Capitolo 2-4: Ombre su Magnus

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-- Finalmente ha aperto gli occhi, padrone.--

Disse la fiamma a Michael.

<< Che succede? Dove mi trovo?>>

Chiese Michael confuso, notando che a ogni sua parola seguiva dell'eco senza fine.

-- E' nella sua coscienza, padrone.--

Rispose la fiamma.

<< Chi sei? Cosa vuoi da me?! Riportami dai miei compagni!>>

Disse Michael furioso.

-- Non si preoccupi, tornerà da loro molto prima di quanto possa immaginare. Può chiamarmi Phoenix, anche se sono una pura e semplice copia del vero spirito conosciuto con quell'appellativo.--

Spiegò la fiamma.

<< Una.. Copia?>>

Chiese confuso il ragazzo.

-- Vede, padrone, quella donna che conoscete con il nome di Vermilion ha usato il suo spirito per calmare il suo sangue di demone ormai in estasi. Purtroppo, questa non poteva essere che una soluzione temporanea: appena avessi lasciato il suo corpo, esso avrebbe ripreso a ribollire facendolo tornare come in precedenza, rendendo vano il trattamento.--

< Io lo rifarei volentieri quel trattamento...>

Pensò Michael.

-- La prego, padrone. E' nella sua mente al momento, e come tale posso sentire i suoi pensieri. Si concentri sul problema principale. Per evitare che il suo potere potesse fuoriuscire dal suo corpo, ho deciso che la scelta migliore fosse di copiare i miei poteri e donarli a lei: come tale, adesso lei ha il pieno controllo delle mie fiamme, esattamente come quella donna. Io vivo per servirla da ora, e farò tutto ciò che lei mi ordinerà. Ma faccia attenzione: nonostante le mie fiamme possano ferire, esse sono specializzate nel proteggere gli altri. Se vorrà sfruttare al massimo il loro potenziale, deve avere intenti puri e non deve essere mosso da rancore o rabbia o qualsiasi altro sentimento negativo. Questo era ciò che quella donna sbagliò anni or sono: mossa solo dal desiderio di vendetta, rabbia e odio, andò a combattere una bestia, ma essa fu in grado di divorare le mie fiamme. Se a quel tempo avesse avuto intenti puri, come ad esempio proteggere quel villaggio, forse le cose sarebbero andate in maniera diversa.--

Disse la fiamma.

<< Significa che non posso tornare normale?>>

Chiese Michael rattristato.

-- Per lei... Lui è la normalità, padrone.--

Gli rispose la fiamma.
Rapidamente Michael si girò, notando qualcun altro dietro di lui.

<< Chi... Chi diavolo sei tu?!>>

Disse Michael confuso.

Colui che stava guardando era qualcuno con il suo stesso aspetto fisico. Non indossava nessun abito, era completamente nudo. Michael poté notare un tatuaggio sotto l'occhio, ma, a differenza sua ,entrambi occhi di quella persona erano esattamente come quando lui si trasformò. Come se non bastasse, il tatuaggio scendeva per tutto il petto, fermandosi poco sopra l'ombelico. 

-- Quello, padrone, è l'essere che alberga dentro di lei. Non posso distruggerlo, ma non posso nemmeno lasciare che si scateni. Per questo devo stare qui. E' un essere di pura malvagità, se avesse la possibilità di prendere il controllo del suo corpo definitivamente potrebbe uccidere chiunque si trovi davanti. Per questo motivo, che lei lo desideri o meno, se esso dovrà prendere possesso del suo corpo un giorno, io farò tutto ciò che è in mio potere per fermarle il cuore ed evitare, in tal modo, un massacro. Sono spiacente.--

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