Arrivi tu e mi salvi.

29 capitolo

Sono passate due settimane da quando io e Chris eravamo insieme nella mia tenda del campeggio che avevamo fatto con la scuola.
Da quel momento in poi non mi ha nemmeno guardata per un secondo...la mattina a scuola stava sempre attaccato alle labbra di Ashley e se la faceva nei bagni della scuola.

Lo so perché li ho sorpresi una volta mentre lo stavano facendo sul ripiano dei lavandini...che schifo!
Da quel giorno non ho messo più piede in quel bagno.

In ogni caso, dicevo, Chris è cambiato tanto...infatti l'influenza di Ashley non è una delle migliori.
Esce ogni sera con lei e vanno nei pub, nelle discoteche, alle feste...insomma si divertono...lui se la fa mattina e sera e si gode la vita come se tutto quello che è successo fra di noi non esistesse.

Bhè...in fondo lui ama Ashley, sono stata io la stupida a credere alle sue parole...che cretina!

Riguardo al problema del succhiotto io l'ho coperto con un pò di fard, infatti non si notava tanto...mentre quelli di Chris si vedevano eccome, infatti lui per discolparsi ha detto che mentre dormiva io sono entrata nella sua tenda e glieli ho fatti...ovviamente Ahsley gli ha creduto ed è venuta da me a farmi la ramanzina più lunga della Grande Muraglia e io incazzata nera sono andata da Chris e l'ho picchiato lasciandogli due bei segni neri sull'occhio destro e sullo zigomo sinistro...lui come sempre si è arrabbiato e ci siamo presi a parole, belle pesanti aggiungerei.

Insomma, che dire...la mia vita fa schifo...nonostante io la ami nelle sue belle e brutte esperienze, cerco di non lamentarmi...in fondo mi servirà da lezione per la prossima volta e la prendo come un'avventura ormai superata.

Per adesso mi trovo nella biblioteca scolastica che sistemo alcuni libri sugli scaffali....non perché lo voglio io, ma perché sono finita in punizione!
Oh meglio...Chris mi ci ha fatta finire!

Ogni giorno mi prende in giro, mi disturba durante le lezioni e mi fa prendere note e lui se ne esce senza un minimo sforzo, litighiamo, ci tiriamo pugni e calci, ci diamo la colpa a vicenda, ci facciamo dispetti in continuazione, ci sgridiamo e poi ci picchiamo....insomma siamo praticamente in guerra!!!

È così stressante tutto questo...vorrei tanto non avere tutti questi alti e bassi con lui...più alti che bassi, ma vabbè!
Insomma, perché si comporta così?
Cosa lo rende così lunatico?
E soprattutto perché ogni volta che litighiamo andandoci pesante vedo pentimento nei suoi occhi, vedo tristezza, vedo sofferenza e vedo un ragazzo che non vuole fare quello che fà, ma sembra quasi essere costretto!!
Booh! Sono così confusa!!!

In ogni caso, nonostante tutto questo non cede...continua a creare battibecchi con me.

E da due ore che continuo a sistemare questi vecchi libri e non ce la faccio più!
Me ne mancano ancora due carrelli pieni e finirò alle 7 di sera se non mi sbrigo.
Che casiiiino!

Mi metto all'opera e quando sto per posare il primo libro sullo scaffale che ho davanti, sento un rumore di una porta che sbatte.
Mi fermo sul colpo e mi avvicino piano verso l'entrata, nascondendomi dietro gli scaffali.
Vedo una persona, più precisamente un ragazzo che si sta guardando intorno.
Mi avvicino piano alle sue spalle e con una mossa veloce lo impalo al muro tenendolo fermo per il collo.
Lui sorpreso lancia un urlo e dopo quando mi vede si calma...si abbassa gli occhiali da sole e noto che il ragazzo è proprio Chris.

"Ehi! Calma non sono mica un assassino." Dice lui ridacchiando.
Io sbuffo.
"Che cosa ci fai qui?" Chiedo alzando gli occhi al cielo.
"Bhè non è ovvio?! Sono venuto a darti una mano...sai mi sentivo in colpa!" Dice sorridendomi in un modo beffardo.
"Se te ne vai ci fai più bella figura!" Dico mollando la presa e riniziando a sistemare i libri, lui mi segue.
''Ooh andiamo! Non ce l'avrai mica con me?" Chiede sorridendomi...è così snervante!
"Nooo! Ma che fa scherziamo?? Io avercela con te! Ma nooo...sciocchino!" Dico con aria ironica al che lui si mette a ridere.
"La smetti di ridere? Mi stai dando sui nervi! " Gli dico alzando gli occhi al cielo.
"Mi piace farti saltare i nervi." Dice avvicinandosi pericolosamente e bloccandomi allo scaffale mettendo le mani ai lati della mia testa.
"Allontanati!" Gli ringhio contro.
"Sennò?" Chiede lui avvicinandosi ancora di più al mio viso e premendo il suo corpo contro il mio.