Cap.30.

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MARCO POV'S:
"Queste non vanno bene?"
Mi chiede Leo spazientito.
"Devono essere delle scarpe spettacolari. Non quanto lei, non esistono, ma qualcosa di simile almeno."
Dico.
"Avete bisogno?"
Chiede una ragazza.
"Si, ecco, vorrei vedere le scarpe col tacco più belle che avete."
Dico.
"Per la sua ragazza, giusto?"
Mi dice, dandomi del lei.
Ma cosa te ne frega se sono per la mia ragazza o no?
"Si, porta il 39."
Dico secco.
"Si, da questa parte."
Dice lei, facendo segno di seguirla.
"Allora, per quali occasioni servono?"
"Feste?"
Dico ovvio. Secondo lei, coi tacchi dove può andare? In casa? Boh.
"Perfetto. Abbiamo queste, queste, queste, o magari queste."
Dice indicandole.
"Amico ma hai visto i prezzi? Costano un occhio della faccia!"
Sussurra Leo al mio orecchio.
"Non m'importa. Per amore si fa questo ed altro. Tu non le compreresti per Luna?"
Chiedo.
"Beh, si. Hai ragione."
"Ovviamente!"
Continuo a guardare le scarpe.
Le prime sono proprio brutte! Da vecchia, per intenderci.
"Scarto le prime."
Dico sicuro.
"Oh, sicuro? Sono molto di moda."
Dice.
Ma davvero? Sta facendo gli occhi dolci perché sono le scarpe più costose -E più orribili- che hanno, e se ne vuole liberare. Hanno un tacco bassissimo e sono proprio da vecchie, punto.
"Si, sono di moda per una nonnina."
Dico a bassa voce.
"Va bene, ma non si agiti. Le scartiamo, allora."
Dice.
Ops, ha sentito.
Ma chissenefregaaa! Cervello, pensi troppo eh!
Ma se non mi accendi mai?!
Pff. Io? Sei tu che resti spento!
"Sinceramente non mi convince nessuna di queste..."
Dico.
"Allora dev'essere molto importante e bella la ragazza... uh, c'è un ultimo paio che non ti ho mostrato."
Dice lei.
"Queste."
Le guardo attentamente.
Conoscendo Giorgia, alla festa metterà un vestito nero, spero non troppo corto. Nah, non è il tipo da mini vestitini! Comunque, queste scarpe sono nere, con un tacco alto (tipo tacco 10), ma non a spillo. Ha un cinturino davanti, e sono sicuro che le amerà. Me lo disse una volta, che ama i tacchi con i cinturini. E mi ricordo che alla festa gli mise, ma erano più bassi e sicuramente più vecchi. Sicuramente questi sono migliori.
"Wow."
Mi esce dalla bocca.
"Allora? Missione compiuta?"
Chiede la commessa.
"Missione compiuta."
Dico sorridendo.
"Ecco a lei, sono 80€."
Dice la cassiera.
"Tenga. Buona giornata!"
"Altrettanto."
Usciamo stremati da quel negozio.
"Sono finite le sorprese per Giorgia?"
"Mhh, boh. Perché non ne fai tu una a Luna? Le ragazze amano essere sorprese."
"Non so se mi ama."
Dice abbassando il capo.
"Provaci. Tentar non nuoce."
Dico.
"E invece si! Se non mi ama ne sarò completamente distrutto, capisci?!"
Dice.
"Provaci lo stesso. E se non ti ama, falla innamorare di te. Sorprendila."
Dico, e fa un cenno con la testa.
"Seguirò il tuo consiglio, maestro."
Dice ridacchiando.
"Compriamo qualcosa da mangiare?"
Chiedo.
"Tipo?"
"Patatine fritte con salse?"
Dico. Alza le spalle come per dire: "È indifferente, basta che mangiamo."
"Andiamo a Fish And Chips."
Dico e mi segue.

Una vaschetta di patatine con salse è venuta 2€, soldi spesi bene, insomma. Inoltre abbiamo preso due coche.
"Cosa potrei prendere a Luna?"
Dice.
"Orecchini con la luna!"
Dico ovvio.
"Si, con i brillantini e la luna. Buona idea. Andiamo all'orefice."
Ci alziamo e andiamo all'orefice.

Due orecchini con la luna e brillantini gli sono venuti 20€, ma per una ragazza, anzi, la tua ragazza, questo e altro.
Anche se in realtà loro non sono fidanzati, ma si vede lontano un miglio che si amano.
L'ho sempre detto, uno prima si bacia con gli occhi, poi con la bocca.

"Andiamo? L'autobus passa alle 16:00 e sono le 15:45."
"Andiamo."
Dico. Mentre cammino guardo la busta in cui ci sono le scarpe.
Piaceranno a Giorgia?
Si, cervello.
La conosci bene come credi?
Boh. Spero...
Siete stati insieme solo due giorni, forse tre...
Si, ma Giorgia mi ha parlato molto di lei. Ora zitto, cervello!
Prendiamo l'autobus.
"Sono stanchissimo..."
Dice Leo sbadigliando.
"Andiamo a casa mia? Così dormiamo lì. Abbiamo fatto troppo shopping per oggi."
Dico parlando con una voce da femmina nell'ultima frase, e lui fa un cenno con la testa mentre ride.

Siamo arrivati dentro casa.
"Ehi mamma."
Dico salutandola.
"Ehi! Sto uscendo, ci vediamo dopo."
Mi risponde.
"Okay, ciao mamma."
"Ciao signora Leonardi."
"Ciao ragazzi! Ah, per te sono Mila, non la signora Leonardi."
Dice mamma sorridendo, poi esce.
"Devo preparare una lettera per Giorgia, così poi suono alla porta di casa sua, lascio il pacco e scappo."
Dico.
"Mh, okay. Che vuoi scrivere nella lettera?"
"Ehh... fatti nostri, caro Leo."
Dico facendogli l'occhiolino.
Fa un cenno con la testa.
"Ti sei arrabbiato?"
Dico ridacchiando.
"Si. Muoviti a scrivere sta lettera oh, che io devo portare gli orecchini a Luna."
"Scrivi anche tu una lettera?"
"N-no. Me ne vergogno e non saprei che scrivere."
"Ciò che ti dice il cuore."
"Il nuovo Cupido."
Dice.
"Pff. Era solo un consiglio."
"Che ascolterò."
"Cos'hai detto?"
Dico incredulo.
"Scrivo la lettera. Carta e penna?"
"Ora prendo tutto."
Prendo l'occorrente e andiamo in stanzetta.
"Tieni Leoncino."
Lo chiamo così perché so che s'incazza, e a me fa ridere quando s'incazza.
"Il leoncino ora ti sbrana, Leonardi."
Dice con tono di sfida.
"Pff, il leoncino che ha paura di un topolino? Mh, no, non credo."
Rispondo a tono.
UN LEONE CHE HA PAURA DI UN TOPO?
Si cervello, Leo ha tremendamente paura dei topi.
"Oh guarda, un topo."
Dico io cercando di non ridere, vedendo la sua reazione.
"Dove?!"
Urla.
"Lì, proprio sotto di te!"
"Oddio dimmi che è uno scherzo!"
"Si, lo è."
Dico ridendo di gusto.
"Ridi di me?"
Dice.
"No, del leoncino."
Rispondo ridendo ancora.
"Ah ah ah. Simpaaatico!"
Dice.
"Beh, scriviamo la lettera."
Fa un cenno con la testa, mentre io faccio parlare il mio cuore.

"Hai finito?"
Chiedo.
"Già da un pezzo."
Risponde.
"Beh, allora andiamo. Lasci anche tu gli orecchini per terra?"
"Si, appena suoniamo li lascio. Scrivo PER LUNA, così non si confondono."
"Ma sei sicuro che Luna sta a casa di Giorgia?"
"Probabile..."
Dice Leo agitato.
"No, non andare in panico. Andiamo, su!"
Usciamo di casa.
"Uno, due, tre!"
Dico.
DIN DLONNN.
Molliamo i pacchi e torniamo in casa.
SPAZIO AUTRICE:
EHII!
(SIAMO ARRIVATI GIÀ AL CAPITOLO 30, E LA STORIA DURERÀ AL MASSIMO 40/50 CAPITOLI; NON È SICURO IL NUMERO PRECISO, PERÒ PIÙ O MENO DOVREBBE DURARE ALTRI 10 O 20 CAPITOLI.)
IN QUESTO CAPITOLO È MARCO CHE PARLA! SORPRESINA PER LUNA E GIORGIAAA! SCOPRIRETE PRESTO CHE SUCCEDERÀ, UN BACIO!
1090 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora