Cap.21.

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MARCO POV'S:
Morto di gelosia, solo questo.
Almeno credo.
In fondo non la voglio.
Sono confuso.
Lei ama Alex ed io sto con Tiffany.
E pensare che iniziò tutto per una scommessa con me stesso.
E ora, beh, ora non so ciò che provo.
Non so se è amore vero, non so nemmeno se è amore.
La vita è questa.
L'amore è complicato.
Ma è così, punto.

GIORGIA POV'S:
Menomale che qui con me ho il mio amato libro Colpa Delle Stelle.
Quanto lo amo.
E quanto ho pianto, vedendo quel film. È tutto così reale, è tutto così... drammatico. Ti sembra tutto imperfetto, una vita sbagliata, e poi arriva lui.
'Non puoi scegliere di non soffrire a questo mondo, ma puoi scegliere per chi soffrire.'
'OKAY? OKAY.'
'Forse okay sarà il nostro per sempre.'
'Certi infiniti sono più grandi di altri infiniti.'
Leggo qualche pagina del mio libro preferito, e anche del mio autore preferito: John Green.
Senza di lui questo libro non ci sarebbe mai stato, in fondo.
E per questo lo ringrazio.
Mentre sono completamente immersa nella lettura, qualcuno apre la porta della mia stanza.
Quel qualcuno è mia madre.
"Cosa c'è ora?"
Non dovrei risponderle così, ma è ciò che sento di fare.
Mi porge un foglio.
"LE DIMISSIONI DAL LAVORO."
Dice.
"C-cosa?"
Le dimissioni? Scherziamo?! È vero, pensavo a ciò che ho detto, ma no, non doveva farlo. Ora avrò un enorme peso sulla coscienza.
"Mi sono dimessa."
Dice ancora.
"E ti ho portato questo..."
Dice porgendomi un pacchetto.
È della Mondadori.
Cosa può essere? Ovviamente un libro. Mia mamma sa quanto io ami i libri.
"Oh..."
Dico levando velocemente la carta.
"SEI SOLO MIO."
Leggo ad alta voce.
"So che ami i romanzi, e tu lo sai che non ho la più pallida idea di quale libro t'interessi d'amore? Non sapevo cosa scegliere, milioni di titoli, ero confusa. Ho chiesto aiuto alla commessa, l'ammetto. Lei mi ha consigliato questo. E comunque se non so i tuoi gusti, è per colpa del lavoro, mi sono detta. Perciò mi sono dimessa, ora lavora solo papà. Possiamo ancora recuperare il tempo perso?"
Mi dice.
"Oddio. Ma certo che sì!"
Dico abbracciandola, e un'enorme sorriso nasce sul mio volto.
"Grazie mille. So già che amerò questo libro."
Dico baciandole una guancia.
"Non c'è di che. Papà viene a farti visita dopo il lavoro."
Dice.
"Okay."
Dico.
"Allora, che facciamo?"
Chiede.
"Uhm, sta sera fa Colpa Delle Stelle, il film. Magari lo vediamo insieme."
Dico.
Okay, lo so, sono letteralmente fissata con questo libro e film.
"Va bene!"
Dice.
Sono già le 20:00.
"Inizia alle 21:00 e finisce alle 23:30."
Dico.
"Allora vado a comprare i pop corn e della Coca Cola."
Alzo il pollice.
"Io farò una doccia allora."

Mia madre se n'è andata, ed io ne approfitto per fare una doccia.
"Lalalalaa."
Canticchio sotto la doccia.
L'acqua è così fresca.
La testa non pensa e sei vuota, credi. E invece no. Sotto la doccia i pensieri galleggiano. E puoi anche gridare, urlare a squarciagola di non pensarci, ma ci pensi ancora.
Sotto la doccia chiudi gli occhi e lo pensi.
Canti e lo pensi.
Lo pensi sempre.
Pensi a cos'hai fatto di sbagliato per far allontanare una persona a cui tenevi, e non poco.
Insomma, sembra che Marco mi odi, ormai.

Esco dalla doccia, mi avvolgo nel mio accappatoio e vado nella mia stanza.
"Che ci fai qui?!"
Urlo a Marco.
"Stavo prendendo... questo, l'avevo lasciato qui."
Dice tranquillamente mostrandomi un paio di pantaloni.
"Okay."
Dico.
"Vado a... a cambiarmi."
Dico ancora, rientrando in bagno.
Metto un paio di leggins grigio scuro stretti che uso per dormire, una maglia a maniche lunghe tutta nera, dove potrei entrarci due volte, e la mia amata felpa grigia che un tempo era di Marco. Poi metto le ciabatte e vado nella camera.
"Piuttosto, perché non hai risposto al mio messaggio?"
Continuo.
"Non l'ho visto."
Mente.
"Ah si?"
Dico.
"Sono arrabbiato."
Dice.
"Anch'io dovrei esserlo, e invece no, sono 'solo' delusa dal tuo comportamento. Non lo sai spiegare nemmeno tu perché fai certe cose! Io avrei dovuto sputarti in faccia e dirti di andare via, e invece no, sono qui a parlare con te come se nulla fosse successo, e invece avrei dovuto sbatterti fuori a calci! Invece di stare a pensare a ciò che avessi fatto di sbagliato con te avrei dovuto pensare ai fatti miei. La verità è che sei uno stron-"
Dico mimando in aria le virgolette.
"Sono geloso, okay?!"
Dice alzando la voce.
"Geloso? Le spari grosse eh! Geloso, geloso, geloso... non sai nemmeno che vuol dire!"
Dico.
"Devo spaccare la faccia a Alex per fartelo capire?!"
Urla.
"Devi solo sparire!"
Urlo a mia volta, mentre lui avanza verso di me ed io sento mancare l'aria. Il battito del mio cuore, è possibile sentirlo.
Si sente 'bum, bum, bum' come sottofondo.
"Che, che vuoi fare?"
Chiedo titubante.
"Oh, nulla. Ti faccio capire che ti voglio. Non dico che ti amo, è un parolone, ma..."
Inizia a dire.
"Ragazzi!"
Dice mia madre.
"M-mamma..."
Balbetto.
"Vediamo tutti e tre insieme il film, dai!"
Dice. Non sembra tanto una domanda, quanto un'affermazione.
"Uhm, se vuole..."
Chiedo rivolgendomi a Marco.
"Ma certo! Colpa Delle Stelle, vero?"
Dice sorridendo.
"Abbiamo un discorso in sospeso, noi."
Gli sussurro all'orecchio.
"E anche un bacio. Oh, hai la mia ex felpa."
Sussurra ridendo.
Sarà meglio non restare sola con lui allora, siamo fidanzati entrambi.
"Ciao amo!"
Dice Alex entrando dalla porta della camera.
Spalanca gli occhi quando ci vede: mia mamma, io e accanto a me Marco.
"A-amo..."
Balbetto.
"Uhh i fidanzatiniii!"
Urla mia madre battendo le mani.
Mi alzo dal letto, tanto grande quanto scomodo.
Le mimo un 'sta zitta!' Mentre batto un piede per terra per il nervosismo.
"Aspetta un attimo Giò. Quanti fidanzati hai?"
Dice incredula mia madre.
"Uno solo, mamma."
Dico piuttosto alterata.
"Dobbiamo vedere colpa delle stelle."
Dice Marco venendo verso di noi.
"Ti unisci a noi?"
Chiedo sforzando un sorriso, riferendomi ad Ale.
"Non mi pare il caso!"
Quasi urla.
"Noi andiamo fuori, un attimo."
Dico.
Quando usciamo dico ad Ale:
"Non è come credi! È tutto così caotico, non ci capisco più nulla! Marco prima si allontana da me, poi dice che siamo amici, poi si allontana, e ora vuole guardare colpa delle stelle con me, ma credimi, non c'è nulla di più oltre ad una semplice amicizia. E mia mamma è un po' confusa. Chiunque è il mio 'ragazzo', secondo lei."
Dico, e un po' mento, perché Marco vuole spaccargli la faccia, ha detto. Però è anche vero che per mia mamma chiunque è il mio ragazzo.
"Ti credo."
Dice sorridendo, e lasciandomi un veloce bacio sulle labbra.
"Vedi con noi Colpa Delle Stelle, allora?"
Chiedo.
"Uhm... vorrei, ma non posso proprio. Luna vuol essere accompagnata ad una festa, fra.... fra 15 minuti deve stare già lì! Sono in ritardo, scappo! Ciao amo."
Dice frettolosamente.
"Ciaaaao."
Dico io.
Beh, almeno quando usciremo insieme sono sicura che non farà tardi. Speriamo però che non venga nemmeno in anticipo, odio quel tipo di persone che poi ti assillano pure, affermando che sei stata tu a fare ritardo, non loro ad essere arrivate in anticipo!
Vabbe', perché mi faccio tutti questi pensieri? Mica dobbiamo uscire oggi.
Rientro in camera.
"Tutto apposto?"
Chiede mia madre.
Vorrei urlarle contro e dire che stava per mandare tutto a rotoli, ma no, non posso farlo.
"Si."
Dico sorridendo.
"Ne sono contento."
Dice Marco, facendo un sorriso falso.
"Anch'io."
Rispondo.
"Prima che inizi il film, io vado al bagno."
Dice mia mamma.
"Okay."
Diciamo noi in coro.
"Allora..."
Dice Marco avanzando nuovamente.
"Mi metto ad urlare, se ti muovi di un solo passo!"
Dico ridendo, immaginando la scena.
Lui si avvicina velocemente, ma io inizio a correre, prima che io possa fare qualche sciocchezza, e prima che le nostre labbra s'incontrino.
Corriamo come bambini di 5 anni che giocano a nascondino.
La corsa è finita. Mi ritrovo di spalle al muro, con due braccia, le sue braccia, che mi toccano i fianchi.
"Sono geloso, okay? E non so perché mi fai questo strano effetto, e non so perché scappo da te. Non so nulla perché non ho mai amato nessuna, per davvero."
Ho la pelle d'oca.
"Siamo fidanzati."
Gli ricordo.
"Non m'importa. Lascerò Tiffany, okay? Hai ragione, è solo una gallina senza cervello. Ma tu dammi una possibilità."
Sussurra.
Appena si avvicina (ancora di più), metto una mano sulle sue labbra.
"Tu potrai anche lasciare Tiffany, ma io sto comunque con Alex. E non mi costringe nessuno a stare con lui, né l'amicizia con Luna, né lui. Sono io che sto cercando di capire."
Dico, e lui si allontana.
"È giusto così."
Dice.
SPAZIO AUTRICE:
EHII! LA PAROLA CHIAVE, OGGI È GELOSIA.
'È GIUSTO COSÌ.'
SONO LE ULTIME PAROLE DI MARCO. È DAVVERO GIUSTO COSÌ? PERCHÉ MARCO FA UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO? STA SOLO ILLUDENDO GIORGIA, O LUI PROVA DAVVERO QUALCOSA? MAGARI PROVA DAVVERO QUALCOSA, MA È UN QUALCOSA PIÙ GRANDE DI LUI.
COME ANDRÀ A FINIRE? LO SCOPRIRETE LEGGENDO!
PS.: GRAZIE ANCORA PER LE VISUALIZZAZIONI E PER I MI PIACE.❣
1536 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora