GIORGIA POV'S:
"Già, è giusto così."
Sussurro, e vado a sedermi sul letto, seguita da lui.
"Fa freddino, eh?"
Chiedo per cambiare discorso.
"Non cambiare discorso."
Dice freddo.
"Lascerai Tiffany?"
Chiedo.
"Non ti riguarda!"
"Ah no? Peccato che poco fa hai detto di provare qualcosa per me!"
Dico alzando la voce.
"Ed è così, ma siamo entrambi fidanzati. Anche se mi lascio io, tu non lo farai. E quindi perché lasciare Tiffany?"
"Sei assurdo! Se non l'ami perché dovresti illuderla?! Le persone come te non dovrebbero fidanzarsi proprio!"
Quasi urlo.
"Scherzavo. La lascerò, se t'interessa."
Dice facendo un mezzo sorriso.
"Oh... non che m'interessasse eh, però... in fondo siamo ancora amici."
È più una domanda che un'affermazione.
"Si, anche se solo amici non possiamo essere, però, mi sforzerò."
Dice.
"Allora migliori amici?"
Dico sorridendo.
"Uhm, okay."
Risponde ridendo.
"Ragazzi, scusatemi per il ritardo, non c'era la carta. È iniziato?"
Chiede mia madre.
"Sta iniziando ora!"
Dico.Il film è finito. Ovviamente io e mia madre abbiamo pianto, e tutti e tre abbiamo finito tutti i pop corn e pure la coca.
"Disturbo?"
Dice papà, che è appena arrivato.
"Papà!"
Dico abbracciandolo.
"Tesoro!"
Dice baciandomi la tempia.
"Ehm, io vado di là."
Dice Marco.
"A prendere le cose per ritornare qui? Certo!"
Dico sorridendo.
"Okay, a dopo!"
Risponde ed esce.
"Oh papà quanto mi sei mancato!"
Dopo essere stati un po' insieme, papà è andato via, e la mamma anche. Abbiamo deciso, per il bene di tutti, che lei resterà a dormire a casa, così può farsi la doccia e stare nel suo comodo letto.
Marco non è ancora arrivato.
Vado in camera sua, la numero 28.
"Marco. Perché non sei più venuto?"
Dico quando apro la porta. Non c'è nessuno.
All'improvviso spunta da dietro alla porta, e mentre sto per urlare mi mette una mano sulla bocca.
"Avevamo qualcosa in sospeso, no?"
Mugugno qualcosa d'incomprensibile.
Vorrei urlare, ma la sua mano è ancora sulle mie labbra.
Mi spinge nuovamente al muro e avvicina le sue labbra alle mie. Appena toglie la mano mi bacia.
Io non dovrei stare al suo giochetto, no, però non riesco a fare a meno di baciarlo. Ho sognato tanto questo bacio, prima di mettermi con Alex. Anche se le labbra di Marco non sono nulla in confronto alle sue. Basta, gli devo parlare. Devo dire ad Alex che ho bisogno di tempo per riflettere, e gli ridarò anche il bracciale. Non merita una come me, insicura sui suoi sentimenti. Di una cosa sono sicura. Potrei restare incollata a Marco per ore ed ore senza stancarmi.
Ci stacchiamo ormai senza fiato, e per un lungo istante ci guardiamo negli occhi. Ah, quanto amo quegli occhi!
"M-Marco. Ti rendi conto?"
Dico incredula, sfiorandomi le labbra con l'anulare.
"Sh, non fare la maestrina, non ora. Non pensare, okay? Le conseguenze vengono dopo."
Sussurra.
"Andiamo in 'camera mia'?"
Chiedo.
"Okay, prendo prima le mie cose."
L'osservo in ogni suo movimento. È così... così perfetto. Ahhh, se l'amore non fosse così complicato. Non poteva essere tutto così semplice? Darsi un bacio, dire all'altro ti amo e restare insieme per sempre nonostante le difficoltà, questo è l'amore vero. Ma è difficile trovare la persona giusta. Chissà se l'ho trovata. Chissà se è Marco quello giusto. L'amore è misterioso, complicato, pieno di ostacoli d'affrontare.
L'amore è vivere senza pensare, perché si sa, il destino avrà sempre l'ultima mano. Può stravolgere tutto in un secondo. Per questo l'amore è VIVERSI.
Semplicemente questo. E penso che penso troppo.
Entriamo in camera mia, e all'improvviso sussurra:
"Si torna sempre dove si è stati bene."
"E con me come sei stato?"
"Bene, bene da morire."
No okay, devo chiamare Alex e dirgli che non provo ciò che prova lui per me.
"Ho paura dell'amore, ho paura di un noi. Insegnami ad amare."
Mi dice Marco.
"Ho paura anch'io."
Gli sussurro.
All'improvviso mi prende per un braccio, mi avvicina a lui e mi bacia. Un bacio lento, quanto basta per farmi capire: 'ti amo e sei mia.'
Due baci in un giorno. Due baci completamente diversi, ma entrambi ricchi di emozioni.
Finalmente posso dirlo: mi sono innamorata di quello stronzo e strafottente di Marco.MARCO POV'S:
FINALMENTE HO AVUTO IL CORAGGIO DI CONFESSARLE IL MIO AMORE. TRAMITE UN BACIO, MA PENSO CHE L'ABBIA COMUNQUE CAPITO.
Prova davvero ciò che provo io? Per forza. Conoscendola, se non mi avesse amato mi avrebbe mollato un ceffone.
"Domani mattina ci dimettono."
Dice lei, cambiando argomento.
"Ho visto."
Dico.
"Dovremo ritornare a scuola."
Dice sbuffando.
"Già."
Dico.
Tutti che gli vanno dietro, è una cosa insopportabile.
Lei è mia.
"Se gli altri si avvicinano a te, a scuola, digli che... che sei fidanzata, e se non se ne vanno davanti il tuo ragazzo gli farà un occhio nero."
Dico straiandomi sul letto.
Lei scoppia a ridere.
"Fidanzata con chi, scusa? Per me è già finita con Alex."
So che lo sta facendo apposta perché vuole sentirsi dire una frase in particolare.
"Come fidanzata con chi?! E noi cosa siamo, allora?"
Dico mettendo il muso.
"Daii non fare così."
Dice lasciandomi un bacio a stampo.
"E se si avvicinano a te, digli che hai una ragazza psicopatica e che potrei farle perdere i capelli. O ammazzarla."
Dice sorridendo.
Una giornata migliore di questa non l'ho avuta.
"Posso sapere perché sei così lunatico?"
Mi chiede.
"Beh, perché non credevo nell'amore vero."
"E ora ci credi?"
"Se ci sei tu con me, si."
Sorride a questa mia affermazione.
"Chiamo Alex."
"Okay. Io chiamo Tiffany."
SPAZIO AUTRICE:
EHII. OGGI CAPITOLO UN PO' PIÙ CORTO, PERCHÉ È RICCO DI EMOZIONIII.
FINALMENTE, AL CAPITOLO 22, HANNO CAPITO CHE SI AMANO E SI SONO BACIATI! MA NON È FINITA QUI EH!
NIENTE SPOILER, AHAH.
UN BACIOO.
961 parole.
STAI LEGGENDO
"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."
RomanceDAL CAPITOLO 15: "Dobbiamo parlare seriamente, per una volta. Promettendo di non allontanarci, dopo." Dice. "E perché non dovremmo allontanarci? Siamo... siamo come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte, il nero e il bianco, il male e il bene, la...