Cap.29.

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GIORGIA POV'S:
Siamo entrate nel ventesimo negozio. Loro hanno già due, tre buste in mano perché gli sta bene tutto, ma a me no. Sto malissimo con qualsiasi cosa. Non mi va bene nulla!
"Raga, ehm, direi di no..."
Dico quando ho provato il terzo capo.
Davanti a me, quando mi guardo allo specchio, c'è una ragazza con un vestitino nero. Stretto, senza spalline e con lo scollo a cuore e infine sotto ha uno spacco davanti (tipo un triangolo).
"E perché no?"
Dice Luna.
"Ti sta d'incanto!"
Dice Meri.
"Secondo me è quello giusto..."
Dice Luna.
"Ecco! Stai. Stupendamente. Bene!"
Continua Meri.
"Dovresti proprio prenderl-."
Risponde Meri.
La interrompo.
"Ragazzee! Non è il mio genere, dai. Non vi sembra più alla 'Tiffany'?"
"Ma saresti un incantevole e non volgare Tiffany."
Dice Meri.
"Nahh. Se questo non è volgare!"
Dico, continuando a guardare il vestito.
"Ti sembra che abbia una scollatura volgare?"
Risponde Meri, e faccio un cenno come per dire di no.
"Ti sembra un mini vestitino?"
Chiede Luna.
Mi continuo a guardare allo specchio.
"N-no."
Balbetto.
"È corto, ma non cortissimo!"
Dice poi Luna facendomi l'occhiolino.
"Allora?"
Chiede Meri.
Mi guardo distrattamente allo specchio per l'ultima volta e mi giro su me stessa.
Dalla bocca mi esce, per fortuna sotto voce, un: "beh, non è così male..."
"Abbiamo sentito eh! Ma quanto sei lunatica?!"
Dice ridendo Luna.
"Va bene, lo prendo. Non è bellissimo?"
Dico, e loro scoppiano a ridere.
"Poi con i tacchi! Non vorrai metterci le Converse sotto, vero?"
Dice Meri.
"Conoscendola ci aveva pensato, secondo me..."
Bisbiglia Luna all'orecchio di Meri, e loro ridono.
"Cosa ridete?! Eh si, ci avevo pensato! Perché no, vestite eleganti con scarpe da ginnastica..."
"Non ci pensare MINIMAMENTE! Andiamo in un negozio di scarpe."
"Ehm, direi di andare prima a mangiare. Ho fame..."
Dico io.
"Sempre al mangiare pensi!"
Dicono contemporaneamente.
"Uff..."
Borbotto.
"Voglio solo mangiare!"
Dico facendo spallucce.
Finalmente mi ascoltano e entriamo in una pizzeria, se così posso chiamarla.
Vende:
-panzerotti singoli.
-pasta.
-carne.
-menù grande di pizza, patatine e coca.
-vaschette di patatine.
-bevande.
"Cosa prendete? Io il menù pizza, patatine e coca."
Dico.
"Scontato. Anche noi!"
Rispondono.
"Scontato. Anche noi!"
Dico imitandole.
"Ehi, non parlo così!"
Si difende Luna.
"Oh si!"
Dice Meri trattenendo una risata.
Luna alza le sopracciglia, poi iniziamo a ridere tutte e tre.
"Dovete ordinare?"
Dice una forte voce maschile.
"Oh, si. Tre menù da 7.50€."
Dico io.
Lui sorride e dice:
"Arriva subito."
"Grazie mille."
Dice Meri sorridendo.
Paghiamo e ci andiamo a sedere; dopo poco arriviano i menù.
Iniziamo a mangiare, poi chiedo a bruciapelo:
"Vi piace qualcuno?"
"Ehm... oh, no, cioè, boh. Forse."
Dice Meri confusa.
"Beh, io boh..."
Dice a sua volta Luna.
"E tu?"
Chiede Meri.
"Oh. Io stavo con Marco Leonardi, ma poi ho scoperto che lui in realtà, ecco... voleva stare con me per una scommessa con sé stesso, per aggiungermi alla sua lista di ragazze conquistate."
Dico con un filo di tristezza nella voce e negli occhi. Abbasso istantaneamente lo sguardo.
"Ehi, se hai bisogno di noi, ci siamo."
Dice Meri dandomi una pacca sulle spalle.
"Infatti, ci siamo. Se vuoi puoi sfogarti."
Continua Luna.
"Ma adesso parliamo di voi... chi volete? Tra amiche non ci sono segreti!"
Dico cercando di sorridere.
"Oh, beh, hai presente quel tizio di nome Alex? Possiamo dire che m'interessa... Ma ho notato che lui è interessato a te, però."
Mi dice Meri.
"Era."
La correggo. Fa una faccia interrogativa, e mi incita a continuare:
"Stavamo insieme."
Dico e sospiro.
"Poi ci siamo lasciati, però."
E questa volta sospira lei.
"Non ci amavamo. La sua era gelosia d'amico, ed io volevo solo dimenticare Marco."
Continuo.
"Okay..."
Dice lei.
"E tu Lù?"
Chiedo, anche se ho già capito tutto.
"Cosa?"
"Chi ti piace?"
"Beh, non n'è sono sicura al 100%, ma credo di essermi messa con Matias solo per dimenticare Leo... lo voglio da un anno."
Dice abbassando lo sguardo.
"Beh, basta parlare di amore!" Dico alzandomi dal tavolo e portando indietro il vassoio.
"Ma se hai iniziato tu!"
Dice Meri ridacchiando.
"Si, ma ora basta. L'amore è inutile. Anzi, no. L'amore serve solo a soffrire. E a noi, di soffrire, non ci va proprio."
Dico.
"Giusto!"
Risponde Meri.
"Ma io non riesco, o forse non voglio, dimenticarlo..."
Dice in un sussurro Luna.
"Oh Lù, dai. Non pensarlo!"
Dico, e poi mi ricordo di ciò che mi disse Leo in ospedale.
"Va bene, andiamo."

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora