GIORGIA POV'S:
Una settimana dopo:
Addio sedia a rotelle, addio bende, addio dolore!
FI-NAL-MEN-TEEEE!
Siamo a casa mia, io e Marco, e abbiamo deciso di invitare qui a casa Meri, Luna, Alex e Leo per le 19:00, visto che alle 19:30 inizia il derby Milan-Inter; mio padre andrà in pizzeria con gli amici a vedere la partita, e la mamma è ancora via per lavoro.
Io, Leo e Meri tifiamo Milan, Marco, Luna e Alex tifano Inter.
"Amo, i pop corn sono pronti?"
Chiedo a Marco, spaparanzandomi sul divano.
"Quasi."
Risponde dalla cucina.
"Di bibite cos'hai preso?"
Chiedo.
Praticamente è andato lui da solo a fare la spesa, anche se io volevo andare insieme, ma lui ha detto no perché, cioè, non posso uscire di casa perché lui ha paura, ma io gli ho detto che ormai non ho più le bende e nemmeno la sedia a rotelle, ed eravamo sul punto di fare lite per una sciocchezza, allora gli ho detto okay, vai, però sappi che sono a casa da sola, così praticamente mi ha costretta a restare in chiamata con lui per mezz'ora, per prevenzione.
"Birre."
Risponde tranquillo avvicinandosi al divano.
"Scherzi? Lo sai che sono astemia! Avevo fatto una lista che ti ho dato prima che tu andassi via, dove c'era scritto 'Coca Cola'."
Dico.
"No, non mi hai dato nessuna lista."
Dice lui.
"Ma come! L'avevo messa proprio sul mobile, vedi che non c'è più?"
Dico guardando il mobile, e indovinate? Sopra c'era un foglietto ripiegato varie volte: la lista.
"Vabbe', okay. Ma io te l'ho ricordato al telefono. Ho detto: 'Mà mi raccomando alle bevande, che sono astemia. Per me prendi una bottiglia di coca'."
Lo rimprovero mettendo le mie mani sui fianchi.
"Oh, beh... devi capire che mentre mi stavi dicendo questo, ero già in coda per la cassa..."
Risponde toccandosi nervosamente il ciuffo.
"Se vuoi vado al supermercato a prendere la bottiglia di coca per te."
Continua scusandosi con lo sguardo da cucciolo.
"Tranquillo dai, sono quasi le 19:00, sicuramente staranno per arrivare. Vorrà dire che mi accontenterò dell'acqua."
Dico scompigliando i suoi capelli.
"Mi vado a cambiare."
Lo avviso.
"Niente commenti, o ti scanno."
Dico ridendo.
"Anche io dovrei cambiarmi la maglia."
Dice.
"Vai in bagno. Io vado in stanzetta."
Dico salendo al piano di sopra seguita da lui.
Entro in camera e cerco disperatamente la maglietta del Milan.
"Ma dove sei finita?"
Dico parlando da sola come una psicopatica.
"Oh ma insomma!"
Alzo la voce.
"Dove ti sei cacciata maglietta?"
Continuo.
Apro nuovamente tutti i cassetti, controllando per bene, e finalmente la trovo.
Lascio i leggins neri e le mie bellissime ciabatte con gli unicorni (mooolto sobrie!) E metto la maglia del Milan, che è abbastanza lunga. Diciamo che io e le maglie corte non andiamo molto d'accordo...
"DIN DLONNNN!"
Suonano alla porta.
"Marco vai tu?"
Dico infilandomi la maglia rossonera.
"Non posso, sono senza maglia."
Urla dal bagno.
"Vado io, non ti muovere fin quando non t'infili la maglia!"
Dico.
"Arrivo ragaa."
Dico affannata andando ad aprire.
"Come mai tutto questo affanno tesoro?"
Mi chiede Meri.
"Ero al piano di sopra e sono corsa giù e sto morendo."
Dico respirando.
Gli altri ridono; nel frattempo Marco scende.
"Amore..."
Dico io facendo la faccia da cucciola.
"Si?"
Mi chiede.
"Sei bellissimo. Se solo buttassi quella maglia..."
Dico chiudendo continuamente gli occhi come un cerbiatto.
"Amore..."
Dice lui.
"Si?"
Dico.
"Sei tu che dovresti dar fuoco a quella maglia."
Risponde.
"Io ti scanno eh!"
Dico.
"Ti amo anch'io."
Dice mandandomi un bacio volante.
E gli altri ridono.
"È ufficiale raga: abbiamo aperto il nuovo teatrino!"
Dico ridendo.
"La partita la vediamo qui."
Continuo indicando loro la stanza.
"Wow. È nuovo il televisore?"
Mi chiede Alex.
"Si, comprato appena due settimane fa."
Dico.
"Bello eh?"
Chiedo.
"Sì. È un cinema!"
Dice Leo.La partita è iniziata da 45 minuti, e stiamo uno a uno. Momenti d'ansia allo stato puro.
Stiamo mangiando la pizza che hanno portato gli altri, e i pop corn che abbiamo fatto noi, mentre beviamo la birra. Beh, sinceramente non avrei dovuto bere, però... chi beve acqua durante una partita?!
"Raga, modestamente..."
Dice Marco.
"Chi ha delle ragazze come le nostre, che sono quasi più tifose di noi?"
Continua.
"Beh, nessu-."
Dico, ma smetto di parlare subito quando sento:
"GOL DEL MILAN!"
"Gollllll!"
Urlo alzandomi in piedi, e Leo fa lo stesso. Essendo leggermente, beh, non ubriaca, ma comunque astemia, e un bicchierino per me è una bottiglia intera, salto addosso a Leo e iniziamo a saltare a destra e a sinistra.
"Giò!"
Mi rimprovera Marco.
"Mà stai tranquillo."
Dico ridendo.
"Non sto facendo niente di male, gelosone mio."
Continuo avvicinandomi alla bottiglia di birra.
L'afferro, ma improvvisamente mi sento tirare la bottiglia dalla mano.
"Giò basta, stai esagerando."
"È colpa tua, lo sai che sono astemia."
Dico ridendo.La serata si conclude così: con la vittoria del Milan, e con Marco che mi osservava come un vigile. Non ho più toccato nemmeno una bottiglia. E per di più, sento il vomito che sale e...
Corro in bagno, con Marco che mi segue, proprio dietro di me.
"Che c'è Giò?"
Mi dice Marco.
Mi accascio per terra e mi tengo al wc, pronta ad affrontare questa lunga nottata.
MA SOPRATTUTTO, COSA DIRÒ A MIO PADRE AL SUO RIENTRO, TRA 15 MINUTI?SPAZIO AUTRICE:
EHI EHI EHI BELLA GENTEE!
OGGI MINI CAPITOLO, NON SO NEMMENO COME HO FATTO AD AGGIORNARE! PERÒ NON POTEVO NON AGGIORNARE, DATO CHE 'CERTE' PERSONE MI PREGANO ORMAI!
(francesca152703, daniela1509oi, iriano17, SEMPRE RIFERIMENTI PURAMENTE CASUALI EH. AHAHAH.)
E NULLA, PER QUESTO CAPITOLO MI HA ISPIRATA francesca152703. GRAZIE ANCORA KÈ!
UN BACIONE A TUTTI!
955 parole.
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"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."
Storie d'amoreDAL CAPITOLO 15: "Dobbiamo parlare seriamente, per una volta. Promettendo di non allontanarci, dopo." Dice. "E perché non dovremmo allontanarci? Siamo... siamo come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte, il nero e il bianco, il male e il bene, la...