La cena sta procedendo noiosamente, sia per i mie gusti e sia per quelli dei ragazzi seduti a questo tavolo.
I miei genitori, con quelli di Josh e del ragazzo di cui ancora non so il nome, non fanno altro che parlare di lavoro e di politica.
È straziante, porchi capperi!!"Mamma, io vado un po' all'entrata principale che devo fare una chiamata. Scusate, torno subito." Esclamo allontanandomi con una scusa, visto che non ne potevo più di ascoltare le loro chiacchere.
E invece di andare lì mi dirigo verso il retro dove noto un piazzale con una fontana a tre piani posta al centro, con l'acqua illuminata da delle lucine colorate che scorre lentamente, mentre per tutto il perimetro del piazzale ci sono varie panchine.
È un posto davvero carino!Mi avvicino alla fontana e sfioro l'acqua con le dita.
"A quanto pare l'unica chiamata che dovevi fare era quella a Nemo per farti venire a prendere e portarti via nei lontani oceani del mondo, eeh!" Sento una voce da dietro le mie spalle e subito m'irrigidisco riconoscendola.
''Ah ah ah ah! Ma come sei spiritoso." Dico ironicamente mentre mi giro verso di lui alzando gli occhi al cielo.
"Bhè, modestamente si lo sono." Mi dice lui con uno stupido sorriso stampato in faccia.Se non fosse così bello glielo leverei quel sorrisetto da strafottente con un bel pugno!
"Sai, non mi è piaciuto il tuo comportamento a tavola...le ragazze educate come te non dovrebbero fare quei gestacci a persone più importanti di loro!" Esclama beffardo inserendo le mani nelle tasche posteriori dei suoi jeans.
Cosa??
Persone importanti?
Ma chi si crede di essere?!"Non mi conosci perciò non farti strane impressioni su di me perché credimi, non sono affatto educata con tipi viziati e presuntuosi come te!" Ringhio fulminandolo con lo sguardo.
"Uuuh...credo di averlo già notato, ma sai...non devi sminuirmi quando il mio ego è più alto e importante del tuo." Continua sorridendomi ancora beffardo.
"Ma ti senti?? Chi ti credi di essere?" Chiedo al quanto alterata di tutta questa sua convinzione.
"Solo una persona normale che è più bella e furba di tutte le altre." Risponde ovvio gonfiando il petto.
"Siii!! Si vede visto il tuo ego smisurato pieno di vanituosità e coglionaggine!"Alla mia affermazione la sua espressione da furba e divertita si trasforma in una cupa e rabbiosa.
"Senti ma non hai niente di meglio da fare che venire a scassare l'anima a me?!" Gli chiedo subito dopo alterata.
"Ehi, ehi...calmati gli ormoni ragazza!"
"Sono calma non si vede?"
"Se per calma intendi sbraitare come una pazza psicopatica, allora si...sei decisamente calma!" Mi beffeggia ridendo.Ma non era diventato improvvisamente rabbioso nei miei confronti?
Basta...sto perdendo la pazienza con tutta sta lunaticità!Mi giro sbuffando e alzando gli occhi al cielo, poi inizio ad incamminarmi verso il ristorante ma non faccio in tempo a fare un passo perché una presa potente si posa sul mio polso ed in seguito mi gira violentemente facendomi sbattere contro il suo petto, su cui d'istinto poso le mani.
Lui mi fissa con un espressione seria in volto mentre io lo fisso confusa.
Si avvicina piano piano e inizia ad accarezzarmi dolcemente una guancia col pollice.
A quel tocco sento piccoli brividi invadermi la schiena e allora mi scanso.Lui mi guarda cunfuso ed io sbuffo.
"Senti che vuoi?" Chiedo brusca non volendo stare altro tempo qui con lui.
"Ma sei sempre così acida?! Non ti sopporto più!" Sbraita di colpo allontanandosi di un passo.
"Bhè tranquillo che nemmeno la persona più calma e paziente a questo mondo mi sopporterebbe perciò non vedo proprio come un'imbranato come te ci possa riuscire!" Dico alzando leggermente il tono di voce, al che lo vedo subito irrigidirsi e stringere i pugni lungo i fianchi.
"Senti perché non te ne vai che già mi stai alterando, e non poco!"
"Era proprio quello che volevo fare finchè un certo stronzo non mi ha bloccata per un polso e tirata a sè."Non mi accorgo neanche che stiamo urlando come forsenati.
Mi fa perdere la cognizione delle cose!
Non riesco a stare lucida...
Uff!"Bhè, adesso mi sembra che il tuo polso sia libero anche più dell'aria, perciò cosa aspetti a girare i tacchi e andartene?! Forse l'invito servito su un piatto d'argento?" Mi chiede freddo guardandomi male.
Ma tu guarda che stronzo!
"Senti, e se voglio restare qui ti crea problemi? Perché se è così te ne puoi benissimo anche andare tu, la strada la sai."
"Bhè si da il fatto che anch'io voglia restare qui, perciò te ne vai tu!"
"Non decidi tu per me."
"No, ma se sei così intelligente da capire che non ti voglio tra i piedi e che te ne devi andare, non c'è bisogno che te lo dica io."
"Io resto qui." Scandisco per bene ogni parola puntando il dito verso il giù facendogli capire così, che da qui non mi muovo.
"Bene, vedo che oltre ad essere una brutta sfigata sei anche veramente stupida!
Ti do un consiglio, se vuoi apparire meno brutta di quanto sei, mettiti qualche chilo di trucco in faccia, potrebbe migliore del 0,1% la situazione." Mi schernisce lui.Rimango scioccata dalle sue parole e spalanco la bocca.
I miei occhi si accecano dalla rabbia e stringo i pugni per non picchiarlo...
Anzi, penso che lo farò!Mi avvicino a lui e gli tiro un calcio lì dove non batte il sole, al che si contorce dal dolore.
Gli afferro con la mano il ciuffo e lo costringo ad alzare la testa per guardarmi negli occhi e allora inizio ad urlargli contro -"Senti lurido bastardo, non sarò una modella come Ashley che si crede chissachì solo per avere culo e tette rifatte, i capelli che a forza di tingerli sembrano le stiano per cadere da un momento all'altro, non avrò vestiti firmati e non indosserò minigonne e top striminziti che mi fanno sembrare più nuda che vestita e non curo il mio aspetto con trucco, blush, rossetti rosso fuoco che mi fanno delle labbra grosse quanto una mongolfiera, perché preferisco essere mille volte come sono adesso che essere una Barbie senza pudore e senza dignità per se stessa, più finta che vera!!"
Gridandogli tutto questo a squarcia gola mi giro e inizio ad allontanarmi da quel brutto coglione che è rimasto lì a guardarmi scioccato.Ritorno dentro incazzata come non mai e noto che hanno servito i pasti. Mi siedo di botto sulla sedia ed inizio a mangiare, anche se non ho tanta fame.
Poco dopo lo vedo entrare a testa bassa, tutto rosso in viso.
Si siede davanti a me non mi rivolge alcuno sguardo, stessa cosa che faccio io.********
La serata passa tra chiacchere noiose sempre sul lavoro...sembra che non sappiano parlare altro che di quello!
Quando è giunta l'ora di ritornare a casa entro in macchina seguita da Cassy e dai miei genitori.
Mio padre mette in moto e partiamo verso casa.Arrivati vado direttamente in camera mia senza degnare nessuno di uno sguardo ed in seguito m'infilo sotto le coperte stanca di questa giornata.
Piuttosto stressante direi!
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Arrivi tu e mi salvi.
RomanceTrama: Selene è una ragazza comune di 16 anni, forte e decisa, che non si lascia abbindolare da nessuno e a cui piace molto vivere la vita, ogni singolo attimo di essa per lei è pura magia, nelle sue belle e brutte esperienze, con le sue complicazio...