Chapter 2

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La campanella dell'ultima ora scocca puntuale e tutti con gran lena, scattiamo in direzione dell'uscita.

I corridoi sono invasi dagli alunni dell'istituto e il tramestio rimbomba fra le pareti.

«Sofy, domani non mancare. Mi raccomando!» Sentenzia Serena andando verso la sua auto.

Si volta e indica con le mani il segno di rottura.

Sono conscia che se non andrò al party comincerà con la sua noiosa sequela, che di punta in bianco le do buca e bla bla bla.

Per non sentire la sua voce squillante nei miei timpani cercherò di convincere Alberto.

E proprio mentre mi volto mi infrango sul petto familiare di un ragazzo: è Alberto, con i suoi occhiali da sole Ray-Ban dai vetri rettangolari e il suo caldo sorriso che gli solca in viso.

«Ciao, piccola. Da quanto non guardi chi c'è davanti ai tuoi occhi?» Mi domanda sollevandosi gli occhiali da sole per immergerli nella sua folta chioma scura e ondulata.

«Sere mi ha fatto un invito...» Gli avanzo la proposta distorcendo la bocca, ma lui mi stampa le sue tenui labbra sulle mie.

Sono vittima di un singulto, poi mi lascio andare permettendogli il gesto dolce.

Mi allunga la mano e la mia mente bacata impiega circa cinque secondi per capire il suo intento.

Unisco la mano alla sua e avverto la pelle lisca e morbida dei suoi polpastrelli.

Il viso di Alberto è invaso da minuscoli peli ispidi e il suo piccolo baffetto e curato nei minimi dettagli.

È fissato con l'estetica. Molto spesso lo prendo in giro, sfottendolo femminuccia ma lui non si spaventa e mi cattura fra le sue braccia magre.

Indossa un giubbotto in pelle e sotto un jeans chiaro con delle converse alte bordeaux.

Gli tengo la mano, mentre ci dirigiamo verso la sua auto, una Mercedes Classe A nera.

Osservo i suoi capelli scuri, che ormai si poggiano sulla collottola, e d'improvviso Alberto si blocca voltandosi e liberandosi della presa che ci legava.

«Voglio abbracciarti davanti a tutti.» Sbotta come se fosse un capriccio, ma al tempo stesso mi provoca un senso di tenerezza.

Annuisco sfoggiando un debole sorriso e lui cinge le sue mani intorno al mio busto.

Avverto il suo calore invadermi dentro e sento anche il suo membro toccare il mio ventre.

E così poggio il capo sulla sua fragile spalla.

Alberto non possiede una muscolatura possente, ma da un po' ha deciso di iscriversi in palestra e i suoi muscoli a poco a poco stanno cominciando a svilupparsi.

Lui stampa un bacio caldo dietro al mio orecchio facendomi scappare un mugolio subitaneo.

«Albe.» Lo rimbecco e lui si distacca ridendo, per poi fare il giro e aprire la portiera della Mercedes.

Fra la folla avvisto il nuovo arrivato, Mathias, con lo zaino in spalla e il collo scoperto. La punta di un tatuaggio gli esce dalla felpa, ma un secondo dopo distolgo lo sguardo scuotendo testa.

«Cosa c'è?» Si preoccupa Albe cacciando il suo capo dall'auto.

«Nulla. Ho un fastidio qui.» Mento roteando il palmo della mano sulla punta del naso.

Apro la portiera e nel momento in cui sto per poggiare il piede sulla tappezzeria, lo starnazzo fragoroso di un clacson rimbecca facendomi sobbalzare.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora