Shadows of Gaia

Capitolo 11-3: Potenziale

Lo scontro era già iniziato da qualche minuto, e Michael sembrava essere in netta inferiorità rispetto al suo nemico:

Mirfah si scagliò verso il ragazzo con una rapidità disumana. Intuendo il pericolo, Michael indietreggiò, evitando di essere afferrato dal braccio cristallino del demone. 

<< Non potrai scappare come un pollo per sempre!>>
Esclamò il demone, afferrandolo al collo con il braccio normale e sbattendolo contro un muro.

Mirfah portò il braccio ricoperto di squame all'indietro, aprendo la mano in aria.

<< Se non hai intenzione di combattere, allora ti sventro come un maiale!>>
Esclamò, preparandosi a colpire il ragazzo nel ventre.
Delle fiamme rosse ricoprirono rapidamente il corpo di Michael, facendo indietreggiare il demone di colpo.
Il ragazzo ne approfittò per colpirlo al volto con un pugno ricoperto dalle fiamme, ma non ebbe effetto.

Michael si allontanò qualche metro, mentre osservava il demone, in piedi, che ricambiava lo sguardo.
I suoi occhi erano quelli di qualcuno che voleva uccidere.

Mirfah ansimava, ma non era stanco.
Era infastidito: una vena iniziò a pulsare nella fronte, e seguì una sul collo.

<< Maledettissima pecora.>>
Disse tra se e se, furioso.

<< Non vuole usare i suoi poteri?>>
Domandò Iris, sorpresa, mentre osservava l'incontro.

<< Sembrerebbe di no... Crede ancora di riuscire a convincerlo?>>
Rispose Vali, confuso e amareggiato.


Mirfah si mosse verso il ragazzo, cercando di afferrargli il volto con il braccio mutato.
Michael avvolse uno dei suoi arti con un'aura rossa, bloccando a sua volta il braccio del demone.

< Le mie squame non lo feriscono?!>
Pensò Mirfah, stupito, osservando incredulo il contrattacco del suo avversario.
Il ragazzo portò indietro anche l'altro braccio, avvolto anch'esso da un'aura rossa, per poi colpirlo dritto nel volto.

Mirfah indietreggiò, ma non aveva subito alcun genere di danni.

< Non funziona...>
Pensò Michael, preoccupato.

Mirfah si passò il braccio normale nel labbro, per poi assumere una espressione furiosa.
Subito si scagliò verso il suo bersaglio, cercando di colpirlo: l'attacco venne evitato.
Senza lasciare tempo al suo bersaglio di rispondere alla sua offensiva, Mirfah graffiò rapidamente il petto del ragazzo.
Michael scattò all'indietro, dolorante, toccandosi il petto sanguinante.

< Poteva uccidermi... Mi ha graziato?>
Pensò il ragazzo, spaventato, mentre guardava il suo nemico con gli occhi spalancati e tremante.

Mirfah leccò il sangue del ragazzo che era rimasto nei suoi artigli di cristallo.

<< Per quale motivo non vuoi combattermi?! Vuoi davvero farmi cambiare idea?!>>
Urlò il demone, infastidito.

<< Non serve combattere! Possiamo trovare un accord->>
Rispose Michael, ritrovandosi il demone davanti a lui.

<< Allora ti ammazzo.>>
Disse, colpendolo con un calcio in pieno ventre.
Il mezzo-demone fece un volo di qualche metro prima di collidere contro un muro.

<< E' più difficile del previsto...>>
Disse il ragazzo, mentre si rialzava, spostando delle macerie.
Mirfah lo stava aspettando, senza muovere un muscolo, ma con una espressione infastidita in volto.

Michael lo guardò per qualche secondo, per poi sospirare.

<< Ok... Posso farlo...>>
Disse tra se e se, cercando di convincersi.

I suoi occhi divennero rossi, con le iridi rosse e le pupille nere. Dei segni tribali potevano essere intravisti nel suo petto, dai graffi che aveva fatto Mirfah nei suoi indumenti.

Il demone sorrise.

<< Iniziamo il secondo round!>>
Esclamò il ragazzo, partendo per la prima volta in tutto lo scontro all'offensiva: cercò di colpire il suo avversario con un rapido pugno nel volto, ma Mirfah lo parò con una sola mano.
Il demone lo fissò intensamente negli occhi, prima di fare un verso di delusione.

Michael cercò di liberarsi, ma Mirfah gli spezzò il braccio, per poi colpirlo al volto con un pugno.

<< No, non ci siamo ancora.>>
Disse il demone, mentre osservava il ragazzo dolorante nel terreno, preparandosi a colpirlo con il suo arto mutato.

Il ragazzo, notando il pericolo, richiamò il suo spirito.