Cap.6.

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GIORGIA POV'S:
Vado nello spogliatoio e mi cambio. Sono una delle prime, come al solito.
Appena mi cambio vado da Martha, la mia allenatrice.
"Ragazze, oggi farete prima il riscaldamento, poi una partita. Voglio vedere a quale livello siete, perché quest'anno c'è il campionato e vi voglio preparate! Devo decidere chi mettere in campo oggi. Iniziate!"
Dice.
Iniziamo col riscaldamento, che prevede due giri di corsa, poi squat, rotazione delle caviglie, salto con la corda...
Intanto è passata mezz'ora e il riscaldamento è finito.
Manca un'ora e mezza: iniziamo la partita.
Sei in un campo e altre sei in un altro. Alcune ragazze arrivate da poco (che sono tre), invece, restano a guardarci in panchina. Probabilmente, se qualcuna di noi giocherà male uscirà dal campo, e una di loro tre entrerà al posto nostro.
Martha comunque non può portarci tutte e quindici al campionato, perciò ha detto che ne porterà sei in campo e solo tre in panchina.
Tocca a me.
Batto dall'alto.
Uno, due, tre.
Dico mentalmente.
Dopo aver battuto entro in campo.
Evvai, ho fatto punto con la battuta!
Ad ogni punto ci avviciniamo e urliamo:
"Ooolè!"
"Brava Giorgia! Ottima battuta."
Urla l'allenatrice.
Intanto vedo Luna, Marco e Leo sugli spalti che applaudono.
Sorrido, ma non mi faccio distrarre, la partita non è finita.

Manca solo mezz'ora, stiamo vincendo due set a zero per noi.
Altro punto.
"Ooolè!"
Urliamo.

Abbiamo vinto, tre set a uno per noi.
È andata bene.
Ed ora, ansia! Chi metterà l'allenatrice in campo?
"Allora ragazze, mi piace la vostra grinta ed il gioco di squadra, però io ne posso scegliere solo sei da mettere in campo."
Dice Martha facendo una breve pausa, poi continua:
"Allora, senza allungare troppo il discorso, le sei ragazze da mettere in campo sono: Giorgia, Rita, Meri, Arianna, Chiara ed Eleonora. Le tre della panchina sono: Giada, Sonia e Claudia."
Non ci posso credere!
Luna, Marco e Leo stanno esultando.
"La prossima partita del campionato è fra una settimana, cioè martedì alle ore 18:00. Ascoltatemi bene, dovete essere qui alle 17:30, e non ammetto ritardi! Vi dovete cambiare, e non intendo solo scarpe e ginocchiere. Dovrete portare le divise e le metterete a Barletta, poi porterete l'acqua fuori, e tutto ciò in 15 minuti. Poi vi riscalderete ed eserciterete per 15 minuti e alle 18:00 inizierà la partita."
Dice Martha.
"Okei."
Diciamo noi.
È andata bene!
Entro nello spogliatoio e mi cambio, tolgo le ginocchiere e cambio le scarpe ed esco dalla palestra.
"Brava Giorgia!"
Dicono tutti e tre in coro.
Ringrazio.
"Io vado a casa mia Giò. Ciao!"
Dice Luna.
"Anch'io vado a casa mia Marco. Ciao."
Dice Leo.
"Ciao!"
Diciamo io e Marco.
Okay, siamo rimasti soli.

MARCO POV'S:
Giorgia mi guarda.
Amo i suoi occhi.
Non sono verdi, non sono nemmeno azzurri, né grigi o blu.
I suoi sono marroni. E sono i più belli che io abbia mai visto.
Da quando hai un lato dolce?
Okay, hai ragione.
Non m'importa dei suoi occhi.
Bene, il lato dolce l'hai mangiato ora. Ma tu non ti dovevi mettere con Giorgia solo per prenderla in giro? Sembra che tu te ne stia innamorando.
Io? Io non ho mai amato nessuno in vita mia, men che meno lei. Io le ragazze le uso soltanto.
Le persone non sono trofei, ricordati di ciò che disse Leo.
Lo ricordo bene.
Continuo a guardare Giorgia. In realtà la sto proprio fissando.
"Che c'è?"
Dice all'improvviso Giorgia.
"N-nulla..."
Balbetto. Si è accorta che la stavo guardando.
"Allora perché mi guardavi?"
Dice con gli occhi che brillano come fossero diamanti.
Perché sei bellissima.
"P-perc-chè..."
Ma che mi prende?
Un Marco indeciso su cosa dire? Non è da me.
Vorrei tanto accorciare la distanza tra di noi e...
No! Ma che ti salta in mente?
Però così potrei conquistarla...
Le prendo il suo viso tra le mani e avvicino la sua faccia alla mia.
Sono più alto di lei, perciò Giorgia si mette in punta di piedi. Siamo attaccati, ma quando sto per avvicinare le sue labbra alle mie, lei si allontana.
"S-scusa Marco ma... mi sono lasciata una settimana fa col mio ex ragazzo e..."
Dice lei.
"Lo ami ancora?"
La guardo sperando che mi dica di no.
"N-no, ma non sono pronta per un'altra relazione. Ho sofferto abbastanza..."
Qualche lacrima le riga il volto.
Sono un mostro! Non posso farla soffrire ancora.
L'abbraccio, e lei mette la sua testa nell'incavo del mio collo.
Restiamo così per un po'.
Forse non la merito, cioè togliamo il FORSE.
Sicuramente con Leo non soffrirà.
Non so che fare...
Vorrei mettermi con lei, solo perché così ci sarebbe una ragazza in più nella lista delle mie conquiste, ma non voglio che soffra.
Oppure devo evitarla, in modo che Leo la conquisti e non la faccia soffrire, al contrario di me?
SPAZIO AUTRICE:
INSOMMA, COSA FARÀ MARCO? LA FARÀ SOFFRIRE, O LA GETTERÀ NELLE BRACCIA DI LEO? LO SCOPRIRETE LEGGENDO IL PROSSIMO CAPITOLO!
835 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora