Vieni qui

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Ho un umore schifoso, quindi questa OS non sarà troppo allegra.

<<Cas>> singhiozzò Dean reggendosi la testa con le mani. Il suo corpo era scosso dal senso di colpa e dal peso delle sue sofferenze.

<<Vieni qui, ti prego. Ho bisogno di te. Io... io non sono forte abbastanza. Tutta questa storia, l'apocalisse, la guerra con gli angeli. Non posso sopportarla, Cas. Devo essere forte per Sam, devo fingere che vada tutto bene. Lui è ancora scosso e io devo fare il fratello maggiore. Ma non riesco a sopportare questo peso>> sussurrò. Le lacrime non avevano nemmeno il tempo di asciugarsi che subito altre passavano loro sopra. Il loro sapore salato riempiva la bocca tremante di Dean, mentre con una mano il cacciatore si asciugò la guancia destra. Perchè doveva soffrire così tanto? Perchè non poteva cambiare vita e basta?

Un rassicurante rumore d'ali gli fece interrompere il suo pianto.

<<Ciao, Dean>> disse una voce calda e profonda. Il trench svolazzava leggermente, nonostante non vi fosse alcun tipo di brezza o vento. I suoi occhi blu scandagliarono il viso del cacciatore, bagnato dalle lacrime, e i suoi occhi verdi, in quel momento arrossati.

<<Che cosa...>> fece per chiedere Castiel, prima che Dean lo trascinasse sul letto racchiudendolo in un caldo abbraccio. L'angelo rimase immobile per qualche secondo, prima di avvolgere il biondo con le sue braccia, il quale nascose il volto nell'incavo del suo collo. Sapeva di buono, sapeva di sicurezza, sapeva di Castiel.

L'angelo si irrigidì a causa del suo fiato caldo contro la sua pelle esposta dal colletto della camicia. Prese poi ad accarezzargli delicatamente i capelli.

<<Grazie>> mormorò Dean sciogliendo l'abbraccio. Il moro sorrise e, mentre stava rimuovendo la mano dai suoi capelli, gli sfiorò sbadatamente la guancia. Il cacciatore rabbrividì, poi si sdraiò in modo scomposto sul letto.

<<Figurati. Sai che io ci sono sempre per te>> lo rassicurò con una pacca sulla spalla. Si girò, preparandosi a scomparire.

<<Ehi, Cas!>>  lo chiamò. Quando fu certo di aver ottenuto la sua attenzione, continuò: <<Ehm, resti qui? Almeno finché non mi tranquillizzo un po'>>

Il moro annuì, sedendosi sul bordo del letto. Dean si mise comodo sotto le coperte e abbandonò la testa sul cuscino bianco, sprofondando velocemente in un sonno profondo. Castiel sorrise e, senza svegliarlo, gli lasciò un bacio sulla guancia.

<<Buonanotte, Dean>> gli bisbigliò prima di dileguarsi in un battito d'ali.

Destiel One shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora