Forever is with you

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Questa OS sarà ancora ambientata durante la decima, circa. Non contiene troppi spoiler, se non accenni all'argomento fondamentale della stagione.

<<Sai che non ti lascerò restare in queste condizioni per molto, vero?>>

Dean si voltò di scatto, incontrando gli occhi chiari e colmi di preoccupazione di Castiel. L'angelo si avvicinò, fino a posargli una mano sulla spalla, stringendo leggermente la presa e lasciandogli una delicata carezza. Sospirò, mentre il cacciatore non rispose, abbassando lo sguardo.

<<Dean, Sam sta morendo. Tutti lo stanno facendo>> tentò ancora il moro, sedendosi accanto all'altro per osservarlo meglio. Con quella vicinanza, l'anima del umano lo stordiva parecchio. <<Sai quanto io sia felice che tu abbia fatto questa scelta, ma...>>

<<Mi sembrava che ne avessimo già parlato>> ringhiò il biondo, fulminandolo con lo sguardo. Dio, quell'angelo non sapeva proprio nulla del suo stato d'animo. E forse, non ne era sicuro nemmeno lui stesso.

<<Questo era prima che tu perdessi nuovamente il controllo>> spiegò l'essere celeste. <<So come sei fatto. Te ne pentirai, finché il dolore sarà troppo da sopportare e a quel punto non riuscirai a controllare il Marchio nemmeno per due secondi>>

<<E se anche fosse?>>

Castiel sospirò, stropicciandosi gli occhi stancamente.

<<Non sono certo di poterti sopportare in quelle condizioni, Dean. Non posso farlo>> confessò con voce rotta. Sembrava ad un passo al pianto e, seriamente, non l'aveva mai visto così disperato. Nonostante gli anni passati insieme, era difficile per l'angelo lasciarsi andare. Dean sussultò quando l'angelo si alzò e fece per allontanarsi. Lo afferrò per un braccio e con violenza lo tirò ancora a sé, sospirando lieto del calore che avevano scatenato i loro corpi a contatto. Castiel ricadde col volto a pochi centimetri da quello di Dean.

<<Non ti permetterò di allontanarti da me, Cas. Anche se dovessi legarti da qualche parte>> sibilò sulle labbra dell'altro mantenendo gli occhi chiusi. Se li avesse aperti, avrebbe certamente visto quelli dell'angelo lucidi e sgranati implorargli di smetterla, perché quel suo atteggiamento non faceva che confermare le sue preoccupazioni.

<<Ti prego, Dean. Smettila>> supplicò cercando di liberarsi dalla morsa del cacciatore, che gli teneva saldamente il braccio.

<<Tu non capisci>> sussurrò il biondo, mentre appoggiava le labbra sulla tempia del più basso. <<La tua presenza è l'unica cosa che impedisce al Marchio di prendere il sopravvento>>

Castiel chiuse gli occhi, emettendo un tremulo sospiro. Alzò lentamente una mano che si andò a posare su quella con cui Dean lo stava bloccando. L'altro allentò la presa, prendendogliela dolcemente.

<<Non ti lascerò, Dean. Solo mio Padre sa quanto ti amo>> sorrise, sollevando lo sguardo e posandogli un bacio leggero sulle labbra. <<Ma non credo di farcela. Non così. Non con te che continui a negare l'evidenza>>

<<Credo che abbiamo entrambi bisogno di una pausa>> mormorò il cacciatore, intimandogli con lo sguardo di non proseguire oltre. <<Vado a vedere come sta Sam>>

L'angelo annuì, prendendosi la testa tra le mani e pensando a un modo per far ragionare quell'idiota senza fargli sbattere la testa contro il muro.

<<Ehi, Sammy>> salutò Dean, osservando il fratello minore alzarsi a fatica, a causa di vari problemi alle articolazioni.

<<Dean, ho settantotto anni. Credo che "Sammy" sia abbastanza inadeguato>>

<<Sarai sempre il mio Sammy>> sorrise il maggiore, osservando i suoi lunghi capelli brizzolati, che avevano dato qualche problema alle infermiere in ospedale. Nemmeno allora aveva permesso che glieli tagliassero. Tipico.

<<Lo so, Dean>> sbuffò, raggiungendolo. <<Come sta andando?>> chiese accennando al Marchio sul braccio.

<<Bene, non credo di avere più troppa difficoltà a controllarmi>> affermò, facendogli l'occhiolino e non convincendolo per nulla.

<<Da quando hai il Marchio, sei un pessimo bugiardo>> lo derise, facendogli cenno di accomodarsi. Il biondo si sedette sul letto, seguito dal fratello. Rimasero in silenzio a lungo, prima che Sam, con pazienza e accortezza, decidesse di prendere la parola.

<<Sai, non ho mai capito perché tu abbia deciso di tenerlo. E non rifilarmi la cazzata dell'Oscurità. Non attacca>>

Dean si schiarì la voce, imbarazzato, e Sam poté giurare di averlo visto arrossire.

<<Hai mai amato così tanto qualcuno da pensare che, persino se tu fossi morto prima, ne avresti sentito la mancanza?>>

<<Amavo Jess, lo sai, ma ho superato la sua morte. Quindi non penso di averlo mai provato, no>> rispose, guardando il profilo del fratello. Gli occhi verdi erano spenti, privi di entusiasmo e felicità.

<<Parli di Cas, non è vero?>> domandò.

<<Io... Dio, non posso nemmeno immaginare una vita senza di lui, Sam. Il solo pensiero mi distrugge>>

<<Hai deciso di tenere il Marchio per non dover tornare mortale, dico bene? Perché altrimenti avresti dovuto lasciarlo>>

Dean non rispose, né annuì, ma il suo silenzio espresse tutte le sue emozioni, tutti i suoi tormenti. Non si sarebbe mai separato da quell'angelo. Per nulla al mondo.

<<Dovresti parlargli. Niente sarcasmo. Niente battute da cazzone. Niente bugie. Solo tu e lui>>

<<Lo so, Sam, ma non credo che voglia ascoltarmi dopo tutto quello che ho fatto>>

<<È Cas>> sorrise il minore, facendo una pausa. Come se il solo fatto di essere Castiel rendesse chiara ogni cosa. <<Ti ascolterà sempre>>

<<Grazie, Sam>> bisbigliò il maggiore, tirandolo per la camicia di flanella e stringendolo a sé.

<<Dovresti andare>>

Dean annuì e, dopo averlo abbracciato, tornò nuovamente in salotto, dove Castiel era rimasto fermo immobile.

<<Cas>>

<<Hai qualche altra menzogna da dirmi? Perché in quel caso ti chiederei di tacere>> sbottò l'angelo, bloccandolo con il suo sguardo ferito.

<<Nulla di ciò>> negò, facendolo alzare e ponendosi di fronte al più basso. <<Mi dispiace, okay? Non meriti tutto questo. Non meriti questo dolore. Io non ti merito>>

<<Dean...>> cercò di interromperlo l'angelo.

<<Lasciami finire. Io lo so cos'hai sacrificato, so cosa ti ho fatto sacrificare. Non voglio chiedertelo ancora>> face una pausa, intensificando lo sguardo. <<Ma sono un fottuto egoista, Cas. E farò tutto ciò che è in mio potere per tenerti con me>>

Castiel rimase taciturno per qualche istante, poi si avvicinò al cacciatore baciandolo. Le sue braccia si chiusero intorno alla vita del più alto, mentre le mani di Dean raggiunsero il collo e una guancia del moro. Tutta la loro preoccupazione si riversò in quel bacio, in quel pezzetto di Paradiso perduto da troppo tempo. Quando si staccarono, Castiel prese la parola.

<<Non ti vorrei in nessun altro modo. Adoro il tuo coraggio, la tua irruenza e, sì, anche il tuo egoismo. Ti amo e così sarà per l'eternità, se tu me lo permetterai>>

Dean sorrise appoggiando la fronte su quella dell'altro.

<<Non potrei chiedere di meglio>>

Ringraziando NightGames99 che mi ha dato l'idea!

Destiel One shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora