Sequel, Cap.3.

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SETTE MESI DOPO LA PROPOSTA DI MATRIMONIO DI MARCO...

GIORGIA POV'S:
Dopo aver messo il vestito bianco, mi guardo 10000 volte allo specchio, girandomi sul fianco destro, sul sinistro. Poi faccio un giro completo. Intanto vengo messa sotto pressione da mia mamma, Luna e Meri che ieri sono rimaste a dormire a casa.
Ma quale dormire? Chi delle tre ha chiuso occhio?
Si fa per dire, cervello. Comunque per oggi puoi spegnerti, non ho bisogno di fare le mie scelte con te, cervello, ma ho solo bisogno di far parlare il cuore.
Uh, che carinaaa!
Ps.: fino ad ora sono sempre rimasto spento, ma okay.
"Giò, stai divinamente."
Afferma Meri.
"Non perder tempo a guardarti allo specchio, si sa che stai benissimo."
Dice Luna.
"Muovitii, è arrivata la parrucchiera."
Mi mette in ansia mia madre.
Oddio.
"Mi state facendo venire l'ansia!"
Urlo.
"Si sa che l'ansia è più contagiosa del virus."
Risponde Meri.
"E daii."
Dico.
"Dai amore mii, ti stai per sposaree!"
Urlano Meri e Luna correndo ad abbracciarmi.
"Raga vi voglio bene anch'io, ma vorrei arrivare all'altare col vestito sano."
Ironizzo ricambiando l'abbraccio.
"Oh, scusa tesoro."
Dicono aggiustando il mio vestito.
Ecco, da questo riconosci le migliori amiche. Sì, perché le migliori amiche sono presenti anche al tuo matrimonio nonostante voi vi siate conosciute 10 anni fa; le migliori amiche sono presenti anche al tuo sessantesimo compleanno. Ecco perché si distinguono dalle semplici 'amiche'.
"Ti vuoi fare i capelli o no?"
Dicono le due con le lacrime agli occhi.
"Oh raga, per favore non iniziamo a piangere."
Dico ridendo, ma in fondo sto per scoppiare a piangere di gioia anch'io.
Continua la preparazione, dopo il vestito: vengono parrucchiera ed estetista in contemporanea. L'estetista, ovviamente, ieri non è potuta venire, così mi ritrovo come una mummia perché non posso muovermi in nessun modo. L'estetista inizia dai piedi, dove mi mette la base trasparente e poi il gel bianco solo sulla lunetta. Praticamente mi fa la french sia sui piedi che sulle mani.
La parrucchiera mi dice:
"Secondo me staresti meglio coi capelli sciolti. Magari facciamo dei boccoli. Che ne dici?"
"Mhhh, non è meglio un bello chignon alto che raccoglie tutti i capelli?"
Risponde mia madre al posto mio.
"Ma no! Col suo visino, i capelli tirati indietro non stanno bene."
Risponde a sua volta la parrucchiera.
"Signorina, non si muova. Sto sbavando con il gel!"
Dice l'estetista.
"State tutti calmi! Oh. Vanno benissimo i boccoli mamma."
Rispondo mantenendo la calma.
Ovviamente anche Luna, Meri e mia mamma si fanno fare i capelli e si fanno mettere il gel.
Le mie unghie sono perfette, i capelli sono pronti... manca il trucco!
Intanto noto che Meri e Luna si sono vestite come due gemelle con i vestiti blu che io avevo consigliato loro.
"Siete stupende!"
Dico a entrambe, che ringraziano.
Squilla un telefono, quello di Luna.
"Chi è?"
Chiedo curiosa.
"Leo. Non sa stare senza di me."
Risponde scuotendo la testa mentre sorride.
"A proposito... il matrimonio?"
Chiedo sorridendo.
"La proposta c'è..."
Risponde abbassando lo sguardo.
"E non me lo avevi detto?!"
Dico.
"Il momento dev'essere tuo per oggi, non mio."
"Ehm, in realtà... visto che ci siamo, non per rubare il momento a qualcuno... la proposta è arrivata anche a me, poco fa..."
Ci interrompe Meri.
"Raga sono felicissima per voi!"
Rispondo euforica battendo le mani come una bimba di quattro anni.
"È arrivata la truccatrice!"
Dice mia madre.
Vado a farmi truccare, e il risultato finale è veramente straordinario. Il trucco è essenziale e leggero, ma fatto veramente bene. Si nota subito che la truccatrice è esperta in materia.
E poi ci sono io che quando metto l'eyeliner faccio solo guai!
"Sicuro che poi il mio sposo mi riconosce?"
Dico ironicamente.
"Me lo auguro!"
Risponde la truccatrice.
"Secondo me no."
Scherzano Meri e Luna.
"Ma tesoro, ti riconoscerà sempre perché tu fai parte di lui e lui di te. Ti riconoscerà tra milioni di ragazze, ti riconoscerà con una parrucca o truccata. Se stai per salire su quell'altare, è perché certamente ha imparato a conoscere te e i tuoi lati cattivi, e ha imparato a fare amicizia con questi tuoi lati e a non vederli più come mostri, ma come amici. Ti stai per sposare per questo. Ed io mi auguro che sia la scelta migliore della tua vita, e che tutta questa felicità ti circondi ogni giorno in vita tua. Ormai convivete già da parecchi mesi, da quando tu avevi 19 anni e mezzo, precisamente, ma io non riuscirò mai a non entrare in camera tua la mattina, e a pensare che tu in quel letto non ci hai dormito. Passeranno anni, e non riuscirò mai a... Non dico accettarlo, ma a credere che tu ormai abbia trovato il tuo uomo. Per me, per noi, sarai sempre la nostra piccolina."
Dice mia mamma indicando papà con un dito alla parola 'noi'; qui un pianto piccolino ci sta. Mamma mi abbraccia.
"Non piangere, si rovina il trucco!"
Dice Meri asciugando le mie lacrime, scuotendo la testa.

Arriva pure il fotografo, e iniziamo a fare le foto.
"Mettiti in posa. Così... perfetto. Guarda l'obbiettivo con espressione seria. Okay."
Non n'è posso già più!
"Ora guarda di fronte a te. Sempre con espressione seria. Va bene. Scatto."
E posa di qua, posa di là.
Il set fotografico finisce.
Sono le 10:45 e stiamo per uscire da casa. Mio padre è rigidissimo, mamma è già in lacrime, Meri e Luna pure, e poi ci sono io, che sono felicemente ansiosa.
"Io e Giorgia andiamo in una macchina, voi nell'altra."
Dice papà a mamma, che entra in macchina con Meri e Luna.
Entriamo in macchina, e papà mi dice:
"Allora Giorgia?"
"Allora cosa?"
Chiedo corrugando la fronte.
"Sei sicura? È un passo importante quello che stai per fare..."
Capisco dove vuole arrivare.
"Papà, sii più tranquillo. Sono sicura di quello che faccio."
"Hai solo vent'anni."
"E mezzo."
Aggiungo.
"Sei ancora piccolina per sposarti..."
"Papà. So cosa sto per fare, e sono sicura che sarà la scelta migliore della mia vita."
Silenzio.
"Ma perché non ti va giù la cosa?"
Dico.
"Perché sei la mia unica figlia, e già sei andata via di casa."
Dice papà.
Sorrido a questa sua affermazione.
"Oh, papà. Sposarsi ora non è come un tempo. Il fatto di essere sposato non ti incatena."
Dico per farlo tranquillizzare.
"Comunque quel ragazzo mi piace, è approvato."
"E allora perché mi hai fatto quella domanda?"
"Boh, non si sa mai che cambiavi idea... e poi seriamente pensi che se non fosse un tipo apposto ti avrei portato fin qui?"
Dice papà, e rido. Lui fa lo stesso, il ché alleggerisce la tensione.
"È il momento."
Dice papà.
"Di cosa?"
"Di entrare in chiesa, tesoro."
Risponde.
"Siamo arrivati."
Aggiunge.
Scendiamo dalla macchina, e anche mamma con le altre fa lo stesso.
Parte la musica ed entro finalmente in chiesa. Basta, ci rinuncio. Io svengo qui, ora.
Vedo Marco che sorride come un ebete e io faccio lo stesso. Io lo sto per sposare, cavolo! STO PER SPOSARE L'UOMO DELLA MIA VITA! Arrivo sana all'altare con mio padre al mio fianco.
"Te l'avevo promesso piccola."
Sussurra Marco al mio orecchio. I miei occhi si velano di lacrime, che già iniziano a scendere.
***
"Vuoi tu, Giorgia Paradiso, prendere come tuo sposo, il qui presente, Marco Leonardi?"
Dice il prete.
"Sì, lo voglio."
Dico prendendo la fede, che con mano tremolante infilo nel dito anulare di Marco.
"E tu, Marco Leonardi, vuoi prendere come tua sposa la qui presente, Giorgia Paradiso?"
Chiede nuovamente il prete, ma questa volta la domanda non è rivolta a me.
"Sì, lo voglio."
Risponde Marco ad alta voce.
"E con tutto me stesso."
Sussurra infilandomi l'anello. Altre lacrime scendono, mentre spunta un sorriso soddisfatto da parte di Marco.
"Bene, se nessuno deve opporsi..."
"Lo sposo può baciare la sposa."
Continua dopo un po'.
Marco mi bacia, io lo bacio.
IL BACIO PIÙ BELLO DELLA MIA VITA.
Usciamo fuori dalla chiesa, e ci arrivano chicchi di riso e confetti addosso.
"Il nostro primo bacio da sposarti."
Dico sorridendo.
"Il primo che non sarà l'ultimo, ma l'inizio di una serie di baci infiniti."
Risponde Marco.
Anche ora il pianto ci sta, però.
"È il giorno più bello della mia vita."
Dico con le lacrime agli occhi.
"Sì, okay, ma non piangere principessa."
"Okay."
Dico, e lui mi asciuga le lacrime.
"La mia sposa..."
Sussurra Marco.
"Il mio sposo."
Rispondo sussurrando.

SPAZIO AUTRICE:
WAAAAA. ODDIO ODDIO ODDIO NON CI POSSO CREDERE CHE L'HO SCRITTO!
CONTINUATE A LEGGERE I PROSSIMI CAPITOLI DEL SEQUEL!
PS.: QUESTO CAPITOLO È ABASTANZA LUNGOO.
UN BACIO!
1440 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora