Mathias fa ruotare la chiave dell'auto e poco dopo il motore comincia a rombare.Nel frattempo invio un messaggio alla mamma rassicurandola che Serena è arrivata.
Mi sento avvolta dai sensi di colpa per averle mentito, ma quando volto lo sguardo e le miei iridi si stagliano in quelle grigioverdi di Mathias, mi convinco che forse un'innocua bugia non può recar danno a nessuno, né tanto meno alla mamma.
«Immagino che il tuo appartamento sarà un tugurio, considerando che ci abiti tu.» Lo prendo in giro e lui mi rivolge un sorrisetto lampante.
Dopo tutto, quelle labbra creano ancora lo sfarfallio nel mio stomaco e quello sguardo scombussola il mio organismo.
Sono stata una stupida ad osare sfidare le leggi delle fisica, e solo adesso comprendo che dividermi da lui equivarrebbe a ricreare l'universo.
«Girano anche ragazzi da farti mozzare il fiato.» Riprende lui il mio sfottò.
«E chi sarebbero?» Chiedo falsamente ingenua, ma al contempo ammiro le sue fossette.
«Io.» Risponde lui tronfio. «E dovresti fare attenzione, perché potresti ritrovarti ad ansimare senza che tu lo sappia.» Continua con un limpido velo di arroganza che aleggia sul suo viso.
«Starò attenta a non farmi cogliere impreparata.» Mento mentre lui volta a sinistra e ingrana la marcia con abilità.
«Non potrai perché sei la prima che viene a casa mia.» Confessa levandomi per qualche secondo il fiato.
Io sono la prima? La prima che Mathias abbia portato a casa dei suoi? Il mio cuore lacrima di gioia lasciando così a riposo le ghiandole salivari.
Giungiamo in una via pullulante di grossi olmi, che con la luce lunare assumono un colore sfocato.
Poco più avanti, una piccola villetta, situata nel mezzo di una vasta pianura verdeggiante, si erge in due piani sovrapposti.
Mathias parcheggia l'auto del viottolo di ghiaia che conduce al cancelletto intagliato in strambe forme di sole.
Ai lati della porta d'ingresso, sono presenti due piccole vetrate e al di là di queste ultime, tutto è buio. La villetta sembra essere stata catturata da un'ombra latente, neanche una sola luce è accesa.
Toc, toc. Sobbalzo prima di constatare che la causa del rumore è stata la mano di Mathias.
«Vuoi restartene qui?» La sua voce arriva ai miei timpani ovattata. Esito per poi aprire la maniglia e scendere dall'auto.
Lui mi fa strada sino al cancelletto; lo apre ed io lo seguo, ma nell'istante in cui varco la soglia dell'erbetta, un enorme Rottweiler corre nella mia direzione, abbaiando.
Le mie gambe cominciano a tremare e la paura immobilizza i miei muscoli.
La mia mente trasmette la sequenza in cui il cane furioso mi salta addosso sbranandomi l'intero braccio e così serro le palpebre avvinghiandomi al giubbotto di Mathias.
Resto per qualche minuto in una posa imbarazzante aspettando che la predizione si avveri, ma quando spalanco debolmente le palpebre, rimango stupefatta da ciò che sta accadendo davanti ai miei occhi: il grosso e pericoloso cane è completamente sdraiato supino a gambe all'aria e gagnola aspettando che Mathias gli tocchi il ventre.
«Hai paura di Mitra?» Mi domanda sorridendo per poi accarezzare il pancione del docile cane. «È solo un po' gelosa, ma niente di che.»
Continua lui rivolgendomi uno sguardo di sbieco.
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Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]
Romansa*PRECEDENTEMENTE IL RACCONTI SI INTITOLAVA: COINQUILINI DI LETTO * Sofia è una ragazza fidanzata da un anno con Alberto e sta per affrontare l'ultimo anno di liceo. Nella sua classe mai un solo ragazzo si è aggiunto nel corso degli anni, ma nel suo...