Arrivi tu e mi salvi.

38 capitolo

Non ho chiuso occhio per tutta la notte e nemmeno durante quelle poche ore del mattino perché non sono abituata a dormire con i polsi e le caviglie legate...è abbastanza scomodo.
Inoltre ogni volta che chiudevo occhio mi appariva l'immagine di Chris davanti ed anche qualche flash su di noi...
Non riuscivo a non trattenere le lacrime e dunque scoppiavo a piangere ogni volta che l'avevo in mente...ovvero sempre!
E bruttissimo non averlo più qui...anzi è orribile!

Solo a pensarci mi viene un'irrefrenabile voglia di piangere e se non fossi legata a questa maledetta sedia, sarei già da quella cogliona per strozzarla.
Come ha potuto farlo??
Pensavo l'amasse anche lei dannazione!!
Come si può fare una cosa del genere?!!

I miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre rivelando la figura di Mike.
"Ehi ti sei svegliata?" Mi chiede con un sorrisino.
"Che cosa c'è sei cieco? Non vedi che sono sveglia!" Gli dico brusca io.
"Se mi parli ancora così non avrai più la capacità di farlo." Ringhia estraendo il telecomando dalla tasca postetiore dei jeans e premendo il solito tasto, facendomi provare altro dolore...di mattina proprio nooo!
Strizzo gli occhi e sopporto il dolore senza urlare...ormai il dolore che mi ha fatta completamente morire è stata la perdita di Chris.

Mike si avvicina pericolosamente e mi afferra per il braccio sinistro, sempre legato dietro la sedia.
Io lo guardo confusa e osservo le sue mosse.
Estrae una siringa dalla sua tasca e me la infila velocemente nella vena del braccio.
Spalanco gli occhi e quando me la leva mi fa un sorriso compiaciuto.

"Che cazzo era?" Chiedo arrabbiata.
"Un pò di droga...tesoro vedrai come ti piacerà lo stato in cui ti ritroverai!" Dice sempre ridendo.
Spalanco la bocca alla sua affermazione e lui ridacchia più forte.
"Che cazzo hai detto??" Urlo ma la mia voce finisce in un sussurro.
"Ooh hai sentito bene!" Dice lui.

Sbatto ripetutamente le palpebre e cerco di restare ferma dato che mi sento barcollare da destra a sinistra...mi sento confusa e strana.
Il cervello lo sento più leggero e sento l'anima priva dei pesi che me la schiacciavano.

Mike si avvicina lentamente a me ed io alzo lo sguardo per vederlo.
Vedo la sua faccia prima felice e dopo arrabbiata...poi ride e dopo piange.
Ma che cazzo??

"Ti senti leggera vero? Ma sei anche confusa." Mi dice piegandosi alla mia altezza.
"C-che c-cos-..." non finisco la frase che la mia bocca è aperta in una "o" perfetta e Mike mi mette due pasticche sulla lingua e dopo mi butta tutta una bottiglia d'acqua in bocca per ingogliarle.
Cerco di aprire la bocca per sputare tutto fuori, ma Mike me lo impedisce tenendomi ferma dal mento e dalla testa.
"Inghiotti!" Ringhia.
Io cerco di dimenarni ma non ci riesco, mi tiene ben ferma.
"Ho detto di inghiottire!" Urla mandandomi la testa all'indietro e facendo scendere lungo la gola l'acqua e le due pasticche.

Tossisco quando mi lascia la testa e lui sorride soddisfatto.
"Tornerò per dartene altre." Dice prima di allontanarsi e chiudere la porta alle sue spalle.

Abbasso lo sguardo cercando di trattenere le lacrime che si sono accumulate, poi alzo lo sguardo sul soffitto e urlo a più non posso, con tutto il fiato che ho nei polmoni per far uscire tutta la rabbia che ho dentro...poi scoppio a piangere.

Fa tutto schifo...è una merda totale!!
Niente va mai bene...niente!

Pov's Cassy

Sono stata tutta la notte incatenata ad una stupida parete, si congela qui dentro...

Ho provato più volte a slegarmi ma senza successo.

Quei luridi bastardi si sono divertiti ad inffliggermi tagli coi coltelli sulla maggior parte del corpo, se solo non avessi avuto mani e piedi incatenati, li avrei presi a cazzotti...è stata una vera tortura, sentire la lama che ti entrava nella pelle, il sangue fuoriuscire, il bruciore sulla schiena quando veniva a contatto con la cintura dei pantaloni di uno di quei ragazzi.