Più di ogni altra cosa

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Non è una nuova OS. Mi spiace ma io periodo fa schifo e non riesco a concentrarmi abbastanza. Per ora vi lascio solo questo che ho composto di getto e può essere interpretato liberamente. Io me la immagino come pov di Dean, ma funziona anche inversamente.

Splendi davanti a me. I tuoi occhi chiari si illuminano e nella penombra risultano ancora più luminosi, tanto da togliermi il respiro. È un attimo prima che il mio cervello vada in tilt e le mie labbra si spingano contro le tue, bramose. Il tuo profumo mi avvolge e posso giurare che nulla possa farmi amare così tanto l'odore del dopobarba. Le tue braccia si alzano, esitanti, stringendosi attorno al mio collo, e le tue dita mi tirano con dolcezza i capelli, facendomi gemere. In risposta, il mio braccio passa attorno alla tua vita. Il tuo corpo è contro il mio in un incastro perfetto e tutti i miei sensi odiano con veemenza quegli infiniti strati di indumenti che separano le nostre pelli nude. Solo pensare al contorno del tuo corpo mi fa fremere e la mia pazienza si assottiglia sempre più. Strattono il primo strato, inseguendo la tua bocca come un profugo nel deserto cerca l'acqua. Ora tu sei la mia oasi e io non posso aspettare altro che abbeverarmi e riposare subito dopo.

I vestiti scendono a scatti, a volte con violenza, a volte in modo sensuale ed erotico. La tua pelle abbronzata mi secca la gola e la mia lingua umetta il mio labbro superiore. Osservo i tuoi occhi curiosi seguire il movimento e scurirsi dalla lussuria. Stavolta sei tu a prendere il controllo, togliendomi la giacca e la camicia come se ti avessero offeso. Il tuo sguardo carico di desiderio mi fa tremare, ma la scintilla di estrema devozione che noto mi fa rilassare, al punto che non so più se sto tremando per la nudità del mio corpo o della mia anima.

Il mio dito indice traccia il percorso dalla tua mascella alla clavicola per poi fermarsi un attimo. Bacio la tua fronte, le tue palpebre chiuse in estasi, il tuo naso, la tua bocca così invitante. Il mio dito scende più in basso, fino a sfiorare il capezzolo sinistro. Lo vedo subito dal tuo respiro affannato che ho trovato un punto debole e continuo a sfiorarlo fino a farti perdere ogni freno e un timido gemito sfugge al tuo controllo. Se pensavo che i porno fossero interessanti, i suoni che emetti sono il paradiso e io sono una povera anima persa e sola. Con i polpastrello dei pollici inizio a massaggiare i tuoi capezzoli finché il tuo petto non si alza e abbassa in maniera irregolare e tu lasci cadere la testa indietro per il troppo piacere. Rifletto sul fatto che non siamo neanche arrivati al letto e che saresti una visione da capogiro, sdraiato, nudo e ansante. Piano, ti spingo e il materasso molleggia sotto il tuo peso. Spalanchi le gambe ancora coperte dai pantaloni per permettermi di sdraiarmi su di te e fai per dire qualcosa, ma io non te lo permetto e la mia bocca torna a torturare il tuo capezzolo. Comincio con delle leggere e tenere leccate prima di affondare i denti e tirare appena. Con un'occhiata fisso la tua bocca mentre si spalanca e, con dei versi, mi preghi di porre fine a questa deliziosa tortura. Il mio pollice e il mio indice stringono e tirano l'altro capezzolo, imitando i movimenti della mia lingua. Un dolce lamento scappa al tuo controllo e ti mordi il labbro, imbarazzato. Smetto appena lo fai, ignorando le tue proteste.

«Non azzardarti a trattenere nessun suono. Mi hai capito? Voglio sentire ogni tuo gemito e ansito» ringhio, bloccando le tue mani ai lati della testa e intrecciando le nostre dita. Ti bacio ancora e ancora finché non abbiamo più fiato, finché rischiamo entrambi di svenire per la mancanza di ossigeno. Non posso farci niente se ti sciogli ogni volta che faccio scivolare la mia lingua sulla tua. Dopo minuti, che possono essere anche ore perché ti stringerei per sempre, le mie braccia cedono e devo sdraiarmi accanto a te. Lecco il contorno del tuo orecchio e mordo il lobo. I tuoi bellissimi occhi sono ancora chiusi e non posso non vederli in questo momento.

«Apri gli occhi, dolcezza» mormoro. Il mio fiato caldo ti fa rabbrividire. Bacio la pelle sensibile sotto al tuo orecchio fino a morderla e trasformarti ancora in un ammasso di piacere e sospiri, ma mantieni la coda dell'occhio su di me. Quando i tuoi occhi fanno per chiudersi, capisco che stai per addormentarti. Le mie braccia si stringono sulla tua vita e la tua testa si appoggia sul mio petto. I tuoi capelli spettinati mi solleticano il collo, ma li accarezzo comunque. Nascondi e strofini il viso sulla mia pelle come se volessi imprimere il tuo marchio. Non esiste posto migliore in cui potrei essere.

Sento le tue labbra baciare l'epidermide sudata e stringo ancora la presa.

«Ti amo» sento bisbigliare. Le mie labbra accarezzano l'attaccatura dei tuoi capelli un paio di volte.

«Ti amo anch'io. Più di ogni altra cosa»

Destiel One shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora