Chapter 13

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«Cosa?» Ripete la mamma scolorita e allentando la presa dalla mia giacca. Ma lascio la sua domanda priva di spiegazione poiché mi avvio verso la porta. 

«Sofia, dove vai?» Si ostina petulante; la sua voce è un ronzio fastidioso lontano anni luce.

In questo momento tutti i miei pensieri sono offuscati dalla notizia che Max mi ha appena dato.

Serena vuole suicidarsi, ma per quale motivo? La mia mente brancola nell'ignoto e avverto che la mia fronte viene inondata  da piccole stille di sudore freddo.  Sto vivendo un incubo.

«Aspetta, ti accompagno io. Dov'è Serena?» Si avvicina ghermendo il mio braccio, ma quasi non avverto il tocco delle sue unghia affilate e laccate di un blu notte. Sono sotto shock e la mia mente fatica ad emettere impulsi. 

«Non lo so.» Le rispondo con uno sguardo vitreo e perso nel nulla.

La mamma osserva la mia mano destra e seguo anch'io lentamente il suo movimento.

Max è ancora in linea e urla disperatamente il mio nome. Mi porto il telefono all'orecchio e lui comincia a parlare. «Sofia, CI SEI? RISPONDI!» Si sgola dall'altro capo. 

«Max, sono qui.» Riemergo dallo stato di apnea mentale. «Lei dov'è?» La mia domanda è uno starnazzo all'agonia. 

«A casa sua. Siamo tutti qui, o almeno io e i suoi genitori.» Risponde lui febbrile. 

«Sto arrivando.» Riaggancio. 

«Allora?» Domanda la mamma e nello spazio che divide le sue sopracciglia si vengono a creare due solchi profondi e neri. 

«È a casa sua. Non so altro.» Infilo il telefono nella tasca e d'improvviso l'intera esistenza passata con Serena mi riaffiora alla mente. Ora appaiono due piccole bambine che giocavano con le bambole; io adoravo Barbie mentre lei è stata sempre attratta da Ken.

Bastava un incrocio di sguardi e ridevamo come due matte, poiché ridere era la cosa che ci riusciva meglio. Ricordo il suo primo bacio con un tizio di nome Giulio; il ragazzo sembrava più emozionato di lei, mentre Serena con nonchalance era riuscita a nascondere le farfalle che svolazzavano nel suo stomaco.

Lei è stato presente in tutti gli eventi più importanti della mia vita e respingo l'idea di pensare a un tetro futuro vissuto senza la sua indistinguibile pazzia. 

«Andiamo da lei.» Mi intima la mamma raccogliendo le chiavi dell'auto in un tintinnare frettoloso. Non mi faccio ripetere la frase una seconda volta e insieme raggiungiamo la sua automobile. 

***

L'intensità della luce ha iniziato a dare segni di cedimento e ore nuvole cariche minacciano un imminente acquazzone.

La mamma parcheggia alla bell'e meglio la sua auto e intravedo i riccioli ribelli di Max che spiccano dal portoncino. 

«Max.» Apro lo sportello dell'auto senza richiuderlo e corro verso di lui. 

«Sofia, la mamma e il padre hanno appena chiamata la polizia. Lei è sulla ringhiera e non vuole scendere.» Le sopracciglia di Max diventano un sentiero sinuoso. Il suo colorito è pallido come se avesse del cerone cosparso sulla pelle. 

«Perché è arrivata sino a questo punto?» Chiedo e la mia gola diventa un deserto. Sono costretta a raschiarmi la voce lottando contro le lacrime. 

«Poche ore fa è morta Molly, il suo volpino.» Vengo cristallizzata dal motivo che ha spinto Serena a questo gesto estremo e non so perché ma vengo preso di mira dai sensi di colpa.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora