Cap.2.

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GIORGIA POV'S:
Dai, è carino Marco.
Ma no, non posso innamorarmi di nuovo.
Ho ancora ferite grandi sul cuore, che non emargineranno facilmente. Fanno ancora male, e non si può dimenticare. Non si possono dimenticare il suo profumo, i suoi baci ed i suoi abbracci.
Ero innamorata persa di Cristian, ma effettivamente lui non mi ama altrettanto. Inutile continuare a mentirmi, solo per pena, tra l'altro.
Però Marco potrebbe davvero farmi dimenticare di lui. In effetti è anche carino, quindi perché no. Non ora, certo.
Ho troppe ferite sul cuore.
Ed è vero, ho paura d'amare.
Ho paura perché m'innamoro sempre e solo degli stupidi.
Intanto il primo giorno di scuola è finito. Meglio così.
Voglio andare a casa, non ci capisco più niente. Voglio mangiare e andare a dormire.
Arriva Luna da me.
Non gli avevo rivolto la parola da quando ero rientrata in classe.
"Oh Giò, scusa. Per farmi perdonare ti porto al centro commerciale e ti pago una pizza, un cono di patatine e la coca."
E resta quasi senza fiato per aver parlato così in fretta.
"Io non... non devi pagarmi tu. Ho 25€, posso pagarmelo io il menù."
A che servono le parole, quando un abbraccio dice tutto?
L'abbraccio, e quasi l'ammazzo.
"Scusami tu Lù."
Intanto arriva Marco con Leo.
"Ehi."
Sorrido, e loro fanno lo stesso.
"Dove vai adesso?"
Dice Marco.
"Al centro commerciale con lei."
Rispondo.
"È un problema se veniamo anche noi?"
Dice Leo.
"No no, assolutamente."
Risponde Luna.
"Noi mangiamo lì."
Dico io, e loro rispondono:
"Quanto costa lì i menù con pizza, patatine fritte e coca?"
"Uhm, €7.50."
Dico io.
"Okay, andiamo. Dobbiamo fare 30 minuti di strada per arrivare col pullman, e sono già le 10:30."
Dice Marco.
"Andiamo a prendere i biglietti!"
Dico.
Entriamo in edicola, abbiamo pagato un biglietto 2€ all'andata e 2€ al ritorno.
Sono le 11:00, e siamo arrivati.
"Voi quanti soldi avete? Io €31."
Dice Luna.
"Io 21€."
Rispondo, e lo stesso dicono Marco e Leo.
"Facciamo un giro?"
Propone Leo.
"Si. È troppo presto per mangiare, effettivamente."
Rispondo, e sorrido.
Andiamo da Pull&Bear.
Ci sono gli sconti del 50%!
"Dovrei prendere una felpa."
Dico.
"Anch'io."
Dice Luna.
"Veniamo con voi."
Rispondono Marco e Leo.
Alla fine, dopo 30 minuti lì dentro, abbiamo preso sia io che Luna una felpa bordò con un teschio nero a 5€ l'una, mentre i ragazzi non hanno preso nulla.
"Andiamo a zara?"
Propongono loro.
"Si."
Dico.
Anche qui c'è il 50%.
Prendo dei jeans tutti strappati, di quelli che vanno larghi, e li pago €5.
Luna ha comprato una felpa tutta nera a €5.
Lei ama troppo le felpe, e in effetti anch'io. Sono calde, morbide, come un abbraccio.
Marco dei jeans a cavallo sceso a €6 e Leo una felpa con la cerniera a €7.
Sono le 12:30.
"Iniziamo a fare la fila per i menù? C'è molta gente."
Dico.
"Si."
Rispondono loro in coro.
Arriva il nostro turno, e prenotiamo 4 menù di €7.50, e ci sediamo al tavolino dopo aver pagato.
"Io vado in bagno, tanto è qui vicino."
Dice Luna.
"Anch'io."
Dice Leo.
Io e Marco restiamo soli.
Okaaaaaaay.
"Hai fame?"
Mi chiede Marco.
"Si."
Rispondo, fissandolo.
Guardo il display del telefono: le 13:15.
Oh cavolo! Ho dimenticato di avvisare mia madre!
Le mando subito un messaggio:
"Mamma sono al centro commerciale, non torno a casa a mangiare."
"Okay; mi hai fatta preoccupare!"
Risponde.
"Oh guarda, è arrivata la cameriera con i nostri menù."
Dice Marco.
Finalmenteeee!
Urlo mentalmente.
"Mi dai il tuo numero di telefono?"
Dice Marco.
"Sisi: 357289202."
*Numero inventato.*
Rispondo.
Intanto arrivano Leo e Luna.
L'amore della mia vita è qui: la pizza.
Sono le 14:00, e ci siamo appena alzati. La pizza era buonissima.
"E ora?"
Dice Leo.
"Uhm... ci facciamo un giretto, così verso le 15:00 ci prendiamo un gelato?"
Rispondo.
"Okay."
Dice Luna.
Facciamo un giretto, siamo entrati alla mediaword e ci siamo messi a giocare come i bimbi di 5 anni prima al Nintendo, poi alla play station.
Ovviamente Marco mi ha sfidata a Tekken, ma gli è andata male.
Ha perso, mentre Leo l'ha canzonato tutto il tempo, ed io me la ridevo.
Sono le 15:00.
Andiamo al bar e prendiamo un gelato.
Prendo il bigliettino della circolare.
"Cavolo! La prima circolare passa alle 15:10!"
Quasi urlo.
"E la seconda?"
Dice Luna, nel caso dovessimo perdere la prima.
"Alle 18:00."
Dico preoccupata.
"Muoviamoci allora!"
Dice Marco.
Quasi corriamo e...
Un passo falso e sono a terra.
"Ahia."
Dico. Il sangue cola su tutto il ginocchio, si vede dallo strappo dei jeans.
Marco si gira e dice:
"Ti sei fatta male?"
"Un po'..."
Mento. Mi sono fatta molto male.
"Prendo un fazzoletto, ti sta colando il sangue."
Dice.
Mentre tampona la ferita, mi prende in braccio come una principessa.
"Sta iniziando a piovere!"
Dice Luna.
E da una pioggia, inizia un acquazzone.
Intanto siamo entrati nel pullman, inzuppati, e Marco mi ha tenuta in braccio tutto il tempo.
"Grazie."
Gli sussurro.
"E di ché."
Risponde.
Mamma, quant'è dolce.
Intanto sono arrivata a casa.
"Ciao mamma. Papà?"
Dico.
"Papà sta lavorando, ora sto andando anch'io a lavoro. Sono quasi le 16:00."
Risponde mia madre.
"Okei, vado in camera!"
Rispondo.
Ho chiesto a Luna di restare a casa mia, le devo parlare.
SPAZIO AUTRICE:
RAGAZZI, COME VEDETE GIORGIA SI STA AFFEZIONANDO DAVVERO A MARCO. MA LUI? PENSA ANCORA CHE SIA UNA RAGAZZA IN PIÙ NELLA LISTA?
LO SCOPRIRETE LEGGENDO IL RESTO DELLA STORIA.
COSA VE NE PARE PER ORA?
COMMENTATE!
934 parole.

"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora