momentaneamente spaesata, dopo di ché inizia il terzo grado.
<Che ci fate qua? Perché non siete a scuola? Che state facendo? Camila perché sei messa in quel modo? E tu come osi entrare in casa mia?> è fucsia in viso. Spengo la tv ormai a fine film e sbuffo.
-Per prima cosa ciao anche a te, è bello vederti. Seconda cosa, siamo in casa perché le lezioni sono finite prima e abbiamo deciso di vedere un film. Poi mi spieghi perché la tratti così? Non ti ha fatto nulla e non ti ha mancata di rispetto. Che problema hai?- sbotto senza capire. Perché deve comportarsi così? Perché con lei deve fare l'acida? Perché non posso stare con chi voglio?
<Non osare rivolgerti a me con quel tono! Non sono tua sorella!> grida lei.
"Meno male" si lascia scappare la ragazza al mio fianco. Mi fa un occhiolino e io trattengo una risata.
<Come ti permetti?> è irritata. Lauren la ignora e continua a guardarmi con fare di incoraggiamento.
-Devi smetterla di controllarmi come se fossi una bambina! Non decidi tu con chi devo stare, né di chi devo innamorarmi o devo amare! Non ti rendi conto di quanta pressione mi metti? O quanto mi faccia stare male il dover prendere le parti di una delle due?- sto gridando anch'io.
<Non uscirai per un mese, non potrai vederla e sentirla al di fuori della scuola. A fine lezioni subito a casa, non voglio obiezioni> mi prende in giro? Sta forse decidendo la mia vita in questo modo?
-Non puoi più dirmi cosa devo o non devo fare, non sono una bambina!-
<Finché vivi sotto il mio tetto, fai quel che dico!> stringo i pugni, Lauren mette una mano sulla mia coscia.
"Calmati, per favore" gli occhi profondi e la voce seria ma lievemente dolce. Come se stesse cercando di contenersi. Come è cambiata dalla prima volta che l'ho vista. Come sono cambiata io da quando l'ho conosciuta.
-Scusa, hai ragione- prendo un bel respiro.
<Guarda come ti sottomette! Ma non vedi che se ne approfitta?> okay, ne ho abbastanza. Svuoto il mio armadio e metto tutto nel borsone che avevo da Lauren e in uno zaino. Prendo tutte le cose che mi servono e poi afferro la mano della ragazza vicino a me.
-Bene, allora finché non avrai accettato la cosa andrò a vivere da lei!- mia madre sgrana gli occhi.
"Sicura di non esagerare?" Mi chiede.
-Sì. Non sopporto queste cose. Soprattutto quando ti mette in mezzo e non c'entri nulla-
"Va bene, andiamo allora" prende uno zaino e la mia mano.
<Non puoi andartene così!> cerca di fermarmi.
<Cosa dirò a tuo padre? Eh? Come farò a non averti qua?> sembra impazzita.
-L'hai voluto tu. Riguardo a papà, digli la verità, non mi importa. Ciao, mamma- la lascio sul ciglio della porta, mentre mi lascio guidare fuori da casa mia da Lauren. Stiamo per scendere le scale, quando mi sento tirare all'indietro.
<Non puoi portarmela via! Non ne hai il diritto!> guarda con disprezzo la ragazza, che fino a poco fa, mi teneva la mano.
-Lasciami! Mi fai male!- cerco di liberarmi dalla sua presa. Come temevo, quegli splendidi occhi verdi cambiano leggermente colore, così come il carattere di Lauren. È un guaio. Ora cosa faccio? Se continua così succederà il finimondo.
"Lasciala andare" la voce tagliente. Mia madre si pietrifica, probabilmente spaventata dall'improvviso cambiamento di atteggiamento.
<C-cosa?>
"Ho detto: LASCIALA ANDARE!" urla arrabbiata. Per lo spavento mi stringe più a sé e questo è il fatto scatenante. Si avvicina a noi e con grande forza mi separa dalla figura minuta che fino a poco fa mi tratteneva. La vedo piangere e questo mi spezza il cuore. Non avrei mai voluto arrivare a tanto. Non avrei mai voluto che succedesse tutto questo. Mi sento una persona orribile. Provo ad avvicinarmi, ma lei mi tira uno schiaffo che mi fa sbilanciare all'indietro. Vedo Lauren lanciarsi su di me e mia madre sgranare gli occhi. Sento una serie di rumori assordanti e vedo gli oggetti girare. Quando tutto si ferma, mi ritrovo tra le braccia di Lauren, che sono arrossate e con qualche graffio.
"T-tut-to okay?" Ha un'espressione addolorata e sofferente, ma al tempo stessa preoccupata.
-S-sì..- mi gira la testa. Piano piano inizio a non vedere e sentire più nulla.
"Cazzo perde sangue! Chiama un'ambulanza, presto!" Qualcosa mi bagna il volto, penso siano lacrime.
"Resisti, ti prego! Non posso perdere anche te! Ti amo, Camila. Quindi rimani con me!" È l'ultima cosa che odo prima di perdere completamente conoscenza.
Alcune ore dopo
Apro lentamente gli occhi e mi massaggio piano la testa. Noto subito di avere qualcosa nel punto dolorante e decido di non toccarlo. Mi guardo intorno spaesata e confusa. Sono in una stanza bianca, piccola, piena di macchinari ed un odore strano.
"Ben svegliata" sento dire da una voce al mio fianco. Mi volto alla mia destra e trovo una ragazza con le braccia e la testa fasciata da bende, da cui escono ciocche di capelli. Ha gli occhi stanchi ma di un verde bellissimo. La guardo attentamente, penso di conoscerla, ma non mi viene proprio in mente il suo nome. Mi sta accarezzando amorevolmente il braccio scoperto dalle lenzuola, gesto che mi rilassa e mette a mio agio, come se il mio corpo la conoscesse a memoria.
<Ti sei svegliata!> urlano delle voci. Mi ritrovo accerchiata da molte persone, di cui riconosco i volti. Tutti tranne uno.
<Come stai? Ci siamo presi un colpo> dice Normani. Per alcuni minuti non dico niente, ma dopo aver notato come la ragazza al mio fianco guarda male mia madre, decido di chiedere spiegazioni.
-Cos'è successo?- domando. Tutti mi guardano ammutoliti.
"Non ti ricordi nulla?" Chiede quella bellissima ragazza. Ricordare? Ma cosa? Scuoto la testa.
<Sei caduta dalle scale, Lauren ti ha protetta> annuisco. Aspettate, chi è Lauren?
-Chi è Lauren?- tuti sgranano gli occhi.
La mano che mi accarezzava si ferma e d'istinto mi volto, quegli occhi così belli e verdi si sono scuriti, diventando cupi e tristi.
"Non ricordi chi sono?" Parla piano.
Scuoto la testa e non so perché mi viene da piangere.
-I-io.. m-i dis-pia-ce..- scoppio in lacrime. Mi abbraccia confortandomi, anche se non so perché e nemmeno come possa ricordarmi di lei.
'Ssh.. si risolverà tutto okay? Ora riposa" mi dice mentre mi fa stendere. Non se ne va, ma manda tutti fuori.
"Spero tu sia contenta" sputa acida verso mia madre. Di rimando abbassa la testa ed esce. Ci metto poco a riaddormentarmi, sperando di ricordarmi di Lauren, del ruolo che aveva nella mia vita e di come sono capitata in questa situazione.












Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Qualcuno ha per caso un bell'anime da consigliare? 😥 non so più come ammazzare il tempo 😥

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Qualcuno ha per caso un bell'anime da consigliare? 😥 non so più come ammazzare il tempo 😥

Possessive || Camren Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora