Arrivi tu e mi salvi.

21 capitolo

Pov's Chris

Poco fa ho sentito Sel entrare nella mia stanza...mi ha dato un bacio sulla fronte e dopo mi ha sussurrato un, - "Mi dispiace", ma non sò per cosa...ecco perché adesso mi ritrovo nella sua stanza a cercare qualcosa che forse l'ha spaventata, o si sentiva in colpa per qualcosa...o forse ha ricevuto altri messaggi.
Non lo so ma devo scoprirlo. Sento che qualcosa l'ha turbata.

Vedo il suo cellulare poggiato sul suo comodino e sotto di esso si trova un foglio piegato.
Mi avvicino piano, cercando di non svegliarla.
Prendo il foglio e lo apro.
Spalanco gli occhi e la bocca nel vedere me stesso disegnato sopra con la gola tagliata.
Ma che cazzo?!

Le prendo il cellulare e lo sblocco.
Vado nei messaggi e clicco l'ultimo che ha ricevuto.
Lo apro e vedo una foto di me, scattata sicuramente poco fa, con scritto sopra una minaccia...sempre lo sconosciuto.

Bastardi! Ancora non la lasciano in pace.

Sicuramente adesso si sentirà in colpa e vorrà starmi lontano.
Ma io come faccio a starle lontano?
Non ci riesco. Davvero!

Mi giro e la guardo dormire...ha qualche ciocca di capelli che le ricadono sul viso, allora gliele scosto leggermente e dopo inizio ad accarrezzarle dolcemente la guancia.
È così bella!
Sento di doverla proteggerla ad ogni costo.
Non voglio che le succeda qualcosa di male.

Sospiro e dopo un pò decido di andarmene.
Non da quella stanza, ma da quella casa.
Non posso vederla tutti i giorni senza parlarle, senza toccarla, senza nemmeno guardarla.
Non resisto! È più forte di me.
Sento come un'attrazione verso di lei...così potente che non riesco a non lasciarmi andare.
È cosi pura e innocente! La voglio!

Perso nei miei pensieri non mi accorgo neanche di trovarmi di fronte a casa di Ashley.
Senza pensarci due volte suono il campanello, non importa se sono quasi le 5 del mattino...mi deve aprire perché le devo parlare.

Sento la sua voce impastata dal sonno chiedere chi è al citofono.
"Sono io Ashley, aprimi." Dico con tono freddo.
"Chris? Ma ti rendi conto di che ore sono?" Chiede lei urlando.

Ma parlare civilmente no, eeh?

"Si, me ne rendo conto perfettamente, e credimi non sarei qui se non fosse una cosa urgente!" Dico mantenendo un tono distaccato.
"In questo modo hai rovinato il mio sonno di bellezza!" Si lamenta.
Io impaziente sbuffo.
"Mi apri o no?!" Dico ormai frustato.
Sento il cancello aprirsi e allora entro dentro.
La vedo davanti la porta d'ingresso che mi scruta attentamente dalla testa ai piedi.
"Allora cosa ti porta qui?" Chiede incrociando le braccia al petto.
"Sono venuto per mettere le cose in chiaro. Smettila di girare intorno a Sel e lasciala in pace...non è stata lei ad allontanarmi da te, ma bensì io!
Io mi sono allontanato da te, perché tu eri solo un passatempo! Io non ti amavo e non ti amo tutt'ora.
Dunque mettitelo bene in testa. Tra me e te non potrà esserci mai niente!" Dico gesticolando e alzando un pò il tono di voce.
Vedo alcune lacrime solcarle il viso...bene ti sta stronza!
"Come osi lasciarmi?" Chiede urlando.
"Come posso lasciarti se tra noi non c'è mai stato niente!" Le rispondo impazientato io.
"Per me tu eri tutto, Chris. Tutto!" Urla cercando di darmi uno schiaffo, ma io le blocco il polso a mezz'aria.
"Non te lo ripeterò un'altra volta! Lasciala in pace." Dico scandendo parola per parola.

Lei si scosta dalla mia presa e si massaggia il polso, forse perché ho fatto troppa pressione.
"Solo se tu starai con me! Devi essere il mio fidanzato. Solo allora la lascerò in pace! E tu quando la vedrai dovrai trattarla di merda. Hai capito?
Se non lo fai la massacrerò fino a farla scoppiare e le renderò la vita un vero inferno!" Dice guardandomi negli occhi che fumano di rabbia.

Non posso credere che davvero mi stia chiedendo una cosa del genere! Come diavolo faccio adesso?
Non voglio stare lontano da lei, ma non voglio neanche che soffra.
L'unico modo è accettare.