Arrivi tu e mi salvi.

28 capitolo

"Seeel! No fermati...ti prego! Non andarteneee!"
Mi sveglio sentendo delle urla.
Mi volto verso Chris e vedo che si sta agitando.
"Seeel! Non lo fare, ti prego! Non mi lasciareeee!"
Continua a gridare e sento vari singhiozzi provenire da lui.
"Ehi Chris! Svegliati!" Dico scuotendolo per un braccio.
Continua ad agitarsi e respira affannosamente mentre dalla sua fronte scendono delle goccioline di sudore.
"Chris ti prego svegliati! Sono qui." Continuo a dire scuotendolo, ma non si sveglia.

"Seeel!" Grida lui in preda al panico.
"Chris dannazione! Apri gli occhi e guardami sono qui! Non me ne vado Chris sono qui!!!" Alzo un pò la voce dandogli dei leggeri schiaffi sul viso.
Lui si sveglia di colpo e mi guarda alibito.
"Chris oh Dio!" Dico abbracciandolo.
Lui mi stringe forte al suo corpo e continua a respirare affannosamente.
"Sel, sei qui!" Dice lui con un leggero tremolio nella sua voce.
"Si, sono qui e non me ne vado...sta tranquillo, va tutto bene!" Dico lasciandogli una scia di baci che parte dal collo fino alla guancia.
"Va tutto bene!" Continuo a dire sussurrando e appoggiando la mia fronte alla sua.
"Non te ne vai vero? T-tu non mi lasci, ok?" Dice prendendomi il viso fra le mani e guardandomi negli occhi.
"Ovvio che non ti lascio! Rimango qui con te, tranquillo!" Gli dico lasciando un piccolo bacio sulla sua fronte.
Lui sembra calmarsi infatti i suoi respiri si fanno più calmi e regolari.

"Stai bene?" Gli chiedo.
"Si, adesso si!" Dice guardandomi e lasciandomi un bacio sulla mascella.
"Cos'hai sognato? Vuoi dirmelo?" Gli chiedo ancora.
Lui annuisce piano.
"Ho sognato che ero in una stanza buia, mi guardavo intorno per trovare una via d'uscita ma non c'era niente...poi tutto d'un tratto appari tu che mi chiedi aiuto. Inizio a correre verso di te ma sembravi irragiungibile. Ad ogni passo che facevo tu ti allontanavi, all'improvviso sono apparse due ombre che ti hanno trascinata nel buio, tu gridavi il mio nome per cercare aiuto, ma io non riuscivo ad avvicinarmi in nessun modo a te, mi sentivo cosi impotente e debole, ti ho lasciata morire nell'oscurità, non sono stato capace di aiutarti, mi sono sentito come se ti avessi abbandonata nel momento in cui tu avevi più bisogno di me, e questo è proprio quello che ho fatto in queste ultime settimane." Dice abbassando lo sguardo.
Io gli prendo il mento con due dita e gli alzo la testa guardandolo.
"Lo so, ma non importa...tranquillo! Era solo un incubo, io sono qui con te, va bene?" Dico accarezzandogli la guancia.
"D'accordo!" Dice con voce piano.
Lo prendo tra le mie braccia e lui appoggia la testa sul mio petto mentre io gli accarezzo i capelli, gesto che sembra tranquillizzarlo.
Gli lascio un tenero bacio fra i capelli e lui si stringe di più a me.
"Adesso dormi ok? Io sarò qui quando ti sveglierai." Sussurro piano e lui mi risponde con un debole, -"Si."
Dopo cadiamo entrambi in un sonno profondo.

Mi sveglio sentendo un mugulio di una persona accanto a me.
Cerco di voltarmi ma un braccio me lo impedisce...è Chris.
Mi sta letteralmente addosso e ho le gambe incrociate alle sue.
Mi volto con difficoltà da un lato e gli accarezzo dolcemente la guancia.
Lui mi lascia un tenero bacio sulla mano e dopo apre gli occhi facendomi un dolce sorriso.

Quanto può essere bello, madonna mia?!!

''Hai dormito bene?" Gli chiedo alzandomi e reggendomi sui gomiti.
"Si..sai sei davvero comoda. Ogni volta che dormiremo insieme mi farai da cuscino." Dice lui ridacchiando.
"E cosa ti fa pensare che dormiremo ancora insieme io e te?" Chiedo con un ghigno in faccia.
"Ooh credimi, capiterà un sacco di volte!" Dice buttandosi a peso morto su di me e io lancio un urlo per la sorpresa.

"M-ma q-qanto pesiii?" Dico io tra le risate e cercando di togliermelo di dosso.
"Ooh non so! Sarò qualche 70 penso!" Dice ridacchiando.
"Ma sei un ciccione!" Dico continuando a ridere seguito da lui.
"Ciccione a chi eeh?" Dice facendomi il solletico.
"Aaaaaaah! Nooo Chris, fermati!!" Gli dico scalciando all'aria e cercando di non ridere, ma mi è impossibile.
Lui se la gode ridendo mentre io soffro.
Prima che continui a farmi solletico gli blocco i polsi e capovolgo la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui.