<<Ehi, Cas!>> esclamò Dean, facendolo sobbalzare. Rise quando un paio di occhi blu lo fulminarono sul posto.
<<Mi hai spaventato>> borbottò l'ex angelo, posando il libro che stava leggendo. Da quando aveva perso definitivamente la sua grazia, aveva riscontrato un sorprendente benessere nella lettura.
<<Sam è uscito. Mi chiedevo se volessi vedere un film con me>> tentò il cacciatore con espressione speranzosa. Castiel aggrottò le sopracciglia e inclinò la testa di lato. Il biondo si morse il labbro, sentendosi uno stupido. Certo che non aveva voglia. Era stato un angelo del Signore, santo cielo.
<<Se non vuoi, ...>> iniziò Dean, prima di venire interrotto.
<<Mi farebbe piacere, Dean. Ti raggiungo tra poco>> lo rassicurò, alzandosi e sistemando la camera. L'altro sorrise e si avviò verso la cucina, dove preparò i pop corn.
<<Sbrigati! Inizia il film>> gli gridò sedendosi sul divano. Cas arrivò, trafelato, facendo sorridere il cacciatore, che tuttavia sussultò quando l'ex angelo si sedette vicino a lui. Troppo vicino. Nemmeno da umano aveva il senso dello spazio vitale. Fece per parlare, ma Castiel si voltò verso di lui proprio in quel momento, trovandolo arrossato in volto.
<<Ti senti bene?>> si preoccupò il moro, accigliandosi. Dean annuì freneticamente, prima di tornare a concentrarsi sul film. Inutile dire che, a causa della vicinanza, non fu attento nemmeno per cinque minuti di seguito.
<<Ti sta piacendo?>> bisbigliò Castiel da sotto la coperta. Dall'esterno erano visibili solo gli occhi, tersi come il cielo d'estate. Il cacciatore si riscosse accorgendosi solo in quel momento di aver scelto un film horror.
<<Sì>> rispose. <<Scusa se ho scelto questo genere>>
Cas scosse la testa. <<Se va bene a te, va bene anche a me>>
E per un attimo, Dean rimase senza fiato. Non poteva credere che ancora gli lasciasse scegliere. Certo, si trattava solo di un film, ma lui aveva ancora fiducia in lui per ogni singola cosa.
Dopo altri dieci minuti passati a guardare tutto tranne che il film, entrambi si addormentarono.
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Il rumore di una serratura fece scattare Dean. Forse, Sam stava rientrando.
Il caldo era opprimente e il collo gli doleva per aver dormito sul divano. Non sei più un cazzo di ragazzino, Dean Winchester. Quando fece per alzarsi, abbassò lo sguardo solo per incontrare una chioma scura. Castiel giaceva su di lui, addormentato. Era seduto sopra di lui a cavalcioni con il volto nascosto tra le pieghe della sua maglietta. La schiena si abbassava con regolarità, segno che fosse ancora immerso nei sogni più profondi. Non sapeva come fossero finiti in quella posizione, ma sapeva il perché si dicesse dormire di sasso: Castiel pesava come un macigno sul suo corpo.
Sentì ancora dei passi e iniziò ad agitarsi. Se Sam li avesse visti così? Cosa avrebbe pensato? Fece per svegliare l'altro, ma la sua espressione era talmente pacifica che aveva commesso un peccato anche solo pensandoci. In fondo, erano giorni che non dormiva così profondamente.
<<Ragazzi, sono...>> strillò Sam, prima di bloccarsi. Dean muoveva freneticamente le braccia per farlo tacere. Non appena fu davanti al fratello, il minore si aprì in un sorrisetto malizioso che spiazzò il biondo.
<<Lo sapevo>> mimò con le labbra prima di sparire nella sua stanza. Dean lasciò uno sbuffo liberatorio prima di accarezzare distrattamente i capelli mori dell'altro. Con quel gesto, Castiel si svegliò.
<<Buongiorno>> mormorò stropicciandosi gli occhi chiari. Quei capelli così arruffati e quello sguardo liquido scatenavano in Dean pensieri che di casto avevano ben poco. Togliti subito di dosso, prima di pentirtene, Castiel. gli urlò con la mente.
<<Scusa se ti ho svegliato>>
<<Non importa. Io ti ho dormito addosso>> ridacchiò Cas, alzandosi. Me ne sono accorto, rispose Dean nella sua testa. Me ne sono accorto molto bene.
<<Dovremmo rifare queste serate qualche volta>> propose Castiel, avviandosi verso la sua stanza con passo leggero e sinuoso. E Dean poté giurare di aver sentito un pizzico di malizia nella sua voce.
