Cap.1.

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GIORGIA POV'S:
"GIOOO."
Urla mia madre, facendomi svegliare.
"Ma buongiorno eh."
Dico.
"Devi andare a scuola, e devi stare lì alle 8:15. Sono già le 7:15! Muoviti, devi lavarti, vestirti, fare colazione, lavarti i denti!"
Risponde.
Ah già... oggi inizia la scuola! Il secondo superiore, per precisare, e non ho voglia di andare a scuola. Dopo il pianto di ieri, poi... oh no, ci sto pensando, di nuovo!
"Sisi mamma. Vado in bagno a lavarmi."
Entro in bagno e chiudo a chiave.
Farò una doccia veloce; i capelli non li lavo, tanto gli ho lavati ieri, poi ho fatto la treccia, quindi ora sono mossi. A dire la verità, amo sia i capelli lisci che ricci, l'importante è che siano curati.
Sono già dentro la doccia.
Prendo il mio bagnoschiuma preferito, quello al cocco e vaniglia, insapono e poi sciacquo.
Metto l'accapptoio addosso e corro in stanza.
NON SO COSA METTERMIII!
NIENTE PANICO, GIORGIA, NIENTE PANICO.
Comunque non fa né caldo né freddo, quindi opto per dei jeans neri strappati nuovi di Pull&Bear e una maglia bianca a mezze maniche con la scritta Vans in nero. La amo, l'ho avuta al compleanno dalle mie amiche.
Come scarpe, ovviamente delle Vans old school nere.
Mi guardo allo specchio.
PERFETTO.
Mi siedo a tavola.
Bevo il mio espressino e mangio il mio cornetto alla nutella, poi corro in bagno a lavarmi i denti e a mettere il profumo.
Il profumo allo zucchero filato, il mio preferito.
Sono pronta, e sono le 8:00.
"Mamma, io vado."
Dico.
"Okei, buona fortuna amore."
Dice mia madre, e altrettanto dice mio padre.
"Grazie."
Dico.
Poi prendo la cartella, contenente solo un quaderno, un astuccio, dei soldi ed il telefono e chiudo la porta.
"Luuuna."
Dico.
Luna è la mia vicina di casa, la mia miglior amica, ed è come una sorella per me. Andiamo a scuola insieme dalle medie.
"Ehi Giò!"
Mi abbraccia, e ricambio l'abbraccio, stringendomi a lei.
E che t'importa se un abbraccio ti rompe le costole, e ti aggiusta il cuore?
"Ti devo raccontare un po' di cose Lù."
Non la vedo da circa una settimana. Ultimamente stavo ancora di più con Cristian, trascurando la nostra amicizia.
"Dimmi tutto."
Dice.
Tra una chiacchera e l'altra arriviamo a scuola.
"È solo un cretino, non meriti una persona del genere, meriti di meglio te."
Continua.
Già, ha ragione.
"Lo so. Maledizione all'amore. Non me ne va bene nemmeno una ultimamente."
Dico.
"Oh, dobbiamo entrare in classe."
Dice Luna.
Di già? Preferirei fare shopping, e non stare qui.
Entriamo in classe.
Io e Luna ci sediamo al terzo banco. Lei è più alta di me; io non sono nana, però nemmeno alta, quindi il terzo banco ci sta.
Nella fila accanto noto che c'è Claudio con Manuel. Oh no. Tra poco arriveranno bigliettini d'amore di Claudio (da me sempre rifiutato), e la prof ci sbatterà fuori insieme. Inutile ribattere.
Persa nei miei pensieri, vedo tutti alzarsi. È arrivata la prof.
"Buongiorno."
Diciamo in coro appena arriva la prof.
"Buongiorno."
Dice.
"Ma come si è vestita?"
Sussurra Luna.
Scoppio a ridere.
Si è messa una gonna rossa, una camicetta a pois gialli a mezze maniche bianca, e un papillon blu. È molto stravagante nel vestire.
"Dovrebbe andare a Ma Come Ti Vesti?"
Eh ops, non l'ho sussurrato.
Tutti ridono, tranne la prof ovviamente.
"Signorina Paradiso, fuori! E dì grazie che non ti sbatto in presidenza! Ti segno una bella nota sul registro."
Urla.
Bella nota non tanto eh...
Lancio un'occhiata assassina a Luna, poi abbasso la testa ed esco.
Luna sembra dispiaciuta, ma non è solo colpa sua. Io dovrei imparare a contenermi.
E poi c'è Tiffany...
Mi guarda e ride sotto i baffi. STUPIDA GALLINA DALLA TESTA VUOTA!
Esco fuori dalla classe.
Inizia bene questo primo giorno di scuola!
Intanto vedo un ragazzo moro, occhi verdi, fisico palestrato nel corridoio. Ma cosa ci fa qui?
Guardo il mio Casio: sono le 8:35, e la prof non ammette ritardi.
Entra in classe con aria da duro.
"Buongiorno."
Dice.
"Non si viene a scuola a quest'ora! Fuori anche tu, con annotazione!"
Urla la prof.
Le sue urla si sentono nel corridoio, e anche nelle altre classi.
Esce sbattendo la porta.
Mi guarda negli occhi.
Oh mamma, quegli occhi verdi.
"Ehi, sei nuovo?"
Dico.
"Sono stato bocciato e ho cambiato scuola, perciò ora sono qui. Anche tu sbattuta fuori?"
Risponde.
Sorrido, e anche lui.
E che sorriso!
"Si, purtroppo. E solo perché ho detto che dovrebbe andare a Ma Come Ti Vesti?"
Dico.
"Hai avuto coraggio."
E ridiamo insieme.
"Come ti chiami? Io Giorgia."
Chiedo.
"Io Marco, piacere."
Risponde.
"Potete rientrare."
Dice la prof.
Uffa, di già?
"Okei."
Diciamo in coro.
Guardo nuovamente il Casio.
Sono le 9:00.
Menomale che oggi si esce alle 10:15!
"Dove ti sei seduta?"
Dice.
"Lì, terzo banco."
Sorrido.
"Okok."
Risponde.
Si mette dietro di me, dove purtroppo c'è Tiffany, cioè la gallina.

MARCO POV'S:
Dai, questa Giorgia non è male.
Sembra che io la stia conquistando. Ovviamente la nostra storia non durerà molto.
Sarà solo un'altra ragazza in più nella lista.
Una ragazza in più conquistata.
Meglio così.
Anche questa tipa accanto a me non è male: bionda, occhi verdi, fisico perfetto.
Mentre Giorgia è mora, occhi castani e anche lei fisico perfetto.
Potrei stare con entrambi nello stesso momento.
Non ci vuole molto per illudere le ragazze. Basta un piccolo gesto, un'attenzione, uno sguardo.
L'ho capito nel tempo.
SPAZIO AUTRICE:
AVETE CAPITO RAGAZZI?
MARCO VUOLE SOLO ILLUDERE GIORGIA. CI RIUSCIRÀ? E LEI CI CASCHERÀ?
LO SCOPRIRETE LEGGENDO I PROSSIMI CAPITOLI.
PER ORA COSA VE NE PARE?
COMMENTATE!
944 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora