Cap.24.

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GIORGIA POV'S:
Le lezioni proseguono tranquillamente.
La prof di storia, stranamente, non mi ha mandata fuori. Beh, meglio così, da una parte.
Mentre vado in bagno un ragazzo si avvicina a me e dice:
"Ehi bambola."
Sono sul punto di mandarlo a quel bellissimo paese che gli consiglio, poi mi ricordo di ciò che disse Marco...
"Sono fidanzata, e se non te ne vai davanti il mio ragazzo ti farà un occhio nero."
Dico, e lui dice, sicuro di sé:
"E chi sarebbe il tuo ragazzo, Marco Leonardi?!"
Mi prende in giro?
"Esatto. Ora sparisci, perché se il pugno non te lo tira lui, te lo tiro io."
Dico, e lui si allontana.
Ha funzionato!

Siamo arrivati all'ultima ora: educazione fisica.
"Allora, i ragazzi calcio, le ragazze pallavolo."
Dice la prof.
"Okay."
Rispondiamo tutti in coro.
Ci dividiamo nel campo: sei da una parte, sei dall'altra.
Batto io, punto.
Batto di nuovo, punto.
Batto ancora: punto.
Batto di nuovo. Entro velocemente in campo.
"Aaahiaaaa!"
Urla Tiffany mettendo una mano sulla fronte e guardandosi una mano, facendo spaventare tutti. Corriamo in suo soccorso, pensando che si sia spezzata un dito per la pallonata.
"Che succede?"
Chiedo preoccupata.
"Si è spezzata l'unghia!"
Dice disperata.
"Ora dovrò accorciarle tutte. Hai idea di quanto tempo io ci abbia messo per farle crescere?! Non potrò più fare il gel, che tragediaa!"
Continua.
"Oh si, che tragediaa! Puoi sempre fare una ricostruzione."
Dico ovvia.
"E tu come sai che esiste la ricostruzione?"
Dice.
"Non sono stupida, sai? So cos'è una ricostruzione, anche perché oggi devo andare dall'estetista a farla."
"E come fai con la pallavolo?"
Chiede curiosa.
"La palla va presa con i polpastrelli, non con le unghie, e se la prendo bene le unghie non si spezzano."
"Ti ammir-."
Dice, ma si blocca subito la bocca con la mano.
"Beh, sappi che, con le buone o le cattive, mi riprenderò Marco!"
Sbotta poi.
"Chi ti capisce è buono. Tesò fai pace col cervello!"
Dico ridendo, e a quanto pare lei va su tutte le furie. Cammina a passo svelto contro di me e...
"Drinnn."
Suona la campana: anche questa giornata scolastica è finita.
"Alla prossima, cara Tif."
Dico mandandole un bacio volante, ironico ovviamente.
"Giò, domenica verrò con te, sappilo. E se guarderai qualche altro ragazzo, sappi che io... io gli farò uscire gli occhi dalle orbite!"
Mi dice Marco all'uscita.
"Un Marco geloso, wow."
Dico ironica.
"Dove andrete domenica?"
Chiedono curiosi Luna e Leo.
"A vedere la partita dei ragazzi."
Rispondo.
"Può venire anche Matias? Dico, se non ha da fare..."
Dice Luna.
"Ovvio."
Dico.
Tutti e quattro ci incamminiamo verso casa insieme.
"Stai meglio?"
Mi chiede Luna.
"Questa domanda me l'avranno fatta dieci mila, miliardi e stra miliardi di volte. E sai cos'ho risposto per dieci mila, miliardi e stra miliardi di volte? Sì!"
Dico ridendo, e loro fanno lo stesso.
"Ci vediamo, ciao!"
Diciamo quando ognuno è arrivato a casa sua.
Entro a casa: mia mamma è qui.
"Mamma!"
"Tesoro, com'è andata?"
"Tutto bene, grazie. Che si mangia?"
Chiedo.
"Pasta con sugo e tonno."
Dice.
"Oddio siii. Grazie!"
Dico abbracciandola.
Amo la pasta con sugo e tonno, se non si nota, ahah.
"E di cosa! Ora che sto sempre a casa ho più tempo per cucinare, infatti... ho anche preparato una torta. Nuts sacher, per precisare. Ricoperta e ripiena di cioccolato. Ho comprato stamattina gli ingredienti."
Spalanco gli occhi.
"Non basta dirti 100 volte grazie per farti capire quanto ti sono grata."
"Per una torta?"
Chiede.
"Ma no! Per esserti dimessa dal lavoro per stare con me."
Dico.
Mangiamo velocemente la pasta, la carne non mi va. Prendo un pezzo di torta, poi salgo in camera mia.
Chiamo Luna, che risponde dopo due squilli:
"Lù, oggi andiamo insieme dall'estetista?"
"Ehm, in realtà dovrei uscire con Matias... Non lo devo più fare il semipermanente."
Dice impacciata.
"Oh, scusami allora. Non preoccuparti Lù... Ehm, andrò da sola, o con mia mamma. Ci vediamo domani a scuola."
"Okay."
Riattacco.
Purtroppo non è la prima volta che Luna non esce per stare con Matias, ma non posso dargli colpe né nulla, ovviamente ha ragione, vuole solo passare più tempo col suo ragazzo.
Magari ci vado da sola... Scarto l'opzione di andarci con Marco o con mia madre, però potrei chiamare Meri!
"Meri! Ehm, ciao, mi chiedevo se tu, insomma, se tu volessi venire con me all'estetista.
"Giò! Okay, farò anch'io il semipermanente allora. A che ore ci vediamo?"
"17:00. Passi tu da casa?"
"Okay, ci vediamo tra poco, ciao!"
"Ciao!"
Riaggancio. Magari potrei uscire con lei. Mi ci trovo davvero bene, è sincera e divertente. Con lei puoi essere te stessa. E poi è ancora single, quindi non esce col suo ragazzo.

Il tempo passa in fretta, sono già le 16:30. Siccome fa più freddo rispetto a stamattina, decido di tenere i leggins e di cambiare la maglia di cotone. Metto un maglioncino di lana bianco, caldo e morbido. Metto le adidas superstar e la felpa grigia con la cerniera la metto a lavare, metterò quella nera con la cerniera.
Poi metto il profumo, mi lavo i denti e mi pettino i capelli.
Scendo di casa, sono le 17:00 precise e Meri è già giù.
"Ehi Meri."
"Ehi Giò."
C'incamminiamo insieme, e arriviamo dopo circa dieci minuti di cammino.
"Ciao Silvia!"
Dico salutando l'estetista.
"Lei è Meri."
Dico.
"Piacere."
"Piacere."
Dicono.
"Allora Silvia, io dovrei fare il gel con la ricostruzione, lei..."
Dico indicandola, e lei continua al posto mio:
"Oh, ehm, per me un semplice semipermanente."
Silvia inizia con Meri, che decide di fare il semipermanente galaxy.

Appena finisce le dico:
"Wow Meri è stupendo, ottima scelta. Ti ammiro Silvia."
"Grazie!"
Dicono entrambi in coro.
"Ora tocca a te."
Dice Silvia.
Decido di fare tutte le unghie di nero, tranne il dito medio, che ho fatto fare grigio glitterato. Su tutte le unghie poi ho fatto mettere un brillantino, tranne sull'anulare, dove ne ho fatti mettere tre.
"Wow."
Dico appena ha finito.
"Graziee."
Dico.
"E di ché! Allora, sono 20€ a te per la ricostruzione e il gel, per lei 10€ solo il semipermanente."
Non si perde in chiacchiere la ragazza!
"Okay, tieni."
Dico e le porgo la 20€. Lo stesso fa Meri.
"Andiamo Lù?"
Dico, ma subito mi correggo:
"M-Meri, volevo dire, Meri."
"Non preoccuparti, andiamo. Ciao!"
"Ciao!"
Dice Silvia.
Quando scendiamo da casa di Silvia dice:
"Ci tieni molto a Luna, non è vero?"
Nel frattempo entriamo in un bar per prendere una cioccolata calda.
Annuisco.
"Il 'problema' è che lei si è fidanzata e sta sempre col suo ragazzo."
Dico mimando le virgolette in aria.
"Vieni qua!"
Dice mostrandomi il telefono e accedendo alla telecamera.
"Selfiee."
Dice.
Facciamo facce buffe mettendo in mostra le mani, e subito dopo parte un clic.
"Questa va su Facebook!"
Dice ridendo, e io faccio lo stesso.
È piacevole passare del tempo con lei, devo dirlo.
"Cosa ordinate?"
Chiede un cameriere.
"Due cioccolate calde e quattro biscotti, ferro di cavallo, grazie."
Dice Meri.
"Perfetto."
Risponde e va via con l'ordine.
Mi squilla il telefono: è Luna.
"Vado in bagno."
Dico, e lei alza il pollice.
"Luna, dimmi."
"Non avevi detto che dall'estetista ci andavi da sola?!"
"T'importa?! Meri era libera, perciò siamo andate insieme dall'estetista. E poi non ti devo spiegazioni!"
"Oh si. Mi rimpiazzi così facilmente?"
"Io?! Tu stai sempre con Matias!"
"Non. Devi. Nemmeno. Nominarlo. Okay?"
"Giusto, io non sono nessuno! Va a rompere a qualcun'altro!"
Riaggancio furiosa.
Cosa vuole adesso da me?!
Bah, io non la capisco.
Sarà gelosa?
A quanto pare. Cervelloo, dopo quanto tempo resusciti?
Ma sentiti! Sei tu che mi lasci spento, ho persino la polvere addosso!
Sta zitto. Sempre nei momenti meno opportuni, resusciti te!
Ti ricordo che Meri è di là, sola soletta.
Giusto! Non potevi ricordarmi prima?! Meglio che ti spegni, a questo punto!
Esco velocemente dal bagno e vado da Meri.
"Tutto bene? Le tazze sono arrivate cinque minuti fa."
"Sisi tutto bene. Non importa, sicuramente era fumante, meglio se si è raffreddata un po'."
Rispondo.
Beviamo le nostre tazze di cioccolata e mangiamo i biscotti.
"Vado a pagare."
Dico alzandomi dalla sedia.
"Pago. Io."
"No, io!"
Mentre 'discutiamo' arriva il commesso.
"Sono 5€ in tutto."
Dice.
"Poco cari..."
Sussurro, non penso che mi abbia sentito.
"Signorina, i prezzi sono questi, se non le sta bene, cambi bar. Semplice, no?"
Dice.
Ops.
"Eh? Oh, si. Semplicissimo."
Dico.
"Tenga."
Dice Meri, e paga.
"Grazie, buonasera."
Dice sorridendo.
"Buonasera."
Diciamo noi e usciamo.
"Ti devo 2,50€."
Dico.
"Non mi devi proprio nulla! Carino il commesso eh?"
"Carino? A me dà sui nervi."
Ridacchia.
"Io vado, casa mia è di là. Ciao!"
Dice.
"Ciao!"
Rispondo, e mi dirigo verso casa, sola soletta e infreddolita.
"Tu!"
Dice Luna puntandomi il dito contro.
"Cosa vuoi ancora?! Sei una stalker. Prima mi controlli su Facebook, ora ti ritrovo pure in giro!"
"Voglio spiegazioni!"
Dice mostrandomi il suo telefono: la foto mia e di Meri su Facebook con la descrizione: #amiche. #estetista. #bar. #cioccolatacaldaebiscotti. #gelesemipermanenti. #astarebene!
"E quindi?!"
Urlo.
"Sai rimpiazzare bene la gente!"
"Anche tu!"
"Ohohoh fidati, meglio tu!"
"Non ho tempo da perdere!"
Urlo e cammino ancora.
Mi sta seguendo.
"Cosa vuoi ancora?"
Dico, e una lacrima le attraversa il viso.
"Di certo non la tua compassione. Solo parole di conforto e la tua amicizia."
"Luna, sei mooolto lunatica eh!"
"Matias mi ha lasciata. Sono disperata."
Dice piangendo.
"Oddio!"
Corro ad abbracciarla.
"Vieni, andiamo a casa mia. Raccontami tutto!"
Dico.
SPAZIO AUTRICE:
CIAO A TUTTII! NUOVO CAPITOLO. SCUSATE SE NON AGGIORNO SPESSO, MA NON HO INTERNET E POSSO AGGIORNARE SOLO QUANDO MI COLLEGO. SPERO CHE LA STORIA VI PIACCIA, COMUNQUE! UN BACIO.
1616 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora