Codardo

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Questa OS è ambientata dopo la mitica 12x12, ma fingerò che quel "I love you" sia stato tradotto come "Ti amo".

<<Mi stai prendendo in giro?>> urlò Dean. Tolse con prepotenza il trench dalle spalle di Castiel ed entrò nella stanza, senza preoccuparsi di chiudere la porta. Gli morse il labbro con forza e veemenza.

<<Dean>> sussurrò Castiel, totalmente sopraffatto. Le sue braccia erano libere di fermarlo, ma non rispondevano più al suo controllo. Il cacciatore ne approfittò per spingerlo sul materasso, che dondolò leggermente sotto il loro peso.

<<Ti amo?>> soffiò Dean. Gli afferrò i fianchi, stringendoli e quasi lasciandovi il segno delle unghie sulla pelle provata dal recente scontro. <<Me lo dici per la prima volta davanti a tutti? Per di più in punto di morte?>>

<<Dean>> provò a richiamarlo Castiel. I suoi sentimenti non cambiavano e mai lo avrebbero fatto, ma iniziava a essere spaventato dal fuoco che vedeva negli occhi del biondo. Il temperamento di Dean lo affascinava e lo terrorizzava al tempo stesso, lasciandolo senza fiato davanti a quegli occhi verde smeraldo.

<<Zitto. Ti prego, stai zitto>> sibilò il cacciatore, baciandolo passionalmente. Castiel chiuse gli occhi, abbandonandosi al loro contatto. Le sue labbra calde e bagnate, le sue mani esperte e terribilmente tentatrici. Dean si spostò di lato, sempre sovrastandolo, e scese a baciargli il collo e a sbottonargli la camicia, ancora macchiata di sangue. Quando incespicò sull'ennesimo bottone, la strappò d'impeto e la lanciò ai piedi del letto.

<<Sei un codardo>> ringhiò Dean, non riuscendo tuttavia a staccarsi dal collo dell'angelo, il quale però lo spostò bruscamente. Il cacciatore continuava a tenere le mani ai lati della sua testa e lo guardava con un'espressione interrogativa.

<<Io sarei un codardo?>> accusò Castiel, assottigliando gli occhi.

<<Sì. Ti definiresti in qualche altra maniera?>>

<<E se io te lo avessi confessato prima, cosa avresti fatto, mh? Ti saresti dichiarato?>>

Dean fece la saggia scelta di restare in silenzio, non contraddicendo le sue parole. Sapeva che l'angelo aveva totalmente ragione.

<<Mi avresti accolto? O mi avresti rifiutato? Perché il Dean Winchester che io conosco non si sarebbe mai esposto così, non si sarebbe lasciato travolgere dalle emozioni, ma avrebbe lasciato che fosse il suo stesso migliore amico ad affogare. Dico bene, Winchester?>> concluse l'uomo dagli occhi blu, ormai a un passo dal tirare un pugno al cacciatore. L'altro dovette accorgersene, perché abbassò lo sguardo, colpevole.

<<Illuminami, Dean. Illuminami con tutto quel coraggio che credi di possedere>>

<<Sei tornato alla stronzaggine angelica?>> rispose, sarcastico, ricacciando indietro una lacrima.

<<Fottiti>>

<<Fidati, se lo facessi tu non mi dispiacerebbe>> sussurrò Dean, rimuovendo il suo peso dal corpo di Castiel, che sussultò. Il biondo si diresse verso la porta e fece per chiuderla, quando l'altro tornò a parlare.

<<Lo vedi? Avevo ragione>>

<<Di che parli?>> sbottò il cacciatore, voltandosi nuovamente. L'angelo era ancora comodamente seduto sul letto, ma il suo corpo era teso quanto una corda di violino.

<<Stai scappando dalle tue emozioni. Lo fai ogni volta>>

Dean lasciò la maniglia e risalì sul letto. Mise le mani di fianco alle cosce di Castiel e lo guardò in quegli zaffiri meravigliosi.

<<Credi di conoscermi così bene?>>

<<Conosco ogni cosa di te. Ogni singolo centimetro del tuo corpo, ogni pezzetto della tua anima ferita, ogni tua folle idea. Io ti ho ricostruito all'Inferno, ricordi?>> sentenziò Castiel, senza distogliere lo sguardo. Se Dean credeva che se ne sarebbe rimasto in silenzio, si sbagliava di grosso. Infatti, il cacciatore abbassò lo sguardo, ferito.

Ma Castiel non aveva finito.

<<E nonostante i tuoi errori e le tue pazzie, io ti amo. Ogni giorno, ogni ora. E non posso che ammirare la purezza della tua anima, Dean. Tu non la vedi, ma brilla più del Sole e scalda quanto il fuoco di un camino acceso>>

Dean rialzò lo sguardo, totalmente spiazzato. Sollevò la mano destra, accarezzando la guancia dell'angelo, che chiuse gli occhi. Si trovavano fronte contro fronte, entrambi con gli occhi chiusi, come se stessero sigillando una promessa. Il cacciatore lo baciò. Con calma, con delicatezza. Con amore. Assaporò veramente il gusto di quel bacio, senza preoccuparsi delle conseguenze.

<<La porta, Dean>>

<<Chissene frega>> ribattè il biondo, sospirando.

<<Cas, io ti...>> cercò di dire, ma le parole gli morirono in gola. Perché era così difficile dire quel verbo? Era così facile, in verità. Amare. Cinque lettere, mille significati. Amava Sam, amava la mamma. Perché non riusciva a dirlo a colui che più contava?

Castiel lo baciò ancora. E ancora. E ancora, fino a trasmettergli tutto la sua devozione. Si misero sdraiati di fianco, uno di fronte all'altro.

<<Lo so>> rispose l'angelo, baciandogli la tempia. <<Lo so>>

Destiel One shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora