GIORGIA POV'S:
"Perdonami."
Sussurra.
"Sono un cretino, un disastro ancora più disastroso senza te. Dammi una possibilità."
Dice.
"Un'altra possibilità."
Lo correggo.
Fa un cenno con la testa, abbassando lo sguardo.
"Una canzone diceva: voglio un'altra volta l'impossibile, entrare nel tuo cuore come un missile."
Dice.
"Sì, per ferirmi."
Rispondo incrociando le braccia sotto il seno.
"No, per entrarti dentro. Me lo permetti?"
Sbuffo leggermente.
"Okay, sono un disastro, l'ho già detto... Non sono il migliore fra tutti, ma quello che ti ama più di tutti; e fidati, ce ne sono tanti che ti amano. Dammi la possibilità di dimostrartelo, non te ne pentirai."
C'è un minuto di silenzio, la tensione è palpabile. Odiando il silenzio, proferisco io per prima parola.
"La grammatica si sbaglia: il verbo 'restare' non è all'infinito. E neanche tu devi restare all'infinito se non te la senti. Io ho bisogno di qualcuno che voglia restare, perché tutto il resto di cui ho bisogno me l'hai già dato. Ed eri diventato te il mio bisogno principale. Lo giuro, perché tu mi salvi anche quando non voglio essere salvata, ecco perché ti odio ma ti amo. Ma amore non vuol dire essere costretti a perdonare, anche perché sarebbe una continua sofferenza, ci sarebbe meno fiducia. Non credi?"
Dico cercando di non inciampare nelle parole. La mente già si annebbia.
"Hai ragione. Ma sei entrata nella mia vita senza fare rumore e a piccoli passi, eppure me l'hai scombussolata ugualmente, perciò non ti lascio andare via così."
Mi dice sperando di essere perdonato.
"Marco, l'amore è un'arma, e tu evidentemente non sai usare quest'arma, perciò stai sparando a caso. Rischieresti di fare del male a qualcuno, non credi? A me, a me hai fatto del male. Mi hai colpita dritta nel cuore. Ma questo è l'amore. È pericoloso. Fa male."
Gli dico guardandolo negli occhi.
"Piccola, so che chiederti scusa non basterà, ma io ti dimostrerò con i fatti e non con le parole, che se prima non sapevo usarla quest'arma, adesso la conosco come il palmo della mia mano. Un'ultima possibilità, una sola. Non te ne pentirai principessa. Ti amo troppo, non saprei vivere senza te."
Mi dice con gli occhi lucidi.
"Marco, ho già sofferto abbastanza. Devo andare."
Dico, girandomi.
Mi sento afferrare il polso, è lui.
"Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami, che non vuoi più vedermi nella tua vita. Se mi dirai davvero queste parole, io uscirò per sempre dalla tua vita."
Abbiamo la fronte attaccata.
Il respiro inizia ad essere irregolare, il cuore batte veloce e la voce trema, peggio di quando un prof t'interroga e non hai studiato.
"Io...io..."
Scoppio in lacrime, e lui mi abbraccia. Metto la testa nell'incavo del suo collo e mi beo il suo profumo. Come posso dirgli che non lo amo, se non è così?
"Ti porterò all'altare, okay?"
Dice.
"È una promessa?"
Rispondo con gli occhi lucidi.
"È una promessa, e io non infrango le promesse; io, le promesse, le mantengo. Fidati di me, anzi di noi. Ti fidi?"
Mi chiede.
"Mi fido di noi. Ma non farmi più del male."
"Non lo meriti, non ti merito. Scusa."
"Vedi, è per questo che non volevo più vederti. Mi conosco, sarebbe bastato un tuo sguardo a far crollare le mie barriere. Ma oramai ho preso troppe scelte sbagliate nella vita. Una in più, una in meno, cosa vuoi che sia?"
Dico asciugandomi le lacrime.
"Ti renderò felice principessa. Scusa scusa scusa, perdonami."
Dice baciandomi.
"Ho scelta?"
Dico ridacchiando.
"No."
Risponde.
"Bene."
Ridiamo.
La tensione che c'era prima nell'aria, piano piano è sparita, facendo spazio a un vortice di emozioni.
"Cosa devo fare con te?"
Chiedo.
"Amami."
Dice ridendo.
"Non c'era bisogno che me lo dicessi. Vedi, anche prima, nonostante l'odio, beh, io ti amavo. Ti amo tutt'ora, ma quando qualcuno ti fa del male si fa sempre più spazio al dolore. Alla fine resta solo quello, insieme alla malinconia. Cosa credi? Credi che non mi sia riletta tutte le nostre chat? Credi che io non abbia rivisto tutte le nostre stupide foto insieme? Perché è questo che resta, quando due persone si lasciano. Restano le conversazioni su whatsapp, le foto insieme e tanti ricordi che ti pervadono la mente."
Dico.
"Ti ho fatto soffrire tanto vero? Sai, non era mia intenzione, non era neanche colpa mia. Se penso a Tiffany...oh... mi si è appiccicata addosso come una cozza e mi ha baciato, ha cercato di rovinare il nostro rapporto. Ha fatto di tutto per mandare all'aria quello che avevamo costruito. A me Tiffany fa solo schi-fo!"
"Non me la nominare, non la voglio più vedere né sentire, è una persona spregevole che non merita di essere nominata, sennò la facciamo sentire troppo importante, non credi?"
Dico.
"Pensiamo a noi."
Aggiungo sorridendo.
"Hai ragione. Piccola, mi sei mancata."
Dice.
"Anche tu, amore."
Ma cos'è? Mi è mancato, mi è mancato troppo. Lui, il suo profumo che ormai le mie narici conoscono a memoria, che non confondono. Perché il suo profumo è inconfondibile. Il suo sorriso, il suo sorriso è droga allo stato puro. Crea dipendenza nel vero senso della parola. E i suoi occhi? Come si possono dimenticare? Non potrei mai farlo. I suoi occhi, gli riconoscerei tra milioni di occhi.
Come poter dimenticare i momenti passati insieme? Servirebbe una macchina del tempo per tornare indietro, liberarci del passato e non sbagliare niente. Una canzone diceva:
"Ci vorrebbe un'altra vita per amarti nuovamente, liberarci del passato e non sbagliare niente."
Ma non si può tornare indietro, e non avremo una seconda vita. E sapete che vi dico?
Mi piacciono questi sbagli, mi piacciono.
Mi piace sbagliare con lui, per lui.
Questi sbagli mi piacciono quasi quanto lui.SPAZIO AUTRICE:
EHILÀ!
ULTIMO CAPITOLOO.
CHI PIANGE CON ME?
MAMMA MIA, UNA STORIA FINITAA.
IN REALTÀ MANCA IL SEQUEL, PERÒ CI SIAMO DAIII.
È PASSATO GIÀ COSÌ TANTO TEMPO? IO ANCORA NON CI CREDOO.
NIENT'ALTRO D'AGGIUNGERE.
UN BACIO!👑💟
997 parole.
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"Sono Un Disastro, Ma Tu Amami."
RomanceDAL CAPITOLO 15: "Dobbiamo parlare seriamente, per una volta. Promettendo di non allontanarci, dopo." Dice. "E perché non dovremmo allontanarci? Siamo... siamo come l'acqua e il fuoco, il giorno e la notte, il nero e il bianco, il male e il bene, la...