Cap.10.

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GIORGIA POV'S:
Oggi mi sono svegliata presto. Mi sono messa i pantaloncini neri di Terranova con sotto le calze trasparenti sottili e sopra quelle nere più pesanti che arrivano fino alla coscia. Sopra ho messo la felpa bordò con il teschio. In più, siccome fa freschetto, ho messo una felpa da sopra di Terranova tutta nera con la cerniera. Metto le cuffie nelle orecchie, prendo lo zaino e vado a scuola con Luna.

"Non ci posso credere!"
Quasi urlo a Luna.
"A cosa non puoi credere?"
Dice lei.
"Guarda."
Dico, e una lacrima traditrice scende.
L'asciugo subito, ma a quanto pare Luna se n'è accorta.
"Stai... stai piangendo?"
Dice lei.
Sussurro un:
"Si."
Debolmente, continuando a guardare di fronte a me.
MARCO... TIFFANY...
SI BACIANO SPUDORATAMENTE DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA.
Luna mi abbraccia forte.
"È un cretino! Ma ora spiegami che succede."
Dice.
Le spiego tutto, anche se è una storia fin troppo lunga.
"Non può continuare ad illuderti così!"
Dice lei irritata.
"L-lo s-so."
Dico in lacrime.
"Non so nemmeno perché piango. Sarà perché sono stanca... l'amore è inutile! Ti rendi conto? Io, io mi stavo affezionando. Perché scelgo sempre le persone sbagliate per me?"
Continuo.
"Va da lui. Va da lui e digli che sei stanca del suo comportamento assurdo. Digli che se ama Tiffany, non deve illudere te! Eh insomma Giò!"
Dice Luna.
"Non è facile..."
Dico.
"Và da lui, prima che suoni la campana, muoviti!"
Dice lei.
Mi asciugo velocemente tutte le lacrime e vado verso di loro.
"Te lo rubo un attimo."
Dico rivolgendomi a Tiffany.
"Ehi! È il mio ragazzo, non ti permetto di fare la gallina con lui."
Risponde lei.
"Ahaha, ma senti chi parla! Tu la gallina la fai con tutti. Oh no, scusami! Tu sei una gallina, non la fai soltanto."
Sputo acidamente io.
Quando lei si allontana, dico a Marco:
"Allora, io non dico che tu non possa vivere tranquillamente o che non puoi stare con Tiffany, ci mancherebbe, se vi 'amate' è giusto così."
Dico mimando le virgolette in aria, poi continuo:
"Ti chiedo solamente di far vivere tranquillamente me! Non puoi continuare a prendermi in giro, lo capisci questo o no? Ripeto, vi amate? Meglio per voi. Ma non venire a fare scenate di gelosia a me. Lasciami in pace e vivi tranquillamente la tua vita, come io vivrò la mia. Sono caduta, mi sono fatta male e rialzata. Non cerco qualcuno che mi curi, cerco qualcuno che non mi ferisca più. Okay?"
Mi sento libera, ora.
Dopo avergli detto questo, senza nemmeno dargli il tempo di rispondermi, me ne vado, ma lui mi blocca il polso e dice:
"Aspetta Giò."
"Aspetta ché? Vai dalla tua ragazza che mi da della gallina, quando la gallina qua è lei!"
Sbotto irritata.
"Perché hai gli occhi rossi? Sono stato io a farti questo?"
Mi dice guardandomi negli occhi.
"Mi sono fatta male."
Dico.
Ed è vero. Mi sono fatta male. Non sono caduta, non mi sono sbucciata il ginocchio, né ho perso sangue dalla gamba. Mi sono fatta male perché ho 'giocato col fuoco' e 'mi sono scottata'.
Detto questo vado da Luna, e le dico ciò che ho detto a Marco.
"Dimmi che è uno scherzo! Dopo quello che ti ha fatto ha avuto il coraggio di chiederti se era stato lui a farti ciò che ti ha fatto?! No vabbè. Lascialo perdere Giò."

È finito anche questo giorno di scuola. Luna resta a casa con me, ho bisogno di lei.
Mia mamma, fortunatamente, non c'è.
Mentre Luna finisce il suo piatto di pasta e lenticchie, io mangio solo tre cucchiai, poi mi alzo e vado verso il frigorifero: c'è un biglettino:
"Amore siamo con te per questa partita di pallavolo, e per sempre, per ogni scelta giusta o sbagliata che sia che tu prenderai. Metticela tutta, sappiamo di cosa sei capace. Sappiamo gli sforzi che hai fatto per arrivare fin qui.
E pensare che eri la nostra piccola bambina. Non riusciamo a capacitarci del fatto che tu sia cresciuta così in fretta. Ma noi in fondo lo sapevamo. Lo sapevamo che eri e sei speciale. Quando quella volta a sette anni sei caduta e ti sei messa i punti alla gamba, ti sei subito asciugata le lacrime di dolore dal tuo volto e ci hai detto: 'non preoccupatevi.'
Ci dispiace della nostra assenza, ma in fondo lo facciamo per te. Per assicurarti un futuro migliore. Comunque resti la nostra bimba. FORZA AMORE DI MAMMA E PAPÀ!
-Mamma&Papà."
"Giò, devi mangiare! Quando io vengo qui, non mangi mai più di due o tre cucchiai di pasta!"
Dice Luna, e ha ragione.
"Non ho fame."
Sbuffo.
"Oggi hai la partita di pallavolo, DEVI MANGIARE!"
Dice.
Ehhh già. La partita del campionato fu rimandata poi, perché martedì ci fu la neve a Barletta, dove dovevamo giocare, e le strade erano inagibili, per cui Martha ci avvisò con una chiamata di non andare più lì. Venerdì ci siamo allenate e oggi giochiamo.
"Ho paura che oggi non giocherò bene in campo e Martha mi metterà in panchina. Ho veramente tante cose che mi passano per la testa..."
Dico fissando il nulla.
"Ma che dici! Sei bravissima a pallavolo!"

Alla fine, per la gioia di Luna ho mangiato qualche altro cucchiaio di pasta e poi ci siamo preparate un panino alla nutella, che ho finito tutto.
"Drinnn."
Il telefono squilla insistentemente.
"Pronto?"
Dico senza guardare neppure il display.
"Sono Leo Giò, ho saputo da Luna che oggi pomeriggio giochi. Posso venire con voi?"
"Si si. A dopo."
"A dopo."
Attacco.
"Leo vuole venire."
Dico.
"Ah... viene anche Matias, se non ti dispiace!"
Risponde.
"Non mi dispiace affatto! Come va con lui?"
"Benissimo."
Dice sorridendo.
Sono contenta per lei!

Sono le 17:00 e scendiamo di casa. Matias è venuto qui giù, e Leo è appena sceso da casa.
Leo guarda Matias in cagnesco, che sembra non farci caso.
Tutti e quattro ci avviamo in palestra come due coppiette felici, anche se in realtà non è così.
Arrivati in palestra, saluto Martha e le altre ed entriamo dell'autobus che ci porterà a Barletta.
Luna si siede ai posti di dietro con Matias, mentre Leo si siede con me.
"Bhe, sembrano... felici insieme."
Dice lui guardando nella loro direzione.
"Si, e lo sono... T'importa per caso?"
Dico.
"Nahh."
Dice lui.
"Okayy."
Mi guardo intorno... Marco ovviamente non c'è. E che mi aspettavo?!
SPAZIO AUTRICE:
NUOVO CAPITOLOO! LEGGETELO E DITEMI COSA NE PENSATE. GRAZIE ANCORA PER I LIKE E LE VISUALIZZAZIONI.❣
1091 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora