42 capitolo

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Mi ritrovo in una stanza buia ed io sono illuminata da una luce blu che mi sta acceccando per quanto forte è.
Cerco di vedere dove mi trovo, ma tutto quello che vedo è una persona davanti a me che mi fissa stando nell'ombra.
Non riesco a capire chi sia perché non si fa avanti.
"Chi sei?" Gli chiedo, ma la mia voce sembra disperdersi immediatamente, infatti, da parte sua non ottengo nessuna risposta.
"Ho detto chi sei?" Riprovo alzando di più la voce ma anche sta volta si disperde.
Lo sento ridacchiare.
"Sei in una gabbia di vetro, nessuno può sentirti da fuori." Dice continuando a ridacchiare mentre fa piccoli passi in avanti.
"Che significa che sono in una gabbia di vetro?" Chiedo confusa e guardandomi attorno...io non vedo niente.
Lui mi fa un segno con la mano di raggiungerlo ed allora faccio un piccolo passo titubante in avanti, ma vengo bloccata da qualcosa.
Metto le mani in avanti e noto che c'è una gabbia trasparente...spingo per cercare di allontanare questa cosa da me, ma non ci riesco.

Sono davvero bloccata qui?
In una gabbia invisibile?

"Adesso capisci perché nessuno ti può sentire? Sei in trappola." Dice ridacchiando.
Io lo guardo confusa ma anche arrabbiata ed inizio a battere pugni sulla superficie invisibile che ho davanti.
Sembra che dò pugni all'aria...anche se tutti quelli che dò vengono bloccati a metà.
Strano!!

"Si restringe sempre di più." Mi dice il ragazzo che continua a fissarmi ridendo.
Io lo guardo spaventata ed inizio ad agitarmi...morirò schiacciata qui dentro.
"Ooh no! Non ti schiaccerai lì, tranquilla." Dice ridendo.
Ma che legge nella mente?

"Cosa mi succederà?" Urlo per farmi sentire.
"Nessuno ti sentirà urlare, ancora non l'hai capito?" Mi chiede ridendo.
"Ti capisco solo perché sono un mago nella lettura delle labbra." Si privilegia.
"Chi sei? E che cosa mi succederà?" Chiedo determinata ed anche un pò spaventata.
"Mhm..vediamo. Vuoi davvero sapere chi sono?" Mi chiede toccandosi il mento.
Io annuisco piano poggiando le mani sulla superficie invisibile per vedere se si è ristretta ancora di più...purtroppo noto che è così!
Cazzo!!!

Lui ride di gusto e dopo si fa avanti facendo piccoli passi verso la luce blu che illumina anche me.
Quando esce allo scoperto noto due occhi ghiaccio che col riflesso della luce blu diventano di un azzurro più intenso e scuro, che lo rendono incredibilente affascinante...troppo affascinante.

"Chris." Sussurro scioccata.
"Si?" Dice lui avvicinandosi finchè non è ad un centimetro dalla gabbia trasparente.
"C-che diavolo ci fai qui?" Chiedo al quanto scioccata.
"Ooh Sel..ma non è ovvio?!" Mi chiede ridendo.
"Che cosa dev'essere ovvio?" Chiedo confusa.
"Guarda i tuoi piedi." Mi dice lui.
Abbasso lo sguardo e vedo dell'acqua fuoriuscire dal pavimento e piano piano si alza ad un ritmo piuttosto veloce.
Alzo di scatto lo sguardo nei suoi occhi e vedo un ghigno malvagio dipinto sul suo viso.
"Chris. Che cosa vuoi fare?" Urlo battendo pugni sul vetro che mi separa da lui.
"Semplice!" Dice ridendo.
"Voglio ucciderti." Continua facendosi subito serio.
Spalanco gli occhi alla sua affermazione e rimango immobile a fissare i suoi.
"Chris...ma che cosa stai dicendo?" Sussurro ancora scioccata.
"Proprio quello che hai sentito." Dice lui allontanandosi di un passo.

Continuo a guardarlo scioccata ed immobile, ma mi riprendo quando sento qualcosa di freddo intorno alla mia vita.
Abbasso lo sguardo e noto che l'acqua è alta fino al mio ombelico.
Cazzo no!!
Alzo di scatto lo sguardo su Chris implorandolo con lo sguardo di farmi uscire da qui.
"Chriiis! Smettila, che cosa ti prende?" Urlo battendo la mano sul vetro invisibile.
Lui fa finta di non sentirmi e mi guarda sorridendo.
"Chriiis...so che mi senti cazzo! Fammi uscire!" Urlo ancora.
Lui non alza un dito.

Continuo ad agitarmi e l'acqua continua a salire.
Quando mi arriva sotto al seno mi agito di più tirando calci e pugni ed inizio ad urlare.

"Smettila nessuno ti salverà!" Urla Chris arrabbiato.
"Che cazzo ti prende?!!!!! Chris non sei così. Non mi faresti mai del male! Basta, smettila!" Urlo più che posso con le lacrime agli occhi mentre continuo a battere pugni sul vetro.
"Non agitarti o morirai prima del dovuto." Dice avvicinandosi.
"Rispondimi cazzooo!!!" Urlo più forte.
Lui scoppia a ridere.
"Smettila Chris!! Smettilaaa!!" Urlo lasciando che le lacrime scivolino sulle mie guance.
"Basta ti prego...non farmi questo. Non lo fare!" Urlo piangendo e poggiando la testa sul vetro mentre singhiozzo fortemente.
"Non farmi questo ti supplico!" Dico a bassa voce a causa del pianto.
"Mi dispiace! Ma devo farlo...tu non ti fidi di me dunque devo far si che questa tua convinzione diventi reale, no?!" Dice lui ridendo come un pazzo.

Arrivi tu e mi salvi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora