Chapter 33

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Ieri mio padre ha tentato di parlarmi facendo cozzare le sue nocche sulla porta della stanza, ma ho finto di dormire rimandando il nostro chiarimento.

È lunedì, ed è l'unico giorno della settimana in cui papà non fa colazione con noi, dopo l'ultimo litigio avvenuto con la mamma.

Metto lo zaino in spalla e una volta raccattato uno paio di crackers, mi dirigo verso la porta.

Adesso che la mia mente è un po' più lucida, non faccio che domandarmi per quale motivo, nella giornata di ieri, Mathias non ha risposto alla mie chiamate e ai miei messaggi.

Ma la mamma mi becca nell'esatto momento in cui sto per chiudere la porta. «Sofia.» Dice con una voce contrita.

«Cosa c'è?» Domando interrogativa.

Ieri, dopo la discussione avvenuta con mio padre, io e la mamma abbiamo parlato, e lei mi ha confessato che papà ha tutte le buone intenzione per recuperare il tempo perso.

Le ho chiesto scusa per l'ennesima volta e lei mi ha raccomandato che non deve succedere mai più.

La mamma si avvicina a me, infilzandosi una mano sotto la sua veste, mentre l'altra la tiene ficcata nella tasca. «Mi prometti che parlerai con tuo padre?» Domanda mesta in volto.

Tentenno sospirando sommessamente; dopodiché butto il capo verso il basso e lei inalbera il pollice in segno di "Okay". La saluto tirando il pomolo della porta a me, ma la mamma si dimentica di dirmi un'ultima importante informazione.

«Per quella foto che mi hai scattata l'altra volta... il numero dei like è salito a CENTOTRENTA. Solo la più figa del corpo docenti.» Manda un bacio contraendo le sue labbra e scuoto la testa sconfitta.

«Bye, bye. Figlia!» Mi saluta snob con l'uso delle dita per poi chiudere la porta.

Serena poco fa mi ha avvisata che non verrà a scuola, ma appena arrivo nei pressi dell'istituto scorgo la sua macchina parcheggiata e poco dopo lei che apre la portiera.

«Sto una schifo.» Esclama soffiandosi il naso con un fazzoletto.

«Ieri ti avevo lasciata piuttosto bene.» Rispondo con fare meditabondo, ma Serena aggrotta un sorrisetto malizioso. «Ieri ho affidato del lavoro da svolgere al mio corpo.» Alza e abbassa le sopracciglia sebbene qualche secondo dopo un imperioso starnuto la coglie impreparata.

«Sei stata con Max?» Domando curiosa mentre raccoglie il suo zaino dai sedili posteriori.

«Con il suo amico.» Risponde misteriosa.

«Serena, di nuovo?» Chiedo sconvolta.

«Di nuovo cosa?» Fa lei sorpresa mentre inserisce l'antifurto e l'auto lancia due occhiolini arancioni.

«L'hai tradito.» Continuo la frase interrotta.

«Ma cosa hai capito... Per amico intendevo, colui che abita il suo bacino. E te l'ho detto anche l'altra volta: Max sta piazzato piuttosto bene.» Mi dà di gomito e io infastidita sorrido.

Serena è all'oscuro di tutto. Non le ho raccontato nulla di ciò che è successo tra me e Mathias; mi vergogno troppo a cimentarmi in una conversazione del genere.

«Siamo andati alle terme. L'addetto ci ha avvisati che erano vietati gli atti osceni, ma noi ce ne siamo fregati. Quel posto era troppo stimolante. Ho avuto tre orgasmi.»

Avvampo fulminando Serena con lo sguardo. «Sere, sai che non ho voglia di ascoltare i particolari.» Le dico, ma di colpo Mathias e il suo corpo compaiono nitidi nella mia mente.

Il Buio del Tramonto - Anime Congiunte [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora