Capitolo 12-2: Il Contratto

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Il gruppo composto da Andromeda, Eva Saphir e Tesla Heiner si nascose dietro una enorme roccia. 
Andromeda fece loro cenno di stare giù, in silenzio, mentre sporse il capo da dietro il masso per osservare la zona circostante.

Era un paesaggio desertico: la terra era arida, rossa, con svariate fratture, ricoperta da alberi secchi e rocce. In lontananza, però, si poteva notare un grosso castello in pietra.

<< Quello è il castello dei dodici generali, giusto?>>
Domandò Eva, affacciandosi.

<< Esatto. Dobbiamo solo controllare la densità dei demoni nell'area. Solitamente intorno al castello ce ne sono a centinaia. Siamo ancora troppo lontani, ma eccoli. Potete notare qualche piccolo gruppo anche da qui.>>
Rispose Andromeda, indicando alcune figure in lontananza. Non si capiva se fossero umanoidi o di aspetto animale, ma non erano sicuramente umani: erano circa una decina.

<< Che classe dici siano?>>
Domandò Eva.

<< Dall'energia che sento provenire da quella direzione, direi sono minimo dei classe B. >>
Disse Tesla, puntando il braccio nella direzione delle figure, con il palmo della mano scoperto. Il suo braccio veniva rivestito da alcune occasionali scariche elettriche.

<< Sento una grossa energia provenire da quella direzione. Non è un singolo essere... Sembra sia in tutta l'area circostante al castello...>>
Aggiunse poco dopo, con una espressione sorpresa e leggermente preoccupata.

<< Si, c'è una enorme barriera intorno al castello. Probabilmente la ha innalzata Lucifer stesso come protezione dagli attacchi.>>
Confermò Andromeda, senza distogliere lo sguardo dal castello davanti a loro.

<< Giù!>>
Esclamò poco dopo, abbassandosi e nascondendosi dietro la roccia: un piccolo stormo di tre o quattro esseri umanoidi dotati di ali da pipistrello volò sopra di loro, senza notarli, in direzione del castello. Dopo qualche centinaio di metri entrarono all'interno di quella che sembrava una enorme bolla trasparente.

<< Ci sono anche i classe A... Maledizione. Quella è la barriera: è enorme, a forma di cupola e trasparente, anzi invisibile ad occhio nudo, che avvolge l'intera area. E' impossibile entrarci, a meno che non sei uno di loro. Ci ho già provato, fallendo.>>
Disse, tornando ad osservare in direzione del castello.

<< Cosa siamo venuti a fare qui, potrei saperlo?! >>
Domandò Eva, infastidita.

<< Osserviamo le loro difese. Xernes sta preparando un attacco su larga scala e il bersaglio è il castello di Lucifer. Ovviamente, questo attacco sarà attuato solamente se necessario: non vogliamo perdere risorse umane senza motivo. Queste sono le sue parole.>>
Rispose Andromeda, senza guardarla.

Tesla abbassò lo sguardo, e toccò il terreno con il palmo della sua mano.
Fece una espressione terribile.

<< Che succede, Tesla?>>
Gli domandò Eva, sorpresa dall'espressione del compagno.

<< Ce ne sono anche sotto di noi...>>
Disse, con gli occhi spalancati e sudando.

<< Maledizione... Anche dei "Worms"? Hanno più classe A del previsto... Un attacco diretto potremmo perderlo anche prima di arrivare da Lucifer... Ho notato alcune figure molto alte, credo ci siano anche dei classe AA.>>
Aggiunse Andromeda, spaventato.

<< "Figure alte"? Non intenderai...>>
Domandò Tesla, sorpreso. 
Spalancò gli occhi, spaventato e tremando.

<< Gli "Slender". Lucifer ha davvero ancora così tanta pressione sui demoni? Eppure i generali sono quasi tutti scomparsi dalle sue fila...>>
Disse Eva, incredula.

<< Lucifer aveva di sicuro una grossa influenza sulla gran parte dei demoni inferiori ai dodici generali... E' possibile che un grosso numero dei demoni lo abbiano abbandonato ma di sicuro ha ancora una grossa quantità di soldati dalla sua parte. Alla fine dei conti, solo noi e qualche generale sono a conoscenza delle sue reali intenzioni. Non mi stupirei se i demoni di classe inferiore non ne siano a conoscenza.>>
Le rispose Andromeda, cercando di trovare una possibile risposta.

<< Possiamo sconfiggerli?>>
Domandò di nuovo, la ragazza.

<< Possiamo... Con il giusto numeri di soldati credo di si. Ma ne perderemo un grosso numero prima di arrivare da Lucifer. Ha anche alcuni ex-generali ancora dalla sua parte. >>
Le rispose.

<< I Worms sono classi A, ma credo che con una grossa onda elettrica anche io posso eliminarne tre o quattro insieme. Xane e sua sorella possono usare le magie di ghiaccio contro i Bats ed abbatterli prima che loro colpiscano noi.>>
Gli disse Tesla.
Andromeda lo guardò confuso.

<< Credete davvero che il vostro gruppo possa sopravvivere contro una intera armata? Ragazzino, avete capacità. Non lo nego. Ma lascia che ti dica una cosa: se due o più generali vi avessero affrontati in contemporanea sareste già sotto tre metri di terra.>>
Lo rimproverò Andromeda, infastidito.

<< Abbiamo affrontato Ifrit e Amon. Abbiamo sconfitto il primo da soli.>>
Gli ricordò Tesla.

<< Ci avete quasi lasciato la pelle quel giorno. Quanti eravate contro Ifrit? Cinque o sei? E avete vinto quasi per miracolo. Non sfidate la sorte, ragazzini. Siamo qui solo per vedere le loro difes->>
Gli rispose Andromeda, ma la loro attenzione venne attirata da una esplosione in distanza: proveniva dal castello.

<< Cosa è stato?!>>
Esclamò Eva.

Dal fumo in distanza si notò una figura nera che si dirigeva volando nella loro direzione.

<< Zitti, state dietro il masso e non aprite bocca.... Merda!>>
Esclamò, appoggiando la sua schiena al masso.

La figura atterrò a qualche decina di metri da loro, creando un enorme cratere nel terreno con il suo atterraggio.


<< Lucifer...Tu sia maledetto!>>
Esclamò la figura, furiosa.

Dal terreno uscì un enorme verme: era rosa, senza peli. Aveva quattro enormi e affilati denti e si preparava a divorare vivo la figura.

<< Sparisci dalla mia vista.>>
Disse la figura, tagliando in due l'enorme verme con un movimento del braccio.

Il demone cadde nel terreno, tagliato a metà, con il suo sangue verde che ricopriva il suo corpo.


<< Quello non è...?>>
Domandò Eva, a bassa voce.

<< Belzebub... Non parlare... Se ci scopre non finirà bene.>>
Le disse Andromeda, preoccupato.


<< Tu sia maledetto... Non lascerò che tutto vada come hai previsto, bastardo! >>
Esclamò Belzebub, incamminandosi.

Un applauso attirò la sua attenzione.
Belzebub si voltò lentamente, notando una figura a qualche metro di distanza da lui.

<< Hai davvero fatto un gran bello spettacolo, Belzy.>>
Disse quella persona, sfottendolo, mentre applaudiva.

<< Mi ricordo la tua faccia. Sei quel tipo con le fiamme nere, giusto? Sparisci dalla mia vista, non ho tempo da perdere. Ho cose ben più importanti del prendere a calci un ragazzino.>>
Gli disse Belzebub, infastidito, mentre si incamminò nella sua direzione.


<< Shiro?!>>
Esclamò Andromeda, affacciandosi da dietro la roccia e notando il ragazzo.


Shiro avvolse il suo braccio con delle fiamme nere, le quali si concentrarono poco dopo nella sua mano, creando una lunga lama di fuoco nero.

<< Oh, andiamo... Vuoi andartene così? Non vuoi parlare con il tuo amichetto?>>
Domandò Shiro, divertito, forzando una espressione rattristata.

<< Mi duole dirtelo, ma non ho intenzione di giocare con qualcuno come te! Ora vattene prima che ti riduca in pezzi, chiar->>
Esclamò Belzebub, mentre un raggio di fuoco nero gli sfiorò il volto lasciandogli una ferita superficiale nella guancia.

Il demone non disse niente: rimase immobile, con una espressione furiosa in volto a fissare il ragazzo davanti a lui.

<< Qualcosa non va? Il gatto ti ha mangiato la lingua?>>
Domandò Shiro, sorridendo.

<< Ti sei appena scavato la fossa con le tue stesse mani, umano.>>
Rispose Belzebub, puntando un braccio verso di lui.

Una sfera di colore arancione grande quanto la sua mano apparve davanti a lui.
Improvvisamente la sfera si ingrandì, e il demone la scagliò subito verso il suo avversario.
Shiro non si mosse neanche di un millimetro: con un gesto della lama di fuoco che aveva creato nel suo braccio tagliò in due l'enorme sfera arancione in due parti uguali, per poi venire avvolto dall'esplosione.

<< Pazzo.>>
Disse Belzebub, ammirando il fumo causato dall'esplosione, con una espressione seria in volto.
Una figura nera uscì poco dopo dal fumo, dirigendosi rapidamente verso il demone.

Shiro ,nel mezzo della carica, creò una sfera di fuoco nero nel palmo della sua mano per poi rivolgere un enorme getto di fuoco nero al suo avversario.

Una barriera di colore nero, trasparente, apparve davanti a Belzebub, bloccando il raggio di fuoco.

<< Debole.>>
Disse il demone, senza muoversi.

Improvvisamente il raggio di fuoco si interruppe, e Belzebub rimase sorpreso vedendo Shiro davanti a lui, proprio dall'altro lato della barriera, sorridendo: stava caricando un pugno.

< Vuole rompere la barriera con un semplice pugno? E' fuori di testa?>
Pensò Belzebub, sorpreso.

Le fiamme nere avvolsero il braccio del ragazzo, mentre i suoi occhi cambiarono colore e un tatuaggio apparve sotto al suo occhio.

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