Chapter 23

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Ricordo vagamente gli ultimi minuti dopo che la nonna mi ha abbandonata.

Sono stata trascinata dalle infermiere e le mie gambe hanno ceduto prima di lasciare la stanza.

Credo di essere svenuta e adesso che metto a fuoco la visuale, mi domando perché sono stesa sul lettino della mia stanza.

Sto sognando? Se questo è un sogno allora la nonna dovrebbe essere viva. Cerco a tastoni il mio cellulare sul comodino, ma non c'è; ricordo di averlo stramazzato al suolo.

Allora non è un sogno, questa è la realtà. Il cigolio della porta mi prende alla sprovvista e Serena si affaccia sbirciando furtiva.

Cosa ci fa lei qui? Un gran caos regna nella mia testa. Ieri abbiamo litigato alla festa di Giulia poiché Serena ha deciso di mentirmi riguardante il suo recente hobby di fumarsi dell'erba. Ma alla festa di Giulia è successo ben altro: Mathias mi ha abbindolata ed io ci sono ricascata facendomi inghiottire dalla tentazione. Quando nel bagno si è presentato Alberto è calato lo scenario del panico.

E cosi nella mia testa è balenata l'idea di afferrare la mano di Mathias lasciando formalmente Alberto senza però spendere due parole nonostante l'anno trascorso al suo fianco. Mi ero illusa che con quel gesto, Mathias si fosse in qualche suo modo contorto dichiarato nei miei confronti, ma ho sognato ad occhi aperti e quando mi ha rivelato il suo vero intento, mi sono adirata al tal punto da confrontarlo con Alberto. Il mio ritorno a casa non è stato uno dei migliori, infatti la mamma mi ha avvisata che la nonna ha avuto un malore e poco dopo quest'ultima mi ha lasciata. Ecco il breve riepilogo che la mia mente ha elaborato appena ho messo a fuoco il viso emaciato di Serena.

«Posso entrare?» Mi domanda insicura. I suoi capelli sono raccolti in una crocchia improvvisata ed è in uno stato piuttosto pietoso. Forse perché la sera precedente si è ubriacata come suo solito.

«Certo.» Le rispondo poggiando i miei piedi al suolo ma sento che nella mia testa è acceso un martello pneumatico.

Serena entra richiudendo cautamente la porta alle sue spalle e non capisco il motivo considerando che in casa credo non ci sia nessun altro.

Cammina spedita verso di me con le braccia conserte e il busto coperto da una felpa nera. «Come ti senti?» Domanda a primo acchito.

Distorco la bocca prima di rispondere. «Non bene.» Sono frustrata e lo do a vedere.

Di sottecchi vedo che Serena esita, poi parla con voce velata: «Mi dispiace Sofy. Per tutto, per quello che è capitato alla festa di Giulia e per quello che è capitato a tua nonna. Non volevo mentirti. Tu sei l'unica che mi possa capire ed ho sbagliato a non rivelarti il mio piccolo segreto.» Mi volto contrariata ma sono troppe debole per mantenere il puntiglio e il volto addolorato di Serena non mi lascia altra scelta.

Mi alzo, anche se la testa pulsa, e mi precipito verso di lei allargando le braccia; lei mi accoglie stringendo le sue di braccia.«Mi dispiace.» Sussurra, ma io mi distacco e le sorrido.

«Ricordi il nostro giuramento? Di certo non mi farò scoraggiare da una piccola bugia.» Le dico e le sue iridi nocciola si bagnano di emozione. Deglutisce e si scaccia le lacrime febbrilmente. «Ieri Max si è beccato una denuncia.» Fa lei cambiando discorso.

«Anche Alberto?» Rintuzzo sconcertata.

«Sì.» Conferma. «Ho combinato un vero casino. Quel Lucas mi attizzava e così non ho resistito.» Continua appoggiandosi alla sedia da ufficio rosa. «Scusa, è un momento particolare per te. Non so come comportarmi in queste situazioni di lutto.» Fa lei lasciandosi andare sulla sedia che gracchia.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora