<<Perché non chiami Cas? È tanto tempo che non passiamo un Natale normale>> propose Sam, appendendo le ultime decorazioni. La casa dei Winchester era perfettamente in stile natalizio con ghirlande e lucine colorate ovunque. Il minore dei fratelli si era impegnato per rendere quel giorno speciale.
<<Cas? Sarà impegnato>> borbottò Dean, osservando il cerchietto con le corna da renna sulla testa del fratello. Scosse la testa, sorridendo.
<<Prova a chiederglielo>> insistette.
<<Perché ti interessa così tanto?>> sbottò il biondo. Iniziava a sospettare che vi fosse qualcosa fra Sam e Castiel. Sastiel. No, no, quella cosa non gli piaceva proprio.
<<Ho i miei buoni motivi>> ribattè l'altro, facendogli l'occhiolino. Dean strinse i denti e si alzò.
<<Cas, desidererei che il tuo culo piumato scendesse quaggiù, grazie>> pregò ad occhi chiusi. Ne socchiuse uno, come un bimbo che aveva appena cercato di chiamare Babbo Natale, e guardò la stanza. Un fruscio d'ali lo fece sobbalzare e un trench beige occupò la sua visuale. Cas lo guardava confuso.
<<Ciao, Dean. Cosa ti serve?>> domandò, preoccupato. Lo scrutò attentamente, non riscontrando nulla di sbagliato in lui.
<<Niente. Ti ho chiamato per festeggiare con noi>>
L'angelo parve sorpreso e deliziato dalla proposta. Annuì e seguì Dean in salotto. Si bloccò sulla porta, alzando gli occhi e fissando la stanza a bocca aperta. Il cacciatore gli corse incontro, sorreggendolo per un braccio.
<<Qualcosa non va, Cas?>>
L'altro scosse la testa, non distogliendo lo sguardo dalle lucine.
<<Non avevo mai visto tante luci>> sussurrò come se qualcuno potesse sentirlo. Dean sorrise, lasciando la presa sul suo braccio e facendogli strada.
<<Mai? Non dovresti avere milioni di anni?>>
<<Ho milioni di anni, ma non ero mai sceso sulla Terra prima di conoscere voi>> spiegò. Il biondo annuì, trovando in cucina il fratello con un ridicolo maglione rosso. Stava canticchiando, mentre preparava una crostata.
<<Ehi, Mariah Carey! Guarda chi è arrivato>> esclamò Dean, scostandosi dalla porta e rivelando un Castiel super emozionato.
<<Ehi, Cas! Come stai?>> chiese il minore, abbracciandolo. L'angelo rimase immobile ed impassibile.
<<Dovresti ricambiare l'abbraccio>> mormorò Sam, stringendo la presa. Castiel sembrò stupito e lentamente sollevò le braccia, stringendo a sé l'alce. Dean si schiarì la voce con irritazione.
<<Basta smancerie! Al lavoro, Sammy. Io e Cas dobbiamo fare una cosa>> ordinò, prendendo la manica del trench e fronteggiando un'alzata di sopracciglia da parte di Sam, il quale aggiunse anche un bacetto volante. Dean grugnì.
<<Cosa dobbiamo fare?>> chiese Cas.
<<Hai detto di non aver mai fatto esperienza col Natale. Bene, oggi ti insegnerò tutto>>
<<Lo faresti davvero?>> bisbigliò l'uomo dai capelli corvini. Il biondo annuì, facendolo emozionare al punto da avere gli occhi lucidi. A Dean piaceva vederlo così puerile e tenero. Era tanto che non vedeva quel sorriso sulle sue labbra rosee e soffici. Aspetta, che?! Scosse la testa e tornò ad osservarlo.
<<Dunque, a Natale la gente ama appendere le decorazioni e le lucine colorate, come avrai notato. Si addobba poi l'albero di Natale ed, in seguito, il presepe. Sono simboli piuttosto futili, ma piacciono e molti ci costruiscono un certo business>>