GIORGIA POV'S:
Siamo arrivati in ospedale. Alla fine non ho più detto nulla a Marco, insomma, che dirgli? Non sa se ama Tiffany o meno, e ha bisogno di tempo per riflettere, ovviamente.
"Ehi!"
Mi saluta Alex.
"Sono corso qui, Luna mi ha detto tutto. Come va?"
Mi chiede.
"Ehm, diciamo che potrei stare meglio."
"Beh, che domanda stupida."
Dice, e in effetti ha ragione.
"Ad ogni modo ti ho portato una piccola cosa."
Continua.
"Oh. Cosa?"
Chiedo.
"È una sorpresa!"
Dice. Odio le sorprese, mi fanno stare con l'ansia.
"Okaaay."
Dico.
"Ora te la porto dai."
Dice baciandomi la guancia.
Rientra nella stanza con tre rose rosse in mano, mentre Marco ci osserva attentamente.
"Oddio. Sono stupende! Forse non lo sai, ma le rose rosse sono i miei fiori preferiti!"
Dico sorridendo.
Attaccato alle rose c'è un piccolo bigliettino.
"Aspetta. Non leggerlo! Voglio che tu lo legga quando io sarò andato via, così ci penserai. Quando avrai trovato una risposta mi chiamerai ed io verrò da te. Non farmi aspettare una vita! Ciao."
Dice ridendo, mentre esce dalla porta.
Apro velocemente il bigliettino e leggo: 'Vuoi essere la mia ragazza?'
Sbarro gli occhi e lascio cadere il bigliettino sulle mie gambe.
Marco prende il biglietto e legge ad alta voce:
"Vuoi essere la mia ragazza? Beh menomale che ti ha detto di aprirlo quando lui andava via; non penso che una reazione del genere gli avrebbe fatto piacere! Ma è di gioia o no, almeno?"
Dice ridendo.
"Non lo so. Però è bravo e carino. Merita un'opportunità, no?"
Dico sorridendo.
"Mh... non lo so. Non lo vedo con te, tutto qui."
Dice.
"Mh... magari lo richiamo più tardi. O domani. Sono stanca, voglio dormire, però ho paura di farlo."
Rispondo sdraiandomi nel mio letto.
Lui si alza e si siede sul mio scomodissimo letto dell'ospedale.
"Ehi, tranquilla. Loro sono in carcere, ora."
Dice accarezzandomi una guancia, facendomi rabbrividire e arrossire contemporaneamente.
"Ho paura lo stesso."
Ammetto abbassando la testa.
"Vuoi che dormo con te?"
Chiede.
"Uhm, si, se vuoi... tanto i letti sono abbastanza grandi."
Dico.
Effettivamente non sembra un ospedale, sembra una normale cameretta con due letti di una piazza e mezzo l'una.
"Magari uniamo i letti."
Propone lui.
"Affare fatto."
Dico sorridendo.
Luna se n'è andata poco fa con Alex.
"Vediamo un film?"
Propongo io.
"Mh, okay. Quale?"
Chiede facendo uno strano sorrisetto.
"Oh no. Te lo scordi! Di certo non uno horror, non dormirei sta notte, domani e dopodomani!"
Dico.
"Oh si, vedremo un horror!"
Dice.
"Ohhh noo Mà."
Urlo.
"Daaaai."
Si lamenta.
"Solo se mi abbracci."
Sussurro.
"Si, ti abbraccio."
Dice baciandomi la tempia.
"Allora okay."
Dico ridendo.
"Affare fatto."Il film è finito e mi sto cagando letteralmente sotto.
"Mà. Ho paura."
Dico.
Oggi, tra ladri e film horror sto morendo d'ansia.
"Marco..."
Nessuna risposta.
"Oh Marco..."
Niente.
"Ho paura Mà."
Il nulla.
"Marco non fare lo scemo."
Il silenzio mi ammazza.
"Waaa!"
Urla improvvisamente.
"Marco sei un cretino oh!"
Dico saltando da letto.
"Dormiamo?"
Chiede.
"Sarà difficile..."
Ammetto.
Si sdraia vicino a me e poco dopo cadiamo entrambi in un sonno profondo.
*Inizio sogno di Giorgia.*
"Marco. Ho paura! Sto, sto morendo."
Balbetto.
"No, non morirai qui, non così."
Mi rassicura Marco mentre mi bacia i capelli.
Intanto continuo a perdere sangue.
"Ah ah ah. Che grande storia d'amore!"
Dice il padre di Marco.
Intanto il ragazzo prende il suo coltellino e continua a tagliare.
Non solo taglia in nuovi punti, ma anche in quelli vecchi; perdo ancora più sangue.
"Siete finiti.",
Dice dopo il padre di Marco.
Gli stringo forte la mano, poi suo padre esce una pistola e ci spara. Moriamo all'istante. Non c'è più nulla di noi. Ci sono solo le nostre anime che s'intrecciano e ne formano una sola.
*Fine sogno di Giorgia.*
"N-no!"
Balbetto svegliandomi all'improvviso.
*Inizio sogno di Marco.*
"Ora. Vado. Via. Da. Qui."
Urla Giorgia.
"No, resta."
La prego.
"Tu non hai capito assolutamente nulla. Io non c'entro niente con te, non voglio passare guai per colpa tua!"
Dice, e corre via.
*Fine sogno di Marco.*
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"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."
Storie d'amoreDAL CAPITOLO 15: "Dobbiamo parlare seriamente, per una volta. Promettendo di non allontanarci, dopo." Dice. "E perché non dovremmo allontanarci? Siamo... siamo come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte, il nero e il bianco, il male e il bene, la...