Verde

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Sono abbastanza monotona, ma, per quanto io non sia una grandissima fan di Dean, Demon!Dean era sexy da morire...

Dean cercava di mantenere il controllo. Dio, voleva nasconderlo, occultarlo alla vista e ai sensi di chiunque, celandosi nella penombra della sua stanza o di qualche bar sconosciuto. Sapeva che ormai era solo questione di tempo prima che la sua natura demoniaca prendesse il sopravvento.

Prima di diventare un demone, non era particolarmente difficile nascondere i suoi veri sentimenti per Castiel. Si sa, una pacca sulla spalla, un cordiale "Amico!" lo aiutavano a trattenersi e a continuare la sua vita indisturbato. Dean era abituato a sopprimere le sue emozioni. Una volta in più non avrebbe fatto male.

Ma il demone dentro di lui non sembrava essere dello stesso parere. Non si curava dei rischi, non si preoccupava dell'amore, dell'amicizia, della famiglia. Conosceva solo la fame, il desiderio, la brama.

Dean si attaccava disperatamente al suo ultimo sprazzo di umanità. E sarebbe stato dannatamente più facile se la sua più grande debolezza non gli stesse attorno ogni singolo giorno, trattandolo con dolcezza, come se avesse bisogno di aiuto e compagnia. Non era cambiato assolutamente nulla. Castiel si comportava come sempre. Questo era il principale problema.

L'angelo gli sorrideva, tranquillo. Come se quello sguardo non alimentasse le più oscure fantasie del demone. L'angelo gli poggiava la mano sulla spalla, stringendola per confortarlo. Come se ciò non facesse crescere la lussuria nell'animo di quell'abominio. Come se non riuscisse chiaramente a vedere quelle stesse mani nell'atto di sfiorare la sua schiena nuda, prima di essere bloccate alla parete alle sue spalle. Castiel nemmeno si rendeva conto del guaio in cui si stava cacciando. Per questo, Dean si liberava di scatto da ogni suo approccio e correva a nascondersi nella sua camera, sospirando, a un passo dalle lacrime.

Castiel non sembrava demordere. Un giorno, passò dietro la sedia su cui era seduto il cacciatore e, delicatamente, lasciò una carezza sulla sua schiena. Dean si bloccò, mettendo in allerta tutti i suoi sensi. Per sua sfortuna, anche il demone sembrava in allerta. Decisamente troppo. Gli faceva scorrere davanti tutte le immagini più esplicite delle mani dell'angelo mentre lo stringevano, mentre lo graffiavano. Il biondo sussultò, prima di afferrare il suo libro e correre via.

Dean sapeva che avrebbe dovuto parlare con Castiel. Sapeva che avrebbe dovuto chiedergli di andarsene o almeno di cercare di non stare vicino a lui. Sapeva che lo avrebbe fatto per il suo bene. Ma il fatto, maledizione, era che non riuscisse davvero a lasciarlo andare. Quei piccoli tocchi facevano infiammare il demone, ma erano l'unico mezzo per tenerlo ancorato alla sua umanità.

Le settimane passavano inesorabili. In un momento di lucidità, Dean decise che era il momento di parlare con Castiel. Il suo controllo si stava affievolendo sempre più e se ferire l'angelo fosse servito a salvarlo allora non avrebbe avuto esitazioni.

Mentre si avvicinava all'obiettivo, si assicurava di gettare nell'oblio tutti i suoi sentimenti. E le immagini proibite. Soprattutto queste ultime. 

Una volta arrivato, ed essersi ripreso da quelle due gemme blu, fece quello che sapeva fare meglio: rovinare e distruggere le cose. Dio, non avrebbe mai potuto dimenticare lo sguardo begli occhi di Castiel dopo gli insulti che gli aveva rivolto. L'angelo lo guardava con gli occhi lucidi e supplicanti.

<<Perché lo stai facendo?>> chiese. Quel piccolo tremolio nella sua voce era davvero il colpo di grazia. <<Perché mi allontani? Se mai ti avessi offeso, se mai avessi fatto qualcosa di sbagliato, possiamo risolverla>>

Dean sobbalzò, abbassando lo sguardo. Castiel era sempre stato ingenuo, non stupido. Sapeva riconoscere il senso di colpa nei comportamenti del cacciatore. Improvvisamente, l'angelo passò dal dolore alla furia più cieca.

<<Mi stai allontanando per proteggermi, dico bene?>> sibilò, stringendo la presa sullo schienale di una sedia. Si allontanò appena prima di romperla. Magari in testa a Dean. Si mosse rapido, entrando decisamente nello spazio vitale dell'altro e spingendolo.

<<Sei un bastardo! Stai facendo quello che fai sempre: sacrificarti per gli altri. Vuoi che tutti ti abbandonino così che tu possa essere lasciato in pace, magari a morire senza far soffrire nessuno. Ma forse hai dimenticato un piccolo particolare, Dean>>. Fece una pausa, a causa del tono di voce alto che aveva raggiunto. <<Hai dimenticato il fatto che io scelgo da solo. E non ti lascerò>>

Il demone sembrava essersi spento. Quel momento era davvero l'ultimo a disposizione per il cacciatore. L'ultimo per allontanarlo definitivamente.

<<Dio, Castiel. Vattene e basta>>

Il cacciatore gli voltò le spalle, sperando che lasciasse perdere. Per quanto Castiel fosse un essere divino, la sua pazienza aveva un limite ben definito. Di scatto, afferrò la spalla di Dean e con forza lo fece voltare, mentre l'altro cercava di attaccarlo. L'angelo alzò un braccio assumendo una posizione di difesa.

Il demone decise di comparire proprio in quel momento. Gli occhi di Dean diventarono neri, la sua espressione molto più malvagia.

Afferrò il polso di Castiel e, velocemente, lo sbattè contro il muro. La sua postura era cambiata, il suo volto si era fatto predatorio mentre osservava il profilo di Cas, che in quel momento aveva la faccia contro il muro. Catturando lo stupore dell'angelo, ghignò avvicinandosi e lasciando che le sue labbra sfiorassero l'orecchio del più basso.

<<Vuoi riprovarci, angelo?>> sussurrò in tono basso e roco. La sua erezione premeva su Castiel, il quale si morse un labbro. Troppo tardi si accorse di essersi lasciato scappare un gemito.

<<Bene, bene. Questo sì che è interessante>> sghignazzò Dean, girandolo e facendo aderire le sue spalle al muro. <<Ho provato a proteggerti, ho provato a salvarti. Ma tu non te ne andavi, cazzo>>

Il cacciatore mosse i suoi fianchi abilmente, facendo sfiorare i loro sessi in un movimento estenuante. Diede un colpo secco, facendolo gemere ancora, e si staccò un poco, giusto per ammirare l'angelo. Il suo angelo. Le pupille di Castiel erano dilatate e il suo respiro particolarmente pesante.

Improvvisamente, le loro posizioni vennero invertite e Dean si trovò con le spalle al muro, realizzando che il moro avrebbe potuto prendere il controllo della situazione in ogni momento. La sorpresa lo lasciò senza parole.

<<Credi che ti avrei semplicemente abbandonato?>> sibilò Castiel a contatto con l'orecchio di Dean, continuando il movimento di fianchi iniziato dall'altro. <<Mi credi così meschino?>>

Cas appoggiò la fronte su quella dell'altro e il demone tentò di liberarsi, non appena sentì il fiato caldo dell'angelo sulle sue labbra. Tuttavia, il moro lo tenne fermo.

<<Non voglio che tu mi protegga. Ho voluto questo per anni. Ho sempre voluto te. Solo non credevo che questo sarebbe mai accaduto. Non con il tuo carattere e il tuo nascondere quel che provi>> sospirò baciandogli la tempia. <<Ma non voglio più reprimere quel che sento, Dean>>

Si spostò di qualche centimetro, strofinando il naso contro il lato del volto del cacciatore e annusandone il profumo. Dopo poco, tornò a posare la sua fronte su quella dell'altro che rimaneva immobile, troppo sconvolto e con gli occhi neri sgranati.

<<Ti amo, Dean>> ansimò, ancora preso dalla tensione precedente. <<Ti ho amato per così tanto. Non ti lascerò ora, non posso farlo. Ti ho tirato fuori dall'inferno e se ora dovessi seguirti sarà quel che farò. Ti amo da morire>>

Dean strinse gli occhi, mentre una lacrima gli bagnò la guancia.

<<Ti amo anch'io, Cas. Mi spiace che sia accaduto così. Meriti più di questo. Meriti più di me>> singhiozzò tra le lacrime. Subito dopo, sentì la bocca dell'angelo sulla sua. Un leggero sfioramento, nulla di passionale.

<<Non mi pento e non mi pentirò di nulla, Dean. Sei ciò che voglio e non ti lascerò>>

Dean sospirò, lasciando che il moro gli asciugasse le lacrime. Ispirando ancora, aprì gli occhi, fissandoli in quelli di Castiel.

Il verde aveva sopraffatto il nero.

Destiel One shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora