Salgo di chetichella i gradini del palazzo prima di giungere nei pressi della porta d'ingresso di casa.
Sorrido al pensiero delle parole di Mathias, a quel "Ti Amo" sussurrato dopo aver fatto l'amore come se fosse l'atto conclusivo di una delle nottate più magiche della mia vita.
Sento i pensieri affievolirsi per far spazio a sogni che sino a poco tempo erano irrealizzabili.
È scattata una fiamma da quando quelle iridi grigioverdi si sono posate sul mio viso e in un secondo tutta la mia futura esistenza è stata rigenerata come se il mio passato fosse del tutto futile e privo di significato; ora con la certezza di avere lui al mio fianco, guardo il futuro con occhi colmi di speranza, ma nonostante ciò mi soffermo al presente nutrendomi del modo in cui Mathias mi rende felice.
Le chiavi tintinnano; le inserisco nella serratura socchiudendo leggermente le palpebre e cercando di risultare invisibile. Fa che la mamma sia a letto, e non sia in cucina a chiamare la polizia per una mia presunta scomparsa.
Ruoto la chiave e quando la porta cigola lentamente, il viso afflitto della mamma si affaccia dalla porta scorrevole attigua al soggiorno.
Appena la sua mente collega che la figlia le è comparsa davanti, si lancia incontro stringendomi a sé.
Ha un respiro ansimante e in una mano brandisce il cordless.
Cado nel baratro dell'ansia mentre comincio ad escogitare una bugia bell'e buona da appiopparle; lei mi prende di contro tempo abolendo così la fiducia che avevo riposto nella parte creativa del mio cervello.
«Dove diavolo sei stata tutta la notte?» Mi domanda e il suo sguardo guizza d'ira repressa.
Mi prende il viso tra le sue mani fredde e mi abbraccia, ancora.
Cosa devo dirle? Non si berrà la bugia che ho dormito da Chiara; la scorsa volta ho usato lo stesso pretesto.
«Mamma, sto bene.» Le dico cercando di essere quanto più indifferente alla situazione, anche se temo delle conseguenze.
Tua mamma ti punirà così la prossima imparerai a comprendere che Mathias ti porta su un sentiero pieno di ostacoli e di delusioni. Pronuncia la coscienza.
Cara mia, la vita è effimera quanto quella di una farfalla. Occorre un battito di ciglia e ci si accorge che l'adolescenza scompare, proprio come l'effluvio di una rosa rossa appassita. Osa e spingiti sempre oltre e non voltarti mai, per nessun motivo. Sorpassa quella falsa linea coscienziosa che ti vincola dal provare le vere emozioni della vita. Filosofa la voce della tentazione rifilando una sconfitta a quella della razionalità.
«Ma non è da te non avvisarmi. Sofia neanche un messaggio.» Fa lei arcuando le sue sopracciglia. Ha un'aria infuriata.
Gli omini nel quartier generale della mia mente revisionano la bugia avvisandomi che è pronta per essere sfornata. «Mamma, mi sono addormentata. Ero a casa di Serena.»
Strabuzzo gli occhi calandomi nei panni di uno sketch di una sceneggiatura creata in seduta stante.
Ma la mamma, a quanto contrariamente avevo pronosticato, si adira sino ad avvampare in volto. «Non me l'aspettavo da te.» Dice isterica e profondamente offesa.
Sventola il dito in segno di negazione e i sensi di colpa si affacciano dalla finestra della mia mente. Ho tradito la sua fiducia e questa credo sia stata l'azione più meschina e vile che abbia mai commesso in tutta la mia vita.
Sento la pressione del rimorso soffocare la mia anima.
«Ho chiamato Bianca poche ore fa e tu non eri da lei.» Urla la mamma sgranando gli occhi. Ma al mio interno scatta un meccanismo di auto difesa di cui io ne ero all'oscuro.
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Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]
Romance*PRECEDENTEMENTE IL RACCONTI SI INTITOLAVA: COINQUILINI DI LETTO * Sofia è una ragazza fidanzata da un anno con Alberto e sta per affrontare l'ultimo anno di liceo. Nella sua classe mai un solo ragazzo si è aggiunto nel corso degli anni, ma nel suo...