GIORGIA POV'S:
"Allora..."
Dice il preside.
"Resterete qui fino ad oggi pomeriggio, e pulirete la vostra classe, la palestra ed i bagni."
Ci vuole dare qualcos'altro?!
"Bene, potete cominciare. Chiedete ai bidelli le scope e tutto il necessario per pulire. Ditegli anche che oggi pulirete voi. Non farete lezione oggi, ma sia chiaro, dovrete recuperarla!"
Dice severo.
"Okay. Buongiorno Preside."
Diciamo insieme io e Marco.
"Buongiorno."
Dice lui.
Chiudiamo la porta.
"Grazie eh!"
Gli dico.
"Prego."
Strafottente. Quanto lo odio! Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che prima lo ritenevo carino e gentile con me. Alla fine ha tolto la sua maschera, si è mostrato per quello che è realmente: UNA PERSONA LUNATICA. E ANCHE STRAFOTTENTE.
"Ciao Francesco. Il preside ci ha detto di venire da te per farci dare le scope per pulire, e ha detto che oggi pomeriggio, siccome puliremo noi, non dovete lavorare voi. Puoi avvisare gli altri bidelli?"
Dico io.
Francesco, più che un bidello, è un amico. È gentilissimo e non vuole che gli diamo del lei. Conosce i nomi dei ragazzi di tutta la scuola e sorride sempre. Ci fa ridere tantissimo con le sue battute. Avrà 65 anni, ha i capelli bianchi e gli occhiali. Penso che presto andrà in pensione, e questo mi rattrista. Perché in pensione non ci va la prof di storia?!
"Ciao Giorgia! Ciao Marco! Io non capisco perché il preside dia certe punizioni agli alunni, ci siamo noi bidelli qui per pulire, e veniamo anche pagati! Avviserò io gli altri bidelli. Comunque, queste sono le scope, gli sgrassatori, le pezze.."
E ci da tutto l'occorrente.
"Buon lavoro!"
"Grazie!"
Diciamo sorridendo.
"Iniziamo dal bagno. Io pulisco quello femminile, tu quello maschile."
Dico io.
Sono già le 12:00.
Prendo lo sgrassatore, la pezza, i guanti... poveri bidelli che puliscono questa cosa ripugnante ogni giorno! Che odore sgradevole, mi viene la nausea. Rischio di rimettere, ma seriamente.
Sono le 13:00, e ho finito di pulire i bagni femminili.
"Come sei lenta! Io avevo finito già da 15 minuti!"
Mi dice Marco.
"E quindi?! Vuoi l'applauso?"
Dico, iniziando a battere le mani.
"Mh, grazie. Puliamo la palestra."
Dice lui.
Dobbiamo lavare per terra, e qui è enorme lo spazio. Meglio muoversi.
Iniziamo a lavare per terra.
Ho i capelli legati in una coda disordinata, con alcune ciocche davanti al viso, che nervoso!
Abbiamo quasi finito.
Manca l'ultimo pezzettino da lavare; metto il piede dov'è bagnato e...
Sbam!
Scivolo, o quasi. Due mani mi tengono forte da dietro.
"Ahaha, sei la solita pasticciona!"
Dice lui.
"Ah ah ah. Grazie."
Dico fingendo una risata.
"Non essere acida."
Dice lui.
"Ah. Non devo nemmeno essere acida?! Sono qui per colpa tua!"
Urlo io. Qui nella palestra tutto rimbomba.
"No. È colpa tua che mi provochi. E poi dì a Claudio di starti lontano; se non lo fai tu, lo faccio io. E non con le buone!"
Dice acido.
"Uh, qualcuno è geloso?"
Dico io.
"Io? Ma che dici? Non è gelosia questa..."
Dice lui.
"Nooo."
Rispondo ridendo.
"È. Che. Non. Ti. Devono. Guardare. Né. Parlare. Né. Toccare. Okay?"
Risponde.
Sorrido.
No GIORGIA! No, no e no. Non puoi continuare così! Ti sta solo prendendo in giro. Lui vuole Tiffany.
Giusto...
Il mio sorriso scompare immediatamente.
"Perché hai smesso di sorridere? Sai, sei più bella quando sorridi."
Dice Marco.
"Perché... insomma, sappiamo tutti e due la verità! Tu non vuoi avere una relazione seria. Ed io non sono un giocattolo. Ho smesso di sorridere per questo. Perché mi hai delusa. Perché sei un cretino!"
Dico, ed una lacrima minaccia di scendere.
"Chi te lo ha detto che io non voglio una relazione seria?"
Dice serio lui.
"Bhe, l'ho capito! Sei... lunatico! Mi hai quasi baciata, e il giorno dopo dici hei barbie a Tiffany. Mi hai ignorata una settimana, e ora mi dici la gonna è corta e finiamo insieme dal Preside!"
Rispondo ovvia.
"In effetti non sono fatto per i noi, ma potrei cambiare."
Dice avvicinandosi sempre di più.
"NO! Questa volta non cadrò nella tua trappola."
Urlo.
"E poi dobbiamo pulire. Muoviti."
Continuo.Abbiamo finito di pulire.
Marco non mi ha più rivolto la parola.
Ho fatto centro. Erano quelle le parole che non voleva sentire, perché sa che è la verità!
Può andare da Tiffany. Non m'importa più.
Ho sofferto troppo per amore.
Basta così.
"A domani."
Dico, e lui fa un cenno con la testa.
MA CHE GLI PRENDE?!
Fa solo stupidaggini, una dietro l'altra. Non può, non con me... smette di parlarmi per una settimana e poi ricomincia a farlo come se nulla fosse! Poi addirittura fa il geloso. Io non lo capisco, e menomale che sono le donne quelle complicate! E i maschi allora cosa sono?! Bah.
Vado a casa e mi faccio velocemente una doccia, poi metto il pigiama e dormo, dopo essere stata sottoposta ad un interrogatorio dai miei. Gli ho detto della punizione. Mi hanno detto che una cosa del genere non deve accadere MAI più.MARCO POV'S:
MA CHE MI È PRESO?!
IO DOVEVO STARGLI LONTANO, E HA RAGIONE...
NON SONO FATTO PER LE RELAZIONI SERIE, NON SONO FATTO PER I NOI, NON SONO FATTO PER LEI. IO NON SONO FATTO PER NESSUNO!
Non deve soffrire per uno come me.
Mi allontanerò definitivamente da lei, è la cosa giusta da fare.
Ma la verità è che non ci riesco.
Non riesco a stargli lontano.
Sto promettendo a me stesso una cosa che so di non poter mantenere.
Più m'impongo allontanarmi e più mi avvicino a lei.
Sono fatto così. Così male. Così sbagliato.
Ma che mi prende davvero?!
Da quando sono così sentimentale?
Non mi piace pensare.
Vado a casa e mi faccio una doccia. Per oggi basta pensare. È meglio spegnere il cervello.
Vado nel mio letto e dormo.
SPAZIO AUTRICE:
ALLOOORA... OGGI IL CAPITOLO È UN ATTIMINO PIÙ SENTIMENTALE. GIORGIA E MARCO PENSANO MOLTO, E A QUANTO PARE MARCO SI SENTE UN ERRORE, QUELLO SBAGLIATO. DECIDE DI ALLONTANARSI DA GIORGIA UNA VOLTA PER TUTTE. CHISSÀ SE RIUSCIRÀ A MANTENERE QUESTA PROMESSA, ANCHE SE LUI LO HA AMESSO: SARÀ DURA.
GIORGIA, BHE, GIORGIA È STANCA DEI SUOI SBALZI D'UMORE. È TROPPO LUNATICO. MA A QUESTO PUNTO, ANCHE GIORGIA SI SENTE QUELLA SBAGLIATA. L'AMORE VERO NON RIESCE PROPRIO A TROVARLO!
COSA SUCCEDERÀ? LO SCOPRIRETE PRESTO!
1054 parole.
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"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."
RomanceDAL CAPITOLO 15: "Dobbiamo parlare seriamente, per una volta. Promettendo di non allontanarci, dopo." Dice. "E perché non dovremmo allontanarci? Siamo... siamo come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte, il nero e il bianco, il male e il bene, la...